Spunta l’icona immortale di Rudy Valentino, grandissimo divo del cinema muto e mito hollywoodiano, nel maxi -giardino di Euroflora 2011.
“Parlando di fiori e delle iniziative della Regione Liguria legate alla promozione turistica e culturale, a cominciare dai giardini storici del territorio e dei giovani che si avvicinano a questo mondo- ha detto l’assessore al Turismo e alla Cultura e Spettacoli Angelo Berlangieri nel corso della conferenza stampa sugli eventi collaterali legati nel territorio- credo si debba ricordare Rodolfo Valentino che cominciò a Genova, agli inizi del secolo scorso, nel 1911, come giardiniere, la sua grande avventura artistica che lo trasformò in un mito, ancora oggi praticamente intatto, a 85 anni dalla morte”.
Un mito, ha ricordato Berlangieri, che Rudy Valentino incominciò a inseguire fra i banchi dell’Accademia Reale dell’Agricoltura di Sant’Ilario, l’attuale istituto professionale per l’agricoltura Marsano, un testimonial Ante litteram della floralie ligure.
Quel diploma conseguito a Sant’Ilario è infatti racchiuso nella sua valigia quando, nel 1913, sbarca a New York. Il giovane Rodolfo Guglielmi si adatta a fare diversi lavori, ma soprattutto il giardiniere, il mestiere che aveva imparato nella scuola di Genova, dove i suoi genitori lo avevano mandato a studiare da Castellaneta, in Puglia, la sua città natale. Il futuro divo aveva appena 17 anni, niente chioma imponente, né basetta rubacuori.
L'ex studente modello del "Marsano" , che Hollywood ribattezzò Rudy Valentino, fu il secondo italiano, in quegli anni, a diventare famoso in America, dopo Enrico Caruso.
Pellicole come "I quattro cavalieri dell'Apocalisse, "Lo sceicco" e "Sangue e arena" lo trasformarono in un idolo mondiale.
La sua morte, a soli 31 anni, avvenuta in un ospedale di New York il 23 agosto del 1926, fece piangere milioni di donne in tutto il mondo, i suoi funerali divennero un filmato di culto.
“Parlando di fiori e delle iniziative della Regione Liguria legate alla promozione turistica e culturale, a cominciare dai giardini storici del territorio e dei giovani che si avvicinano a questo mondo- ha detto l’assessore al Turismo e alla Cultura e Spettacoli Angelo Berlangieri nel corso della conferenza stampa sugli eventi collaterali legati nel territorio- credo si debba ricordare Rodolfo Valentino che cominciò a Genova, agli inizi del secolo scorso, nel 1911, come giardiniere, la sua grande avventura artistica che lo trasformò in un mito, ancora oggi praticamente intatto, a 85 anni dalla morte”.
Un mito, ha ricordato Berlangieri, che Rudy Valentino incominciò a inseguire fra i banchi dell’Accademia Reale dell’Agricoltura di Sant’Ilario, l’attuale istituto professionale per l’agricoltura Marsano, un testimonial Ante litteram della floralie ligure.
Quel diploma conseguito a Sant’Ilario è infatti racchiuso nella sua valigia quando, nel 1913, sbarca a New York. Il giovane Rodolfo Guglielmi si adatta a fare diversi lavori, ma soprattutto il giardiniere, il mestiere che aveva imparato nella scuola di Genova, dove i suoi genitori lo avevano mandato a studiare da Castellaneta, in Puglia, la sua città natale. Il futuro divo aveva appena 17 anni, niente chioma imponente, né basetta rubacuori.
L'ex studente modello del "Marsano" , che Hollywood ribattezzò Rudy Valentino, fu il secondo italiano, in quegli anni, a diventare famoso in America, dopo Enrico Caruso.
Pellicole come "I quattro cavalieri dell'Apocalisse, "Lo sceicco" e "Sangue e arena" lo trasformarono in un idolo mondiale.
La sua morte, a soli 31 anni, avvenuta in un ospedale di New York il 23 agosto del 1926, fece piangere milioni di donne in tutto il mondo, i suoi funerali divennero un filmato di culto.
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