A Euroflora uno degli allestimenti più apprezzati dai visitatori è stato quello della Liguria. Al secondo piano del nuovo Padiglione di Jean Nouvel, affacciato sul mare (ma dal difficile accesso), ha richiamato moltissimo pubblico. Saranno state le numerosissime novità, saranno stati i premi, tanti e qualificati (1 Premio d’Onore, 79 primi premi, 71 secondi premi, 13 terzi premi e 6 menzioni), saranno state le straordinarie e coloratissime varietà di garofani, superfotografati: fatto sta che il Padiglione Liguria a Euroflora 2011 ha riscosso un successo straordinario, con una presenza di pubblico costantemente alta.
Presentatosi per la prima volta con un allestimento organico e complessivo, studiato per rappresentare l'evoluzione del florovivaismo ligure nei suoi “primi” 150 anni, con un passaggio dalle piante importate e acclimatate fino ai giardini dell'agricoltura, passando per la macchia mediterranea e i tipici orti liguri, il tutto avendo come filo conduttore le macchie colorate dei premiatissimi fiori recisi, il Padiglione Liguria non ha tradito le aspettative. L'essenza di Liguria, che il Corso di Architettura del Paesaggio dell'Università di Genova ha saputo rappresentare, ha trasformato lo Spazio Liguria in uno dei più gettonati dell'intera Euroflora.
Ammiratissime le orchidee che hanno vinto decine di premi, così come le rose proposte in tutte le più impensabili nuance, dal verde al lavanda, le alstroemeria gigante, le ecologiche e neoibridate margherite Irma, Martina e Simona dell’IRF, le oltre mille piante tra cui le premiate yucca e le nepenthes (carnivore aeree). A scatenare il flash dei fotografi, professionisti e dilettanti, i ranuncoli Pon-Pon in anteprima mondiale, le candide e le colorate calle, le succulente e le cactacee, tra le quali l'aloe fiorita. I più esperti hanno cercato "prelibatezze" florovivaistiche: il corbezzolo tricolore, il gustoso e profumato basilico genovese, il miosotis bianco, gli anemoni rossi.
Particolarmente degno di nota lo sforzo profuso dalla macchina organizzativa per la continua manutenzione delle aiuole. Dietro le quinte, dalla sera tardi e all'alba, giardinieri e fioristi hanno lavorato fianco a fianco quotidianamente per garantire la massima qualità ai visitatori, tanto a quelli del primo giorno come a quelli dell'ultimo. Manto erboso verde, piante curate e quasi coccolate, tutti i fiori (25.000 steli) sostituiti ogni tre giorni con fiori freschi. Considerando anche il primo allestimento, il Padiglione Liguria ha accolto in questa Euroflora ben 100.000 fiori, oltre alle oltre 1.000 piante.
“Il successo di pubblico ottenuto dalle novità presente da ricercatori pubblici e privati – ha dichiarato l’Assessore regionale all'Agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura Giovanni Barbagallo - testimonia la vitalità del settore, che può continuare ad essere competitivo solo se mantiene un alto tasso di innovazione e qualità. Innovazione e qualità sono le chiavi che distinguono il florovivaismo ligure dalla restante produzione mondiale. Guardando i fiori recisi, il verde ornamentale, le piante in vaso, le aromatiche made in Liguria esposte a Euroflora, si capiscono subito l’unicità e la brillantezza della nostra forza”.
Una brillantezza che testimonia quanto il settore sia ancora vivace: oltre 8.000 imprese, oltre 20.000 addetti e una produzione lorda vendibile pari a circa 350 milioni di euro. La Liguria rappresenta una delle regioni più importanti a livello nazionale nel comparto floricolo. E’ una produzione ricca e variegata quella del nostro territorio.
