giovedì, giugno 02, 2011

Piccoli e grandi aiuti con Capgemini

Ricco di spunti interessanti si è rivelato il corso tenuto, nei giorni scorsi, dalla C.R.I. di Bordighera presso il “Nido dei desideri” di Via San Rocco in Vallecrosia, dove sono intervenute diverse educatrici di asili nido del Comprensorio Intemelio nonché una buona parte del personale della Casa di Riposo cittadina “Casa Rachele”.
Tre istruttori della Croce Rossa bordigotta, Davide Vogel, Giuseppe Vicari e Luigi Centorame hanno intrattenuto tutte le intervenute, prima teoricamente, poi praticamente, presentando il Capgemini Italia che, in collaborazione con la C.R.I., ha scelto di sostenere il progetto divulgativo e di informazione sulle manovre corrette di disostruzione da corpo estraneo e rianimazione pediatrica, organizzato per i 1500 dipendenti/professionisti di tutta Italia (con sedi a Roma, Milano, Torino, La Spezia, Bergamo). Il progetto, presente in 36 Paesi di tutto il mondo, conta, ad oggi, ben 92mila professionisti.
“Ogni anno –ha spiegato Davide Vogel- in Italia oltre 50 famiglie, secondo i dati SIP (Società Italiana di Pediatria), sono distrutte dalla morte di un bambino per soffocamento da corpo estraneo. Tutto questo avviene non solo a causa del “corpo estraneo” che i bambini hanno ingerito accidentalmente (palline di gomma, caramelle gommose, piccoli giochi, bottoni, ecc.), ma, soprattutto, perché chi li assiste, nei primi momenti, di solito, non è preparato alle giuste manovre e, involontariamente, può causare conseguenze disastrose. Sicuramente la mancanza di competenze risulta molto dannosa per il bambino. La scelta di Capgemini –ha aggiunto- è di sostenere con impegno il progetto del dott. Marco Squicciarini, medico VDS della Croce Rossa Italiana e referente nazionale e internazionale per la rianimazione cardiopolmonare pediatrica, ovviamente, investendo in professionalità.”
Varie sono le manovre suggerite dall’istruttore per disostruire completamente le vie aeree nel lattante cosciente e incosciente:
 5 pacche interscapolari alternate con 5 compressioni al centro dello sterno;
 Posizione neutra del capo e sollevamento del mento per ottenere la pervietà delle vie aeree;
 Dopo aver posizionato il lattante, controllare se il corpo estraneo è visibile e affiora nella bocca: in tal caso rimuoverlo con le dita;
 Eseguire 5 tentativi di ventilazione bocca – bocca naso, mantenendo il capo in posizione neutra.
In caso di ostruzione completa delle vie aeree nel lattante incosciente:
 Proseguire l’assistenza alternando 30 compressioni toraciche a 2 ventilazioni bocca – bocca naso (rianimazione cardiopolmonare) in attesa dei soccorsi già allertati.
In caso di ostruzione parziale delle vie aeree, se il bambino riesce a piangere, a tossire, a parlare:
 incoraggiare il bambino a tossire e mantenere la posizione che preferisce.
In caso di ostruzione completa nelle vie aeree nel bambino cosciente:
 alternare 5 pacche interscapolari energiche con via di fuga laterale con 5 compressioni sottodiaframmatiche e continuare fino alla disostruzione.
In caso di ostruzione completa delle vie aeree nel bambino incosciente, se queste manovre non hanno successo e il bambino perde coscienza, cambiare metodo, adagiandolo su un piano rigido, estendendo il capo (modica estensione, ovvero allertare immediatamente il 118), senza abbandonare il bambino; proseguire l’assistenza, alternando 30 compressioni toraciche a 2 ventilazioni bocca a bocca (rianimazione cardiopolmonare) in attesa dei soccorsi.
Un appello conclusivo degli istruttori della C.R.I. alle educatrici, ai genitori e a chi si trova malauguratamente ad assistere il bimbo: “L’inalazione di un corpo estraneo in età pediatrica è un evento relativamente frequente e rappresenta un’emergenza il cui rapido trattamento può prevenire conseguenze talora fatali, dovute alla completa ostruzione delle vie aeree. L’inalazione di corpi estranei è causa ogni anno di circa il 27 per cento di tutte le morti accidentali dei bambini al di sotto dei 4 anni di età.”
A fine corso un delizioso buffet offerto dalla direttrice della struttura, Alessandra Matarazzo, la quale, molto soddisfatta del successo registrato dal singolare evento, si è sentita in dovere di ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro.
Francesco Mulè

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