Venerdì alle 15, lo scavo archeologico in corso di svolgimento nell’area delle mura settentrionali di Albintimilium si apre alla città; residenti, turisti, appassionati e semplici curiosi potranno visitare l’area dove giovani archeologi illustreranno ai visitatori lo scavo e il mestiere dell’archeologo.
Lo scavo, situato in Via Porta di Provenza (traversa a nord del Cavalcavia di Nervia), iniziato alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, è stato ripreso in modo continuativo a partire dal 2002 dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri con la collaborazione del Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi”, del Comune di Ventimiglia e in stretta intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria (funzionario dott. Luigi Gambaro). Le ricerche hanno riportato in vista una consistente parte della cinta muraria, la parte terminale di un cardine, - strada orientata nord/sud -, e una porta urbica aperta ai probabili collegamenti con la retrostante Val Nervia. Si è individuata inoltre una necropoli di età tardo antica con tombe di diversa tipologia, orientate est-ovest, che presentavano ciascuna i resti di almeno due sepolture.
Ai lavori, diretti dalla dott.ssa Daniela Gandolfi, coadiuvata sul campo da Lorenzo Ansaldo e da Viviana Pettirossi dell’Università degli Studi di Genova, hanno partecipato numerosi studenti e volontari: Dario Apicella, Sara Bosatra, Gianluca Cane, Giulia Cavanna, Gabriele Boccalette, Guido Galbiati, Rosa Maria Lentisco, Gabriella Mancuso, Sonia Pellegrino, Valentina Pestarino, Petra Possidoni, Alessia Pusceddu, David Prior, Nefer Ricotta, Chiara Ravera. Le operazioni di rilievo topografico sono state curate dal Politecnico di Torino, Sezione di Mondovì.
Lo scavo, situato in Via Porta di Provenza (traversa a nord del Cavalcavia di Nervia), iniziato alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, è stato ripreso in modo continuativo a partire dal 2002 dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri con la collaborazione del Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi”, del Comune di Ventimiglia e in stretta intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria (funzionario dott. Luigi Gambaro). Le ricerche hanno riportato in vista una consistente parte della cinta muraria, la parte terminale di un cardine, - strada orientata nord/sud -, e una porta urbica aperta ai probabili collegamenti con la retrostante Val Nervia. Si è individuata inoltre una necropoli di età tardo antica con tombe di diversa tipologia, orientate est-ovest, che presentavano ciascuna i resti di almeno due sepolture.
Ai lavori, diretti dalla dott.ssa Daniela Gandolfi, coadiuvata sul campo da Lorenzo Ansaldo e da Viviana Pettirossi dell’Università degli Studi di Genova, hanno partecipato numerosi studenti e volontari: Dario Apicella, Sara Bosatra, Gianluca Cane, Giulia Cavanna, Gabriele Boccalette, Guido Galbiati, Rosa Maria Lentisco, Gabriella Mancuso, Sonia Pellegrino, Valentina Pestarino, Petra Possidoni, Alessia Pusceddu, David Prior, Nefer Ricotta, Chiara Ravera. Le operazioni di rilievo topografico sono state curate dal Politecnico di Torino, Sezione di Mondovì.
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