Il Consorzio Olio DOP Riviera Ligure è fortemente impegnato nella promozione, valorizzazione e vigilanza, volta quest'ultima alla tutela dei consumatori, portando avanti numerose azioni di controllo.
Sono in corso, anche ad opera del Direttore del Consorzio di tutela dell'olio RIVIERA LIGURE DOP Giorgio Lazzaretti nel suo ruolo di agente vigilatore numerose verifiche ispettive nei punti vendita dell' olio DOP Riviera Ligure. Le verifiche sono intraprese nei punti vendita per la vigilanza sugli oli DOP Riviera Ligure e per accertare la corretta etichettatura degli oli extravergini.
Non è infatti consentita la presentazione in etichetta ed in pubblicità di riferimenti geografici liguri se il prodotto non è tracciato, controllato e certificato come prevede la normativa sulle DOP, nel caso specifico Riviera Ligure. L’olio ligure è protetto dal 1997 con la registrazione comunitaria della DOP Riviera: la garanzia viene offerta al consumatore e agli stessi produttori dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che permette riferimenti geografici inerenti l’ubicazione degli oliveti soltanto se ne viene dimostrata la tracciabilità e soprattutto se l’olio possiede le caratteristiche descritte dal disciplinare di produzione e del piano di controllo.
Sono previste sanzioni pecuniarie per questo illecito amministrativo, sia nei confronti del confezionatore per l’etichetta non corretta che nei confronti del commerciante che presenta questi prodotti attraverso cartelli contenenti riferimenti geografici per oli che non sono a denominazione di origine protetta.
“Su circa 45 verifiche – ha dichiarato il Direttore del Consorzio Giorgio Lazzaretti - abbiamo riscontrato 15 situazioni non conformi che hanno dato luogo a constatazioni di illecito amministrativo, prescrivendo agli operatori l’adeguamento alla normativa sia per quanto concerne le etichette degli oli, che per i pannelli o i siti web di presentazione dei prodotti”.
Sono in corso, anche ad opera del Direttore del Consorzio di tutela dell'olio RIVIERA LIGURE DOP Giorgio Lazzaretti nel suo ruolo di agente vigilatore numerose verifiche ispettive nei punti vendita dell' olio DOP Riviera Ligure. Le verifiche sono intraprese nei punti vendita per la vigilanza sugli oli DOP Riviera Ligure e per accertare la corretta etichettatura degli oli extravergini.
Non è infatti consentita la presentazione in etichetta ed in pubblicità di riferimenti geografici liguri se il prodotto non è tracciato, controllato e certificato come prevede la normativa sulle DOP, nel caso specifico Riviera Ligure. L’olio ligure è protetto dal 1997 con la registrazione comunitaria della DOP Riviera: la garanzia viene offerta al consumatore e agli stessi produttori dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che permette riferimenti geografici inerenti l’ubicazione degli oliveti soltanto se ne viene dimostrata la tracciabilità e soprattutto se l’olio possiede le caratteristiche descritte dal disciplinare di produzione e del piano di controllo.
Sono previste sanzioni pecuniarie per questo illecito amministrativo, sia nei confronti del confezionatore per l’etichetta non corretta che nei confronti del commerciante che presenta questi prodotti attraverso cartelli contenenti riferimenti geografici per oli che non sono a denominazione di origine protetta.
“Su circa 45 verifiche – ha dichiarato il Direttore del Consorzio Giorgio Lazzaretti - abbiamo riscontrato 15 situazioni non conformi che hanno dato luogo a constatazioni di illecito amministrativo, prescrivendo agli operatori l’adeguamento alla normativa sia per quanto concerne le etichette degli oli, che per i pannelli o i siti web di presentazione dei prodotti”.
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