“Unioncamere Liguria – ha commentato il Segretario Generale Maurizio Scajola - è molto soddisfatta per esser riuscita a dare spazio e visibilità all’interezza del florovivaismo ligure, sia alle realtà di punta e più conosciute che a quelle di nicchia e normalmente meno sotto i riflettori. Un particolare ringraziamento va all'Architetto Paesaggista Professoressa Francesca Mazzino che con i suoi collaboratori è riuscita a creare un ambiente che ha unito nel tempo e nello spazio i 150 anni della floricoltura ligure regalandoci un Padiglione Liguria suggestivo e molto apprezzato dai tecnici e dal numerosissimo pubblico”.
Presentatosi per la prima volta con un allestimento organico e complessivo, studiato per rappresentare l'evoluzione del florovivaismo ligure nei suoi “primi” 150 anni, con un passaggio dalle piante importate e acclimatate fino ai giardini dell'agricoltura, passando per la macchia mediterranea e i tipici orti liguri, il tutto avendo come filo conduttore le macchie colorate dei premiatissimi fiori recisi, il Padiglione Liguria non ha tradito le aspettative. L'essenza di Liguria, che il Corso di Architettura del Paesaggio dell'Università di Genova ha saputo rappresentare, ha trasformato lo Spazio Liguria in uno dei più gettonati dell'intera Euroflora.
Ammiratissime le orchidee che hanno vinto decine di premi, così come le rose proposte in tutte le più impensabili nuance, dal verde al lavanda, le alstroemeria gigante, le ecologiche e neoibridate margherite Irma, Martina e Simona dell’IRF, le oltre mille piante tra cui le premiate yucca e le nepenthes (carnivore aeree). A scatenare il flash dei fotografi, professionisti e dilettanti, i ranuncoli Pon-Pon in anteprima mondiale, le candide e le colorate calle, le succulente e le cactacee, tra le quali l'aloe fiorita. I più esperti hanno cercato "prelibatezze" florovivaistiche: il corbezzolo tricolore, il gustoso e profumato basilico genovese, il miosotis bianco, gli anemoni rossi.
Particolarmente degno di nota lo sforzo profuso dalla macchina organizzativa per la continua manutenzione delle aiuole. Dietro le quinte, dalla sera tardi e all'alba, giardinieri e fioristi hanno lavorato fianco a fianco quotidianamente per garantire la massima qualità ai visitatori, tanto a quelli del primo giorno come a quelli dell'ultimo. Manto erboso verde, piante curate e quasi coccolate, tutti i fiori (25.000 steli) sostituiti ogni tre giorni con fiori freschi. Considerando anche il primo allestimento, il Padiglione Liguria ha accolto in questa Euroflora ben 100.000 fiori, oltre alle oltre 1.000 piante.
“Il successo di pubblico ottenuto dalle novità presente da ricercatori pubblici e privati – ha dichiarato l’Assessore regionale all'Agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura Giovanni Barbagallo - testimonia la vitalità del settore, che può continuare ad essere competitivo solo se mantiene un alto tasso di innovazione e qualità. Innovazione e qualità sono le chiavi che distinguono il florovivaismo ligure dalla restante produzione mondiale. Guardando i fiori recisi, il verde ornamentale, le piante in vaso, le aromatiche made in Liguria esposte a Euroflora, si capiscono subito l’unicità e la brillantezza della nostra forza”.
Una brillantezza che testimonia quanto il settore sia ancora vivace: oltre 8.000 imprese, oltre 20.000 addetti e una produzione lorda vendibile pari a circa 350 milioni di euro. La Liguria rappresenta una delle regioni più importanti a livello nazionale nel comparto floricolo. E’ una produzione ricca e variegata quella del nostro territorio.
“Unioncamere Liguria – ha commentato il Segretario Generale Maurizio Scajola - è molto soddisfatta per esser riuscita a dare spazio e visibilità all’interezza del florovivaismo ligure, sia alle realtà di punta e più conosciute che a quelle di nicchia e normalmente meno sotto i riflettori. Un particolare ringraziamento va all'Architetto Paesaggista Professoressa Francesca Mazzino che con i suoi collaboratori è riuscita a creare un ambiente che ha unito nel tempo e nello spazio i 150 anni della floricoltura ligure regalandoci un Padiglione Liguria suggestivo e molto apprezzato dai tecnici e dal numerosissimo pubblico”.
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