Hybrida di Sanremo ha vinto numerosi premi con uno dei fiori simbolo della Città dei Fiori, e di cui fece la fortuna nell'Ottocento: il garofano. Il garofano, dal greco ‘dianthus' ovvero ‘fiore degli dei', nel sanremese ha trovato condizioni irripetibili grazie al caparbio lavoro dei floricoltori, al clima mite e all'impegno nella ricerca e nella tecnica degli ibridatori della Riviera dei Fiori.
E’ con molto piacere Flavio Sapia, “l’erede” di una dinastia di ibridatori, apprende i giudizi della giuria di Euroflora 2011.
Sono tre i “primo premio”:
* al “dianthus spray novità” che spicca per il numero di fiori presenti su un solo stelo,
* al “dianthus standard fantasia novità” per il monofiore Nobbio, che Flavio Sapia ha intitolato allo zio, Giacomo Nobbio, appassionato floricoltore e pioniere nell'ibridazione dei garofani, discepolo a sua volta di Quinto Mansuino, uno dei maggiori ottenitori degli anni '50,
* al “dianthus standard fantasia” per i colori particolari, in foto si può vedere il garofano Viper.
Ben cinque i secondi premi ottenuti dai dianthus di Hybrida: per lo spray novità, per lo spray monocolore, per lo standard fantasia novità, per lo standard monocolore novità e per lo standard monocolore. Al dianthus standard monocolore novità è arrivato anche un terzo premio. Flavio Sapia è molto contento dell'attenzione del pubblico e dei riconoscimenti ottenuti dal garofano in quanto tale, un fiore che sta dimostrando di avere ancora molto da dire in termini di nuovi colori, forme e disegni (l’aiuola variopinta di garofani al Padiglione Liguria attira l’attenzione di tutti i visitatori).
Nella galleria fotografica delle novità Padiglione Liguria Euroflora 2011 si possono ammirare i garofani della collezione Nobbio®, che vantano disegni e colori unici, e che sono risultato di uno dei maggiori programmi di ibridazione di fiori (oltre 50 anni). Giacomo Nobbio, a cui sono legati i così detti ‘cinesini', garofani di taglia più piccola del normale, con colori e disegni straordinari, è uno dei quattro personaggi che dettero un imprinting importantissimo per le sorti del garofano a Sanremo: Domenico Aicardi, che negli anni Trenta inventò il 'titolo di protezione' per il fiore, una sorta di brevetto, Quinto Mansuino, padre della floricoltura ligure e italiana (ai due si deve il ‘garofano Mediterraneo’), e zio di Giacomo Nobbio, infine Ermanno Moro, che nella sua azienda a San Bartolomeo al Mare ottenne risultati considerati fra i maggiori mai raggiunti.
E’ con molto piacere Flavio Sapia, “l’erede” di una dinastia di ibridatori, apprende i giudizi della giuria di Euroflora 2011.
Sono tre i “primo premio”:
* al “dianthus spray novità” che spicca per il numero di fiori presenti su un solo stelo,
* al “dianthus standard fantasia novità” per il monofiore Nobbio, che Flavio Sapia ha intitolato allo zio, Giacomo Nobbio, appassionato floricoltore e pioniere nell'ibridazione dei garofani, discepolo a sua volta di Quinto Mansuino, uno dei maggiori ottenitori degli anni '50,
* al “dianthus standard fantasia” per i colori particolari, in foto si può vedere il garofano Viper.
Ben cinque i secondi premi ottenuti dai dianthus di Hybrida: per lo spray novità, per lo spray monocolore, per lo standard fantasia novità, per lo standard monocolore novità e per lo standard monocolore. Al dianthus standard monocolore novità è arrivato anche un terzo premio. Flavio Sapia è molto contento dell'attenzione del pubblico e dei riconoscimenti ottenuti dal garofano in quanto tale, un fiore che sta dimostrando di avere ancora molto da dire in termini di nuovi colori, forme e disegni (l’aiuola variopinta di garofani al Padiglione Liguria attira l’attenzione di tutti i visitatori).
Nella galleria fotografica delle novità Padiglione Liguria Euroflora 2011 si possono ammirare i garofani della collezione Nobbio®, che vantano disegni e colori unici, e che sono risultato di uno dei maggiori programmi di ibridazione di fiori (oltre 50 anni). Giacomo Nobbio, a cui sono legati i così detti ‘cinesini', garofani di taglia più piccola del normale, con colori e disegni straordinari, è uno dei quattro personaggi che dettero un imprinting importantissimo per le sorti del garofano a Sanremo: Domenico Aicardi, che negli anni Trenta inventò il 'titolo di protezione' per il fiore, una sorta di brevetto, Quinto Mansuino, padre della floricoltura ligure e italiana (ai due si deve il ‘garofano Mediterraneo’), e zio di Giacomo Nobbio, infine Ermanno Moro, che nella sua azienda a San Bartolomeo al Mare ottenne risultati considerati fra i maggiori mai raggiunti.
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