giovedì, aprile 21, 2011

La poesia e l’incanto di Ferrando sino al 30 aprile al Nyala Suite Hotel





“Un giorno, da bambino, trovai un pezzo di carbone e cominciai a disegnare barche, case, fiori sul selciato. Altri bambini stavano a guardare. Da allora molto tempo è passato ma ancora mi avvicino alla pittura con lo stesso spirito, con il desiderio di riprodurre su di una tela un foglio, un muro, le immagini e le sensazioni che una natura meravigliosa, imprevedibile e misteriosa mi propone”.
Così l’artista ligure Giuseppe Ferrando racconta il suo approccio all’arte in occasione della mostra “L’incanto della pittura”, ideata e curata dal critico d’arte Giorgia Cassini ed allestita sino al 30 aprile presso il Nyala Suite Hotel di Sanremo (via Solaro 134).
Un’esposizione di una trentina di opere di oli e acquerelli che sta riscuotendo molto interesse, sia per la raffinatezza del tratto e la ricercatezza del colore che per i dettagli colti dal vero ed il realismo capace, di tanto in tanto, di cedere il posto ad una morbida grazia.
La mostra, elegantemente allestita presso le Sale d’Arte del Nyala Suite Hotel, permette di cogliere tutti gli aspetti del ricco percorso artistico di Ferrando, un pittore che ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e la cui produzione ha attirato l’attenzione di famosi critici, permettendogli di legare il proprio nome ad alcune delle più importanti Associazioni e a Centri Culturali nazionali (www.giuseppeferrando.com).
Come ha sottolineato la dottoressa Cassini “evidenza plastica, ricchezza cromatica, sensibilità luministica, acuta osservazione del vero, raffinata passionalità, dolcezza intrisa di tenui note elegiache sono gli elementi costitutivi dell’incanto della pittura di Giuseppe Ferrando”.
Una pittura che manifesta l’amore per la natura, le maschere, i clown, i personaggi perduti nella memoria, i giochi dell’infanzia che rivivono sulla tela ridestando sensazioni e sentimenti in grado di trasportare in una dimensione surreale e poetica. E, naturalmente, l’amore per la figura femminile. La donna, rappresentata sia come espressione di erotismo, di maternità o di perfezione estetica, è sempre considerata simbolo di amore e di bellezza, affascinante e perfetta in ogni dettaglio.
Una produzione varia quella di Ferrando, fortemente sentita ed accuratamente resa sulla tela perché, come afferma lo stesso pittore, non sia “una semplice rappresentazione di immagini il cui unico scopo è stupire lo spettatore” bensì “ il risultato di un percorso sofferto, di una profonda ricerca interiore capace di far scaturire qualcosa che oggi, a mio avviso, è molto carente nella pittura: la poesia”.
Sino al 30 aprile, tutti i giorni, dalle ore 10 alle 19. Ingresso libero

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