L’Assessore al Verde pubblico Gianni Berrino, attraverso il Settore LL.PP.-Servizio Beni Ambientali, ha provveduto ad effettuare di recente controlli sui platani in C.so Garibaldi, C.so Orazio Raimondo e via Ruffini. Dall’indagine è stato possibile aggiornare lo stato delle anomalie e dei difetti biomeccanici degli alberi. Le indagini sono state condotte secondo il protocollo internazionale VTA.
La situazione riscontrata richiede di proseguire con adeguati interventi correttivi, tenuto conto dell’alta frequentazione pedonale e veicolare delle strade monitorate. In base alla loro struttura, gli alberi sono stati raggruppati in tre macrocategorie su cui, di conseguenza, operare interventi diversi. Il risultato immediato potrebbe dare l’impressione di aver ulteriormente accentuato la disomogeneità dei filari, ma l’obiettivo è ottenere, con il tempo, oltre ad una maggiore sicurezza, un recupero estetico-ornamentale dell’insieme.
Ecco le tre categorie di platani che sono state individuate e gli interventi previsti per ognuna di esse:
a) alberi molto giovani - necessitano solo di una potatura di formazione e di selezione della vegetazione;
b) alberi di età media, che non hanno subito nel passato forti interventi di ridimensionamento della chioma - potrebbero essere oggetto solo di una potatura di selezione e di contenimento;
c) alberi meno giovani, che sono stati fortemente ridimensionati nel passato con lo scopo di portarli ad una forma obbligata. Questi sono caratterizzati dallo sviluppo di una chioma composta di fusti verticali, molto filati, o rami pesanti, ed inseriti su impalcature che sono quasi sempre in condizioni non ottimali dal punto di vista biomeccanico. Nel complesso ci troviamo in presenza di alberi potenzialmente pericolosi, a rischio di schianto. Su quest’ultimo gruppo si interverrà riducendo i novelli fusti verticali, tenendo conto delle singole situazioni. Con il prossimo “riscoppio” vegetativo si agirà periodicamente sulla nuova vegetazione per modellare una struttura tendente al portamento “topiario” della chioma.
Con l’occasione si anticipa che saranno poste a dimora giovani piante di platano in sostituzione di quelle morte o abbattute in passato.
Gli interventi di potatura saranno eseguiti con l’impiego di cestello elevatore e l’impiego di operatori specializzati, in regola con il DLgs n° 81 del 9 aprile 2008 (abilitazione a lavori temporanei su fune).
Le prime potature sono iniziate il 16 novembre 2009 e si prevede di concludere i lavori entro il mese di novembre 2009. Durante i lavori vengono adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurre i disagi ai cittadini.
Il Servizio Beni Ambientali dirige i lavori e, per gli aspetti logistici, sono stati presi accordi specifici con i Servizi Viabilità e Polizia Urbana.
La situazione riscontrata richiede di proseguire con adeguati interventi correttivi, tenuto conto dell’alta frequentazione pedonale e veicolare delle strade monitorate. In base alla loro struttura, gli alberi sono stati raggruppati in tre macrocategorie su cui, di conseguenza, operare interventi diversi. Il risultato immediato potrebbe dare l’impressione di aver ulteriormente accentuato la disomogeneità dei filari, ma l’obiettivo è ottenere, con il tempo, oltre ad una maggiore sicurezza, un recupero estetico-ornamentale dell’insieme.
Ecco le tre categorie di platani che sono state individuate e gli interventi previsti per ognuna di esse:
a) alberi molto giovani - necessitano solo di una potatura di formazione e di selezione della vegetazione;
b) alberi di età media, che non hanno subito nel passato forti interventi di ridimensionamento della chioma - potrebbero essere oggetto solo di una potatura di selezione e di contenimento;
c) alberi meno giovani, che sono stati fortemente ridimensionati nel passato con lo scopo di portarli ad una forma obbligata. Questi sono caratterizzati dallo sviluppo di una chioma composta di fusti verticali, molto filati, o rami pesanti, ed inseriti su impalcature che sono quasi sempre in condizioni non ottimali dal punto di vista biomeccanico. Nel complesso ci troviamo in presenza di alberi potenzialmente pericolosi, a rischio di schianto. Su quest’ultimo gruppo si interverrà riducendo i novelli fusti verticali, tenendo conto delle singole situazioni. Con il prossimo “riscoppio” vegetativo si agirà periodicamente sulla nuova vegetazione per modellare una struttura tendente al portamento “topiario” della chioma.
Con l’occasione si anticipa che saranno poste a dimora giovani piante di platano in sostituzione di quelle morte o abbattute in passato.
Gli interventi di potatura saranno eseguiti con l’impiego di cestello elevatore e l’impiego di operatori specializzati, in regola con il DLgs n° 81 del 9 aprile 2008 (abilitazione a lavori temporanei su fune).
Le prime potature sono iniziate il 16 novembre 2009 e si prevede di concludere i lavori entro il mese di novembre 2009. Durante i lavori vengono adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurre i disagi ai cittadini.
Il Servizio Beni Ambientali dirige i lavori e, per gli aspetti logistici, sono stati presi accordi specifici con i Servizi Viabilità e Polizia Urbana.
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