Che progressi la Juliette. Dopo essere arriva due volte terza nelle ultime due edizioni, conseguendo il miglior tempo di 10h23:48, la straordinaria atleta italo-sudafricana Juliette SAVINI (Sanremo Runners-Sanremo Pesca) questa volta ha fatto ancora meglio sfiorando la vittoria, ma non contenta ha fermato il cronometro a 9h52:00 di gara, riscontro che la pone nella speciale lista delle poche atlete italiane che hanno corso la distanza di 100 km sotto il muro delle 10 ore. La prestazione di 9h52:00 rappresenta il nuovo primato personale (migliorato di 31 minuti e 48 secondi) di Juliette, ma anche consolida la seconda prestazione ligure di tutti i tempi e il nuovo primato femminile della provincia d’Imperia, che era detenuto dalla stessa. Inoltre la Savini entra nella lista storica delle donne italiane “under 10 ore” insieme alla genovese Sonia Ceretto, uniche due atlete che rappresentano la Liguria.
La corsa, disputata in notturna, è partita sabato scorso alle ore 22 con scenario l’Arco d’Augusto di Rimini, quindi i podisti si sono diretti verso le montagne dell’entroterra; il tracciato, con il fascino della luna piena a vigilare sul percorso, ha attraversato le località di Montescudo (22 km; 486m slm), Mercatino Conca (34 km; 183m), Monte Cerignone (40 km; 581m) e Montecopiolo (traguardo della maratona; 42,195 km; 600m), quindi l’ascesa fino alla massima asperità dei 988 metri di Villagrande per poi scendere verso San Leo (61 km; 586m), Pietracuta (71 km; 168m) e Ponte Verucchio (76 km; 221m) con l’ingresso sulla pista ciclabile (86 km; 81m) che costeggia il fiume Marecchia fino al mare dove i partecipanti sono stati accolti in una passerella trionfale posta nella Darsena di Rimini (100 km). La corsa ha attraversato dieci Comuni, le province di Rimini e Pesaro-Urbino e sfiorato la Repubblica di San Marino; dislivello complessivo di 2689 metri.
Ha detto Juliette SAVINI: “Mi sono allenata in Sudafrica e nella preparazione ho incluso a fine maggio la partecipazione alla Comrades Marathon di quasi 90 km che ho chiuso in meno di 8h30’. Il mio sogno era quello di correre la 100 km in meno di 10 ore. Ci ho provato adesso a Rimini e sono molto felice perché ci sono riuscita. Oltre ai regolari rifornimenti previsti ogni 5 km, circa a metà gara (erano circa le tre del mattino…) sono andata un po’ in crisi perché ho accusato una tremenda botta di sonno e al transito di San Leo, dopo 61 km, ho deciso di prendere un caffè! Il momento più bello è stato quando ho raggiunto il traguardo e mi hanno comunicato di avere conseguito il tempo di 9h52:00. Questo è il giorno più felice della mia carriera di atleta”.
Ha detto Franco Ranciaffi: “Incredibile, ma vero. Juliette corre a sensazioni e non guarda mai l’orologio, non vuole sapere il crono di gara. Solo a cinque chilometri dall’arrivo, perché le sensazioni erano gioiose, al personale dell’organizzazione Juliette ha osato chiedere il tempo di gara, quindi ha avuto la forza di accelerare ancora e arrivare al traguardo con una relativa freschezza e un crono da meraviglia. Benché corre per diletto, tecnicamente Juliette ha ancora margini di miglioramento!”.
La corsa, disputata in notturna, è partita sabato scorso alle ore 22 con scenario l’Arco d’Augusto di Rimini, quindi i podisti si sono diretti verso le montagne dell’entroterra; il tracciato, con il fascino della luna piena a vigilare sul percorso, ha attraversato le località di Montescudo (22 km; 486m slm), Mercatino Conca (34 km; 183m), Monte Cerignone (40 km; 581m) e Montecopiolo (traguardo della maratona; 42,195 km; 600m), quindi l’ascesa fino alla massima asperità dei 988 metri di Villagrande per poi scendere verso San Leo (61 km; 586m), Pietracuta (71 km; 168m) e Ponte Verucchio (76 km; 221m) con l’ingresso sulla pista ciclabile (86 km; 81m) che costeggia il fiume Marecchia fino al mare dove i partecipanti sono stati accolti in una passerella trionfale posta nella Darsena di Rimini (100 km). La corsa ha attraversato dieci Comuni, le province di Rimini e Pesaro-Urbino e sfiorato la Repubblica di San Marino; dislivello complessivo di 2689 metri.
Ha detto Juliette SAVINI: “Mi sono allenata in Sudafrica e nella preparazione ho incluso a fine maggio la partecipazione alla Comrades Marathon di quasi 90 km che ho chiuso in meno di 8h30’. Il mio sogno era quello di correre la 100 km in meno di 10 ore. Ci ho provato adesso a Rimini e sono molto felice perché ci sono riuscita. Oltre ai regolari rifornimenti previsti ogni 5 km, circa a metà gara (erano circa le tre del mattino…) sono andata un po’ in crisi perché ho accusato una tremenda botta di sonno e al transito di San Leo, dopo 61 km, ho deciso di prendere un caffè! Il momento più bello è stato quando ho raggiunto il traguardo e mi hanno comunicato di avere conseguito il tempo di 9h52:00. Questo è il giorno più felice della mia carriera di atleta”.
Ha detto Franco Ranciaffi: “Incredibile, ma vero. Juliette corre a sensazioni e non guarda mai l’orologio, non vuole sapere il crono di gara. Solo a cinque chilometri dall’arrivo, perché le sensazioni erano gioiose, al personale dell’organizzazione Juliette ha osato chiedere il tempo di gara, quindi ha avuto la forza di accelerare ancora e arrivare al traguardo con una relativa freschezza e un crono da meraviglia. Benché corre per diletto, tecnicamente Juliette ha ancora margini di miglioramento!”.
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