I Martedì Letterari, dopo la pausa della ricorrenza del 2 novembre tornano nel Teatro dell’Opera del Casinò il 10 novembre alle 16.30 con Mario Cervi e Luigi Mascheroni e il libro:” Gli anni del piombo. L’Italia fra cronaca e storia” Introdurrà il tema il direttore di “Libero” Vittorio Feltri con Ito Ruscigni, curatore della rassegna letteraria.
Una grande firma del giornalismo italiano racconta più di mezzo secolo di storia vissuta in presa diretta. Un’autobiografia privata e insieme una confessione pubblica che si traduce in un lucido resoconto del nostro passato prossimo.
Nel dialogo con Luigi Mascheroni, Mario Cervi alterna spassosi aneddoti ad arguti ritratti dei più noti giornalisti del secolo scorso (da Oriana Fallaci a Orio Vergani, da Dino Buzzati a Giulio De Benedetti), insieme ai giudizi, spesso controcorrente, dei direttori con cui ha lavorato (da Mario Borsa a Mario Giordano, passando per Guglielmo Emanuel, Mario Missiroli, Alfio Russo, Giovanni Spadolini, Piero Ottone, Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro). Infiniti i retroscena: gli esordi al «Corriere», i grandi processi di «nera» del dopoguerra e le battaglie giornalistiche, da Erich Priebke al caso Mattei; i servizi come inviato sulla crisi di Suez, sul colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, sul golpe di Pinochet in Cile; il lungo sodalizio umano e professionale con Indro Montanelli, la fondazione del «Giornale» e poi il lavoro di storico, fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
La testimonianza di un protagonista della carta stampata in una cronaca che diventa storia e si trasforma in un’acuta riflessione su come è cambiata l’informazione negli ultimi decenni.
Una grande firma del giornalismo italiano racconta più di mezzo secolo di storia vissuta in presa diretta. Un’autobiografia privata e insieme una confessione pubblica che si traduce in un lucido resoconto del nostro passato prossimo.
Nel dialogo con Luigi Mascheroni, Mario Cervi alterna spassosi aneddoti ad arguti ritratti dei più noti giornalisti del secolo scorso (da Oriana Fallaci a Orio Vergani, da Dino Buzzati a Giulio De Benedetti), insieme ai giudizi, spesso controcorrente, dei direttori con cui ha lavorato (da Mario Borsa a Mario Giordano, passando per Guglielmo Emanuel, Mario Missiroli, Alfio Russo, Giovanni Spadolini, Piero Ottone, Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro). Infiniti i retroscena: gli esordi al «Corriere», i grandi processi di «nera» del dopoguerra e le battaglie giornalistiche, da Erich Priebke al caso Mattei; i servizi come inviato sulla crisi di Suez, sul colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, sul golpe di Pinochet in Cile; il lungo sodalizio umano e professionale con Indro Montanelli, la fondazione del «Giornale» e poi il lavoro di storico, fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
La testimonianza di un protagonista della carta stampata in una cronaca che diventa storia e si trasforma in un’acuta riflessione su come è cambiata l’informazione negli ultimi decenni.
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