Pubblico delle grandi occasioni nell'ambito dei Martedì Letterari, presso il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo con Mario Cervi e Luigi Mascheroni e il libro:” Gli anni del piombo. L’Italia fra cronaca e storia”. Il tema è stato introdotto da il direttore de “Il Giornale” Vittorio Feltri con Ito Ruscigni, curatore della rassegna letteraria.
Una grande firma del giornalismo italiano che racconta più di mezzo secolo di storia vissuta in presa diretta. Un’autobiografia privata e insieme una confessione pubblica che si traduce in un lucido resoconto del nostro passato prossimo.
Nel dialogo con Luigi Mascheroni, Mario Cervi alterna spassosi aneddoti ad arguti ritratti dei più noti giornalisti del secolo scorso (da Oriana Fallaci a Orio Vergani, da Dino Buzzati a Giulio De Benedetti), insieme ai giudizi, spesso controcorrente, dei direttori con cui ha lavorato (da Mario Borsa a Mario Giordano, passando per Guglielmo Emanuel, Mario Missiroli, Alfio Russo, Giovanni Spadolini, Piero Ottone, Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro). Infiniti i retroscena: gli esordi al «Corriere», i grandi processi di «nera» del dopoguerra e le battaglie giornalistiche, da Erich Priebke al caso Mattei; i servizi come inviato sulla crisi di Suez, sul colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, sul golpe di Pinochet in Cile; il lungo sodalizio umano e professionale con Indro Montanelli, la fondazione del «Giornale» e poi il lavoro di storico, fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
La testimonianza di un protagonista della carta stampata in una cronaca che diventa storia e si trasforma in un’acuta riflessione su come è cambiata l’informazione negli ultimi decenni.
IL LIBRO - Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi." Come si esce da una crisi, come si supera una perdita, un insuccesso, un fallimento? C'è chi ha avuto la forza di rimettersi in piedi dopo che l'azienda in cui lavorava ha chiuso, chi ha rifiutato di arrendersi dopo che la recessione lo aveva costretto a vendere la casa in cui viveva e a partire per chissà dove, chi ha ritrovato la forza di andare avanti dopo che un lutto sembrava avergli tolto una ragione per vivere.
Una grande firma del giornalismo italiano che racconta più di mezzo secolo di storia vissuta in presa diretta. Un’autobiografia privata e insieme una confessione pubblica che si traduce in un lucido resoconto del nostro passato prossimo.
Nel dialogo con Luigi Mascheroni, Mario Cervi alterna spassosi aneddoti ad arguti ritratti dei più noti giornalisti del secolo scorso (da Oriana Fallaci a Orio Vergani, da Dino Buzzati a Giulio De Benedetti), insieme ai giudizi, spesso controcorrente, dei direttori con cui ha lavorato (da Mario Borsa a Mario Giordano, passando per Guglielmo Emanuel, Mario Missiroli, Alfio Russo, Giovanni Spadolini, Piero Ottone, Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro). Infiniti i retroscena: gli esordi al «Corriere», i grandi processi di «nera» del dopoguerra e le battaglie giornalistiche, da Erich Priebke al caso Mattei; i servizi come inviato sulla crisi di Suez, sul colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, sul golpe di Pinochet in Cile; il lungo sodalizio umano e professionale con Indro Montanelli, la fondazione del «Giornale» e poi il lavoro di storico, fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
La testimonianza di un protagonista della carta stampata in una cronaca che diventa storia e si trasforma in un’acuta riflessione su come è cambiata l’informazione negli ultimi decenni.
IL LIBRO - Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi." Come si esce da una crisi, come si supera una perdita, un insuccesso, un fallimento? C'è chi ha avuto la forza di rimettersi in piedi dopo che l'azienda in cui lavorava ha chiuso, chi ha rifiutato di arrendersi dopo che la recessione lo aveva costretto a vendere la casa in cui viveva e a partire per chissà dove, chi ha ritrovato la forza di andare avanti dopo che un lutto sembrava avergli tolto una ragione per vivere.
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