A tre anni dal suo ultimo lavoro discografico “Antologia”, che ripercorreva tutta la sua carriera artistica, torna GIOVANNA MARINI con un nuovo disco, dal titolo “UN PAESE VUOL DIRE”. Segna anche l’esordio della grande cantante per il manifesto cd. Il disco è frutto della preziosa collaborazione con il Circolo Gianni Bosio.
GIOVANNA MARINI - Perché ho fatto questo CD
“Un paese vuol dire” ? Perché l‘ho fatto con tanta voglia ? E’ stato come una sorta di accumulo di cose da dire, alcune già dette ma oggi ripensate e sentite di nuovo importanti, come il canto per il terremoto che quando arriva scuote non solo le case ma gli animi, destabilizza, impoverisce, da il senso dei beni posseduti e ormai persi, un senso che pervade oggi tutta la nostra società e tinge tutto color malva, nostalgia, rimpianto. E invece no, viene voglia di andare a vanti, di contrastare, anche solo con le parole, con la voce , con i sax e il clarinetto , con i ricordi che si rianimano e popolano le nostre giornate di desiderio di spinte in avanti, come i ragazzi che vengono a imparare attraverso il canto quello ch’è stato e che potrebbe essere in futuro, nel bene come nel male. E’ un CD che mi esce dal cuore che è ha una forma circolare: c’è l’inizio, il centro e la ….no,il presente, che non può essere la fine, che deve continuare attraverso il cuore e la voce di chi ascolta. Un caldo “grazie!” a chi mi starà a sentire.
GIOVANNA MARINI - Perché ho fatto questo CD
“Un paese vuol dire” ? Perché l‘ho fatto con tanta voglia ? E’ stato come una sorta di accumulo di cose da dire, alcune già dette ma oggi ripensate e sentite di nuovo importanti, come il canto per il terremoto che quando arriva scuote non solo le case ma gli animi, destabilizza, impoverisce, da il senso dei beni posseduti e ormai persi, un senso che pervade oggi tutta la nostra società e tinge tutto color malva, nostalgia, rimpianto. E invece no, viene voglia di andare a vanti, di contrastare, anche solo con le parole, con la voce , con i sax e il clarinetto , con i ricordi che si rianimano e popolano le nostre giornate di desiderio di spinte in avanti, come i ragazzi che vengono a imparare attraverso il canto quello ch’è stato e che potrebbe essere in futuro, nel bene come nel male. E’ un CD che mi esce dal cuore che è ha una forma circolare: c’è l’inizio, il centro e la ….no,il presente, che non può essere la fine, che deve continuare attraverso il cuore e la voce di chi ascolta. Un caldo “grazie!” a chi mi starà a sentire.
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