E' in uscita il 2 dicembre prossimo il nuovo libro della scrittrice sanremese Carlotta De Melas. Il romanzo che ha per titolo: "Randagi"esce per la casa editrice Eumeswill.
Randagi è la storia di Angelina... ma Nina suona più dolce, dice. Ha diciannove anni, la poliomelite contratta da bambina l’ha resa zoppa. Odia il colore rosso perché le ricorda il male. Quando è nervosa vomita. Nina, dopo il suicidio inspiegabile del fratello Matteo e la reazione assurda dei genitori, decide di scappare da casa. Sceglie una destinazione a caso sul tabellone delle partenze in stazione, sale su un treno per Milano. Vivrà in una cascina occupata vicino alla tangenziale tra i cosiddetti “punk a bestia”, farà colletta in centro. In compagnia di ragazzi al margine, che scappano dalla vita, vivrà una paradossale favola agrodolce raccontata con trasporto, poesia, magia e incanto. Conoscerà un angelo filosofo, una fata di plastica vestita di stracci che parla con lo spirito di Kurt Cobain, un cavaliere unicorno accompagnato da un fedele cane che fa graffiti nei cunicoli della metropolitana. Godrà di momenti d’amore ma scoprirà anche la violenza, lo smarrimento, la droga, la solitudine. Fino a che qualcosa cambierà nuovamente la sua vita.
Carlotta De Melas vive tra san remo e Milano dove si sta laureando in sociologia, presso l’università Cattolica del sacro cuore. Nel gennaio 2008 è uscito il suo primo romanzo Una lingua sul cuore, che ha avuto buone recensioni in svariati portali internet e una seconda ristampa dopo il primo mese di vendite. Nel 2007 ha collaborato con il blog del settimanale Grazia occupandosi di recensioni letterarie, con una rubrica mensile dedicata ai libri che affrontano il tema del viaggio. Nel 2008 ha collaborato con il magazine Taxi Drivers occupandosi di recensioni letterarie, prediligendo romanzi fantasy e horror. Attualmente collabora con il sito cultuale Sesta Luna. Ha creato e coordina insieme ad altre blogger il portale letterario House of books. Ha partecipato alla sceneggiatura di un cortometraggio sulla pittrice Frida: “Credevo che Frida fosse”, diretto da Alfredo Lovino e Rossella Guarneri.
Randagi è la storia di Angelina... ma Nina suona più dolce, dice. Ha diciannove anni, la poliomelite contratta da bambina l’ha resa zoppa. Odia il colore rosso perché le ricorda il male. Quando è nervosa vomita. Nina, dopo il suicidio inspiegabile del fratello Matteo e la reazione assurda dei genitori, decide di scappare da casa. Sceglie una destinazione a caso sul tabellone delle partenze in stazione, sale su un treno per Milano. Vivrà in una cascina occupata vicino alla tangenziale tra i cosiddetti “punk a bestia”, farà colletta in centro. In compagnia di ragazzi al margine, che scappano dalla vita, vivrà una paradossale favola agrodolce raccontata con trasporto, poesia, magia e incanto. Conoscerà un angelo filosofo, una fata di plastica vestita di stracci che parla con lo spirito di Kurt Cobain, un cavaliere unicorno accompagnato da un fedele cane che fa graffiti nei cunicoli della metropolitana. Godrà di momenti d’amore ma scoprirà anche la violenza, lo smarrimento, la droga, la solitudine. Fino a che qualcosa cambierà nuovamente la sua vita.
Carlotta De Melas vive tra san remo e Milano dove si sta laureando in sociologia, presso l’università Cattolica del sacro cuore. Nel gennaio 2008 è uscito il suo primo romanzo Una lingua sul cuore, che ha avuto buone recensioni in svariati portali internet e una seconda ristampa dopo il primo mese di vendite. Nel 2007 ha collaborato con il blog del settimanale Grazia occupandosi di recensioni letterarie, con una rubrica mensile dedicata ai libri che affrontano il tema del viaggio. Nel 2008 ha collaborato con il magazine Taxi Drivers occupandosi di recensioni letterarie, prediligendo romanzi fantasy e horror. Attualmente collabora con il sito cultuale Sesta Luna. Ha creato e coordina insieme ad altre blogger il portale letterario House of books. Ha partecipato alla sceneggiatura di un cortometraggio sulla pittrice Frida: “Credevo che Frida fosse”, diretto da Alfredo Lovino e Rossella Guarneri.
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