Domenica 1 maggio, ad Alassio, alle ore 21.00, in piazza Partigiani, si terrà il concerto di Max Gazzè, promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio e organizzato dalla GESCO.
Il cantautore romano, dopo il ruolo di attore nel film di Rocco Papaleo “Basilicata Coast to Coast”, accanto a Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Gassman, e la partecipazione al musical “Jesus Christ Superstar”, torna alla dimensione live con la sua carica e forza suggestiva.
Erede e custode di una lunga tradizione della cultura popolare, Max Gazzè sul palco, vestirà, idealmente, i panni di un antico “cantastorie”, un romantico “chansonnier de geste”, perpetuando così l’arte antica del “racconto in musica”, reso contemporaneo dalle sonorità ricercate, inconsuete, quando serve d'avanguardia. L’artista concederà due ore e più di pura evasione, con la voglia di fare musica raccontando emozioni: il desiderio di parlare dei sentimenti umani, delle scoperte quotidiane, del disincanto e della rinascita. Un vero e proprio “percorso in note” tra quesiti filosofici e questioni della scienza, quando tra l’attesa della partenza e l’ansia dell’arrivo è meglio godersi il viaggio.
Le storie delle canzoni di Max Gazzè sono diverse una dall’altra; raccontano il mondo, luoghi immaginari o idealizzati, altre raccontano l'uomo, le vicende del suo vivere, il viaggio degli amori impossibili e di quelli sublimi. Come i viaggi di “Ulisse” tra le sirene, di “Dante” tra l’inferno ed il paradiso, di “Cristoforo Colombo” con le sue caravelle anche il “viaggio” in musica di Max Gazzè farà sognare e venir voglia di perdersi tra emozioni a volte oniriche, a volte tattili, sempre cariche di suggestione.
Il concerto si aprirà con Max Gazzè al basso, in una sessione acustica suonata con Clemente Ferrari, alla fisarmonica; Giorgio Baldi, alla chitarra; Luca Trolli, alla batteria, minimalista da suonare in piedi. Un momento di musica intimo, diretto, spontaneo. Sarà solo il preludio al concerto vero e proprio, dove i musicisti riconfermeranno la propria “padronanza del sound elettrico”. In scaletta ci saranno le canzoni più conosciute in questi 15 anni di successi dell’artista: "Il solito sesso", "Una musica puo’ fare", “La favola di Adamo ed Eva”, “L’amore pensato”, "Il timido ubriaco", "Vento d’estate", "L’uomo più furbo", ma verranno proposti le canzoni del nuovo album “Quindi?”, a cominciare dai singoli “Mentre dormi” e “A cuore scalzo”, tra i più programmati dalle radio italiane.
. Come sta andando la tournée?
La prima parte del tour ha registrato il tutto esaurito, e la seconda tranche, anche. Abbiamo debuttato a Napoli con il sold out e così sono state anche le tappe successive, quelle di Firenze e Roma.
. Hai sempre la stessa passione ad esibirti dal vivo?
Assolutamente si, è una passione immutata.
. Quale concerto della tua carriera ricordi con particolare piacere?
Al momento ricordo con piacere, non è un concerto, ma una performance, mi riferisco a quella di Sanremo 2008, serata dei duetti, quando ho suonato, con grande armonia ed intesa con Paola Turci e Marina Rei.
. Come giudichi le tue ultime esperienze al cinema e a teatro?
Amo il cinema e l’atmosfera del teatro soprattutto quello che nasce da un percorso d’autore e diventa un punto di riferimento frutto di coerenza, al di fuori dei parametri effimeri.
. Lavori in ambiti pesantemente segnati dai tagli alla cultura: qual è la tua opinione sulla situazione italiana?
Ora siamo in una profonda crisi. Ma non è la musica ad essere in crisi, è mercalo musicale. Oggi il mercato ti chiede di essere tutto e subito. Una condizione in cui ci rimettono tutti, anche le case discografiche. Io, però, non ho dubbi: la musica ce la farà!
. “Quindi?” viene considerato fra i tuoi album più maturi: perché un titolo interrogativo?
“Quindi?” è un disco dedicato ai punti di domanda, a quello spazio che c’è tra l’ansia di partire e la frenesia di arrivare: la meta non importa, il bello sta nel mezzo.
. A quale brano sei particolarmente legato?
Questo mio ultimo disco ha pezzi interessanti, scritti con il nuovo partner nella scrittura dei testi, Gimmi Santucci. Fra i tanti mi piacere “Il Drago che ti adora” la storia del principe azzurro che si scopre drago e quindi non può combatter se stesso.
. Cosa t’ispira nei testi oltre alla tua vita personale?
La natura, il cosmo, le favole, la filosofia…
. Leggevo che sei solito scrivere e solo successivamente comporre il brano: è un modo per dare il giusto valore alle parole e non “forzarle” all’interno di una struttura iniziale?
In realtà io sono più bravo come oratore che come scrittore, prediligo la musica alla parola e pezzi con Gimmi Santucci nascono proprio da lunghe chiacchierate, davanti a un tè caldo. Gimmi ha una grande proprietà di linguaggio.
. Quali sono gli autori che senti più vicini per poetica e sensibilità?
Mi piace molto Battiato.
. Come hai visto cambiare la musica in questi anni?
Direi che la musica è rimasta uguale, piuttosto è diversa la manualità nel processo creativo. Bisognerebbe mantenere spontaneità e imprecisioni, oggi abbiamo tutti la fissa del correggere gli errori.
