sabato, novembre 14, 2009

La Mostra "Cherchez la femme" di Mario Conzano

Un evento espositivo fascinoso, incentrato sulla produzione sia pittorica sia grafica di Mario Conzano, eccellente artista che occupa un posto eminente nella pittura contemporanea. Questo quanto si propone la mostra “Cherchez la femme”, curata dalla dottoressa Giorgia Cassini, in programma presso la Galleria d’Arte Les Artistes di Via Vochieri 25 ad Alessandria, dal 21 novembre al 23 dicembre 2009.
Mario Conzano, già stimato scenografo alessandrino classe 1944, è fecondissimo esecutore di quadri entrati a far parte di diverse prestigiose collezioni private a livello nazionale, suscitando un consenso ed un interesse sempre crescente. Nella sua carriera artistica ha tenuto numerose mostre personali e collettive in prestigiose sedi sia pubbliche sia private. Fra queste per brevità si ricorda la partecipazione alla Biennale di Roma nel 1971 che riscontrò notevole successo sia di pubblico che di critica.
L’alta qualità artistica dell’esposizione, allestita con sapiente gusto estetico modulato sulle tonalità del grigio e dell’arancio che caratterizzano il raffinato apparato scenico a firma stilistica di Roberta Ossola, titolare della Galleria d’Arte Les Artistes, è data dalla notevole valenza culturale delle opere costituenti la rassegna espositiva che sono filiazione diretta della matrice edonista dell’artista.
Cherchez la femme è significativa riproposizione di un modello illustre e consolidato per tradizione accademica, si pensi alla tizianesca Venere d’Urbino o alla Maja desnuda del Goya od ancora all’Olympia di Manet, declinato autonomamente per stilistica ed estetica quale affermazione dell’innovazione conzaniana che torna ad identificare simbolicamente la donna come L’origine del mondo in piena controtendenza con i gusti che tanto pervadono la cronaca d’attualità, rispondenti a tematiche legate a costumanze transgender in fatto di pulsione erotica.
«Una mostra evento che magnifica e rende omaggio al corpo femminile quale mezzo espressivo e strumento di idealizzazione. Di fatto - afferma Giorgia Cassini – la vena migliore di Mario Conzano si coglie nelle composizioni di nudi femminili. Sondare l’immagine della donna alla ricerca di quello che non può compitamente esprimere ma che si può vagheggiare, è uno dei precetti più intensi di Conzano, che supera la pura rappresentazione per portarci verso i limiti del desiderio. Autore di attualissima individualità, sa tracciare linee uniche e indipendenti tra le correnti del contemporaneo, protagonista indiscusso di un’iconografia straordinariamente vivace che immortala il bramosia che si respira nelle ambientazioni e che documenta il desiderio di possesso tramite la vista in modo tipicamente machista. Le immagini femminili, le loro vite, i locali che le ospitano, sono in realtà un filtro per indagare l’illusione che creano. Le tele divengono per tanto teatro di apparizioni e proiezioni oniriche: sono espressione di una forma di costume sociale in continuo gioco tra realtà e finzione».

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