Lunedì 19 luglio, ad Alassio, si rinnova l’appuntamento con la rassegna “Incontro con l’Autore”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Alassio. Alle ore 21.00, nell’Auditorium della Biblioteca “R. Deaglio”, si svolgerà l’incontro con l’artista Shel Shapiro che presenterà il suo libro “Io sono immortale” (Mondadori Editore, 2010).
Shel Shapiro, anima e voce dei Rokes, il complesso di "È la pioggia che va" e "Ma che colpa abbiamo noi" racconta con passione e divertita ironia l'atmosfera irrepetibile che si respirava negli anni Sessanta, quando sembrò essersi concentrata una creatività, un'energia sociale, ma anche intellettuale, culturale, comportamentale, davvero irrepetibile. I giovani si sentivano uniti da un implicito consenso generazionale, c'era una specie di tacito ammutinamento al mondo governato dagli adulti, si era contro a prescindere, a volte anche quasi senza nemmeno sapere contro che cosa. Mentre l'incubo del nucleare lascia il posto all'infermo del Vietnam, mentre Bob Dylan annuncia in America il tempo nuovo e una moltitudine di ragazzi urla "peace and love" nel fango di Woodstock - John e Bob Kennedy, Malcom X e Martin Luther King sono già stati assassinati - per Shel nascono e muoiono amori, amicizie e anche qualche sogno. In mezzo a tutto questo la Swinging London, la nebbia, il freddo di Amburgo tra il porto e la strada delle puttane, a suonare dieci ore di fila negli stessi locali dove si esibivano anche i Beatles. E poi l'Italia vista da Milano e da Roma, quella di Fellini e della "Dolce vita", un Belpaese ancora in bianco e nero e bigotto, dove per una sconfitta a Sanremo ci si poteva anche togliere la vita. E ancora il Piper, Patty Pravo, l'Equipe 84, il successo, il divismo, il sesso. C
Pubblicato per Mondadori "Io sono immortale" segna il debutto letterario di Shel Shapiro. Con uno spiccato gusto dell'aneddoto e un sorprendente senso della storia, Shapiro è un protagonista che ricorda, con amore ma senza rimpianti, il tempo che ha attraversato.
L’autore sarà intervistato da Franco Gallea.
Shel Shapiro, anima e voce dei Rokes, il complesso di "È la pioggia che va" e "Ma che colpa abbiamo noi" racconta con passione e divertita ironia l'atmosfera irrepetibile che si respirava negli anni Sessanta, quando sembrò essersi concentrata una creatività, un'energia sociale, ma anche intellettuale, culturale, comportamentale, davvero irrepetibile. I giovani si sentivano uniti da un implicito consenso generazionale, c'era una specie di tacito ammutinamento al mondo governato dagli adulti, si era contro a prescindere, a volte anche quasi senza nemmeno sapere contro che cosa. Mentre l'incubo del nucleare lascia il posto all'infermo del Vietnam, mentre Bob Dylan annuncia in America il tempo nuovo e una moltitudine di ragazzi urla "peace and love" nel fango di Woodstock - John e Bob Kennedy, Malcom X e Martin Luther King sono già stati assassinati - per Shel nascono e muoiono amori, amicizie e anche qualche sogno. In mezzo a tutto questo la Swinging London, la nebbia, il freddo di Amburgo tra il porto e la strada delle puttane, a suonare dieci ore di fila negli stessi locali dove si esibivano anche i Beatles. E poi l'Italia vista da Milano e da Roma, quella di Fellini e della "Dolce vita", un Belpaese ancora in bianco e nero e bigotto, dove per una sconfitta a Sanremo ci si poteva anche togliere la vita. E ancora il Piper, Patty Pravo, l'Equipe 84, il successo, il divismo, il sesso. C
Pubblicato per Mondadori "Io sono immortale" segna il debutto letterario di Shel Shapiro. Con uno spiccato gusto dell'aneddoto e un sorprendente senso della storia, Shapiro è un protagonista che ricorda, con amore ma senza rimpianti, il tempo che ha attraversato.
L’autore sarà intervistato da Franco Gallea.
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