Il cantautore romano, dopo il ruolo di attore nel film di Rocco Papaleo “Basilicata Coast to Coast”, accanto a Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Gassman, e la partecipazione al musical “Jesus Christ Superstar”, torna alla dimensione live con la sua carica e forza suggestiva.
Erede e custode di una lunga tradizione della cultura popolare, Max Gazzè sul palco, vestirà, idealmente, i panni di un antico “cantastorie”, un romantico “chansonnier de geste”, perpetuando così l’arte antica del “racconto in musica”, reso contemporaneo dalle sonorità ricercate, inconsuete, quando serve d'avanguardia. L’artista concederà due ore e più di pura evasione, con la voglia di fare musica raccontando emozioni: il desiderio di parlare dei sentimenti umani, delle scoperte quotidiane, del disincanto e della rinascita. Un vero e proprio “percorso in note” tra quesiti filosofici e questioni della scienza, quando tra l’attesa della partenza e l’ansia dell’arrivo è meglio godersi il viaggio.
Le storie delle canzoni di Max Gazzè sono diverse una dall’altra; raccontano il mondo, luoghi immaginari o idealizzati, altre raccontano l'uomo, le vicende del suo vivere, il viaggio degli amori impossibili e di quelli sublimi. Come i viaggi di “Ulisse” tra le sirene, di “Dante” tra l’inferno ed il paradiso, di “Cristoforo Colombo” con le sue caravelle anche il “viaggio” in musica di Max Gazzè farà sognare e venir voglia di perdersi tra emozioni a volte oniriche, a volte tattili, sempre cariche di suggestione.
Il concerto si aprirà con Max Gazzè al basso, in una sessione acustica suonata con Clemente Ferrari, alla fisarmonica; Giorgio Baldi, alla chitarra; Luca Trolli, alla batteria, minimalista da suonare in piedi. Un momento di musica intimo, diretto, spontaneo. Sarà solo il preludio al concerto vero e proprio, dove i musicisti riconfermeranno la propria “padronanza del sound elettrico”. In scaletta ci saranno le canzoni più conosciute in questi 15 anni di successi dell’artista: "Il solito sesso", "Una musica puo’ fare", “La favola di Adamo ed Eva”, “L’amore pensato”, "Il timido ubriaco", "Vento d’estate", "L’uomo più furbo", ma verranno proposti le canzoni del nuovo album “Quindi?”, a cominciare dai singoli “Mentre dormi” e “A cuore scalzo”, tra i più programmati dalle radio italiane.
. Come sta andando la tournée?
La prima parte del tour ha registrato il tutto esaurito, e la seconda tranche, anche. Abbiamo debuttato a Napoli con il sold out e così sono state anche le tappe successive, quelle di Firenze e Roma.
. Hai sempre la stessa passione ad esibirti dal vivo?
Assolutamente si, è una passione immutata.
. Quale concerto della tua carriera ricordi con particolare piacere?
Al momento ricordo con piacere, non è un concerto, ma una performance, mi riferisco a quella di Sanremo 2008, serata dei duetti, quando ho suonato, con grande armonia ed intesa con Paola Turci e Marina Rei.
. Come giudichi le tue ultime esperienze al cinema e a teatro?
Amo il cinema e l’atmosfera del teatro soprattutto quello che nasce da un percorso d’autore e diventa un punto di riferimento frutto di coerenza, al di fuori dei parametri effimeri.
. Lavori in ambiti pesantemente segnati dai tagli alla cultura: qual è la tua opinione sulla situazione italiana?
Ora siamo in una profonda crisi. Ma non è la musica ad essere in crisi, è mercalo musicale. Oggi il mercato ti chiede di essere tutto e subito. Una condizione in cui ci rimettono tutti, anche le case discografiche. Io, però, non ho dubbi: la musica ce la farà!
. “Quindi?” viene considerato fra i tuoi album più maturi: perché un titolo interrogativo?
“Quindi?” è un disco dedicato ai punti di domanda, a quello spazio che c’è tra l’ansia di partire e la frenesia di arrivare: la meta non importa, il bello sta nel mezzo.
. A quale brano sei particolarmente legato?
Questo mio ultimo disco ha pezzi interessanti, scritti con il nuovo partner nella scrittura dei testi, Gimmi Santucci. Fra i tanti mi piacere “Il Drago che ti adora” la storia del principe azzurro che si scopre drago e quindi non può combatter se stesso.
. Cosa t’ispira nei testi oltre alla tua vita personale?
La natura, il cosmo, le favole, la filosofia…
. Leggevo che sei solito scrivere e solo successivamente comporre il brano: è un modo per dare il giusto valore alle parole e non “forzarle” all’interno di una struttura iniziale?
In realtà io sono più bravo come oratore che come scrittore, prediligo la musica alla parola e pezzi con Gimmi Santucci nascono proprio da lunghe chiacchierate, davanti a un tè caldo. Gimmi ha una grande proprietà di linguaggio.
. Quali sono gli autori che senti più vicini per poetica e sensibilità?
Mi piace molto Battiato.
. Come hai visto cambiare la musica in questi anni?
Direi che la musica è rimasta uguale, piuttosto è diversa la manualità nel processo creativo. Bisognerebbe mantenere spontaneità e imprecisioni, oggi abbiamo tutti la fissa del correggere gli errori.
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