
PERCHÉ UN MURALE E CON QUALE TEMATICA?
L’arte evidenzia, modifica, crea la realtà. È strumento di conoscenza e contribuisce alla costruzione del cammino della cultura. L’arte murale è arte pubblica per eccellenza, esperienza sociale e testimonianza della contemporaneità. Diventa esposizione permanente e costruisce l’identità del luogo in cui viene ubicata. Umanizza lo spazio, lo ridefinisce, rendendolo più bello, vivibile, significativo. Stabilisce un flusso di comunicazione vitale con l’ambiente circostante, permettendone l’utilizzo in funzione educativa. La tematica da richiamare in questo murale è l’emigrazione italiana in Argentina. La partenza dall’Italia dal porto di Genova, l’arrivo in Argentina, le attività e i principali luoghi di insediamento, l’influenza sulla cultura: musica, lingua, stili di vita. Il murale sarà uno stimolo alla riflessione sulla memoria storica e sul tema dell’emigrazione dei popoli.
PERCHÉ A GENOVA?
Perché Genova è stato il porto di partenza della maggior parte del flusso migratorio dall’Italia del nord. Perché l’artista discende da quegli agricoltori italiani che contribuirono a costruire l’Argentina e che partirono da Genova. Perché si propone un percorso che porta ad un confronto tra la Genova di ieri - porto di partenza - e quella di oggi - che accoglie migranti da tutto il mondo; tra l’Italia di ieri - luogo d’origine - e quella di oggi - destinazione dei migranti. Il luogo scelto insieme alle istituzioni locali è il muro curvilineo sito in Largo Taviani, adiacente il Galata Museo del Mare, che nel corso degli anni ha sviluppato le tematiche della grande emigrazione italiana, con la mostra “La Merica” (oltre 250.000 visitatori) e con la prossima apertura del MEM Museo dell’Emigrazione, che presenterà una parte dedicata all’emigrazione italiana in Sud America e una alle recenti immigrazioni in Italia.
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