"Come già dichiarato sugli organi di stampa, già da tempo- e precisamente nell’agosto scorso- - scrive il Consigliere Pd Domenico Infante -avevo espresso delle forti perplessità in merito all’introduzione delle canzoni dialettali nel Festival che, a mio avviso, avrebbero snaturato la più importante manifestazione canora della musica italiana.
Non posso non constatare con piacere pertanto che anche altri Consiglieri di maggioranza abbiano espresso nel Consiglio Comunale di ieri le medesime perplessità e soprattutto che l’ordine del giorno presentato dagli stessi contro l’introduzione dei dialetti nel Festival di Sanremo sia stato approvato.
Siamo altresì concordi che la ricchezza musicale e artistica delle canzoni in dialetto trovi una collocazione più adeguata in una manifestazione collaterale dedicata a questo importante settore
della canzone.
Ciò a dimostrazione che la nostra opposizione non è mai aprioristicamente condotta contro la maggioranza in un’ ottica di partito, ma sempre nell’interesse comune dei cittadini.
Non così può dirsi su un altro punto ancora più importante che è emerso nel Consiglio Comunale di ieri ed in particolare sul c.d. “social housing”, vale a dire l’edilizia sociale rivolta alle fasce più deboli della popolazione.
Su questo punto ci spiace dover constatare che il Comune di Sanremo abbia attuato un’operazione veramente minimale che ha visto scendere dal 16% al 3.5% il numero di alloggi a canone moderato, per l’emendamento della pratica voluto dalla maggioranza ( PdL e Lega), numero largamente insufficiente ai fabbisogni sociali,mentre il contributo richiesto alla regione è calato dai 3.2 milioni di euro a 620.000 Euro. Di fatto ,sono stati tagliati complessivamente 65 alloggi che potevano essere affittati a canone calmierato a circa 300 euro al mese.
Come se non bastasse, il progetto è stato portato in Consiglio in una seduta straordinaria domenicale solo un giorno prima del termine ultimo della scadenza per ottenere il Fondo Regionale.
Considerando che il Comune di Sanremo era il cosiddetto “capofila” in provincia per il finanziamento regionale dell’edilizia sociale, spiace che la giunta Zoccarato non abbia brillato né per tempestività, né per sostanza in un settore già così critico come quello dell’edilizia popolare.
Il Consigliere PD
Domenico Infante
Non posso non constatare con piacere pertanto che anche altri Consiglieri di maggioranza abbiano espresso nel Consiglio Comunale di ieri le medesime perplessità e soprattutto che l’ordine del giorno presentato dagli stessi contro l’introduzione dei dialetti nel Festival di Sanremo sia stato approvato.
Siamo altresì concordi che la ricchezza musicale e artistica delle canzoni in dialetto trovi una collocazione più adeguata in una manifestazione collaterale dedicata a questo importante settore
della canzone.
Ciò a dimostrazione che la nostra opposizione non è mai aprioristicamente condotta contro la maggioranza in un’ ottica di partito, ma sempre nell’interesse comune dei cittadini.
Non così può dirsi su un altro punto ancora più importante che è emerso nel Consiglio Comunale di ieri ed in particolare sul c.d. “social housing”, vale a dire l’edilizia sociale rivolta alle fasce più deboli della popolazione.
Su questo punto ci spiace dover constatare che il Comune di Sanremo abbia attuato un’operazione veramente minimale che ha visto scendere dal 16% al 3.5% il numero di alloggi a canone moderato, per l’emendamento della pratica voluto dalla maggioranza ( PdL e Lega), numero largamente insufficiente ai fabbisogni sociali,mentre il contributo richiesto alla regione è calato dai 3.2 milioni di euro a 620.000 Euro. Di fatto ,sono stati tagliati complessivamente 65 alloggi che potevano essere affittati a canone calmierato a circa 300 euro al mese.
Come se non bastasse, il progetto è stato portato in Consiglio in una seduta straordinaria domenicale solo un giorno prima del termine ultimo della scadenza per ottenere il Fondo Regionale.
Considerando che il Comune di Sanremo era il cosiddetto “capofila” in provincia per il finanziamento regionale dell’edilizia sociale, spiace che la giunta Zoccarato non abbia brillato né per tempestività, né per sostanza in un settore già così critico come quello dell’edilizia popolare.
Il Consigliere PD
Domenico Infante
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