Codacons risponde al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, secondo la quale il problema vero è la ripresa dei consumi e non certo gli orari dei negozi.
Per l'associazione dei consumatori è evidente che il problema principale è la salvaguardia del reddito dei consumatori, ma bisogna tenere presente che se in questi anni le famiglie hanno perso potere d'acquisto è perchè i prezzi, a differenza degli stipendi e delle pensioni, sono raddoppiati dal 2002 ad oggi.
Ebbene, le liberalizzazioni degli orari e delle aperture dei negozi servono anche ad aumentare la concorrenza nel settore commerciale e, per questa via, ad abbassare i prezzi e premiare i commercianti più competitivi.
La verità è che da alcuni anni si coglie l'occasione del primo maggio per strumentalizzare un tema importante come l'apertura dei negozi a fini squisitamente politici, sia da parte di chi vuole lasciarli aperti non tutte le domeniche, ma guarda caso proprio e solo il 1° maggio, sia da parte di chi vi si contrappone con identiche barricate, altrettanto ideologiche.
Per svelenire questo solito clima da guelfi e ghibellini, basterebbe accettare la proposta che il Codacons fa da decenni: dare la possibilità ai negozianti di qualunque comune (non solo a vocazione turistica) di poter aprire i negozi 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno, oltre a saldi liberi e vendite sottocosto libere. In tal modo aumenterebbe la concorrenza e nessuno parlerebbe più del primo maggio. (fonte Codacons)
Per l'associazione dei consumatori è evidente che il problema principale è la salvaguardia del reddito dei consumatori, ma bisogna tenere presente che se in questi anni le famiglie hanno perso potere d'acquisto è perchè i prezzi, a differenza degli stipendi e delle pensioni, sono raddoppiati dal 2002 ad oggi.
Ebbene, le liberalizzazioni degli orari e delle aperture dei negozi servono anche ad aumentare la concorrenza nel settore commerciale e, per questa via, ad abbassare i prezzi e premiare i commercianti più competitivi.
La verità è che da alcuni anni si coglie l'occasione del primo maggio per strumentalizzare un tema importante come l'apertura dei negozi a fini squisitamente politici, sia da parte di chi vuole lasciarli aperti non tutte le domeniche, ma guarda caso proprio e solo il 1° maggio, sia da parte di chi vi si contrappone con identiche barricate, altrettanto ideologiche.
Per svelenire questo solito clima da guelfi e ghibellini, basterebbe accettare la proposta che il Codacons fa da decenni: dare la possibilità ai negozianti di qualunque comune (non solo a vocazione turistica) di poter aprire i negozi 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno, oltre a saldi liberi e vendite sottocosto libere. In tal modo aumenterebbe la concorrenza e nessuno parlerebbe più del primo maggio. (fonte Codacons)
1 commento:
io non condivido per niente il suddetto intervento in quanto commessa in un negozio. vorrei che qualcuno parlasse anche di tutelare la festività e il diritto di riposo domenicale, il diritto di poter avere una vita sociale, religiosa e famigliare. sono mamma di 2 bambine piccole e vorrei almeno la domenica stare con la mia famiglia!!!!!
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