Questa mattina, ad Albenga, si sono svolte le rituali cerimonie per la Festa della Liberazione, organizzate dalla sezione di Albenga dell'ANPI (intitolata alla Medaglia d'Oro Roberto di Ferro) in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. Dopo il raduno in Piazza San Michele e la funzione religiosa presso la Cattedrale di San Michele Arcangelo, verso le ore 10.00 hanno avuto luogo la consueta cerimonia dell'alzabandiera e la deposizione delle corone presso il monumento ai Caduti in Piazza IV Novembre.
Erano presenti il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, il Vice Sindaco Roberto Schneck, gli Assessori Ciangherotti, Parodi, Pastorino, Vannucci, i Consiglieri Comunali Bessone, Passino, Pollio, Tabbò, Tomatis, Vespo, il Vice Presidente del Consiglio Provinciale Gianfranco Sasso, e rappresentanti delle autorità civili, militari e delle associazioni combattentistiche.
Piazza del Popolo, nei pressi del Monumento ai Caduti, ha invece ospitato il saluto del Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, seguito dall'orazione ufficiale di Alessandro Pollio Salimbeni del Comitato Nazionale ANPI.
Il discorso del Sindaco Guarnieri:
“Ci troviamo oggi per celebrare l'anniversario del 25 Aprile 1945, data importante nella storia del Paese, che segnò l'avvio di una nuova stagione della storia italiana in cui democrazia e libertà sono divenute patrimonio comune della stragrande maggioranza degli italiani.
L'impegno che oggi ci deve animare è quello di non dimenticare ciò che è accaduto in quel tragico periodo storico, anche qui ad Albenga, e di ricordare gli orrori del totalitarismo e della soppressione della libertà. La maggior parte di noi, oggi, non ha provato cosa significa la privazione della libertà, e solo i più anziani, i nostri padri, i nostri nonni, hanno un ricordo diretto del totalitarismo, dell'occupazione straniera, della guerra per la liberazione. La nostra Città ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita, negli anni più belli, per fedeltà a un giuramento, ma soprattutto per quel grande, splendido, indispensabile valore che è la libertà. E lo stesso debito di gratitudine, ovviamente, lo dobbiamo avere verso tutti quegli altri ragazzi, americani, inglesi, e dei tanti paesi alleati, che versarono il loro sangue nella campagna d'Italia, giunti da lontano al fine di liberare noi e l'Europa: senza di loro, il sacrificio dei nostri partigiani avrebbe rischiato di essere vano. E con rispetto dobbiamo ricordare oggi tutti i caduti, anche quelli che hanno combattuto dalla parte sbagliata sacrificando in buona fede la propria vita ai propri ideali e ad una causa già perduta. Questo non significa naturalmente indifferenza, o neutralità: noi tutti siamo dalla parte di chi ha combattuto per la nostra libertà e per la nostra dignità. Questa commemorazione è l'occasione per superare definitivamente ogni contrapposizione e per fare del 25 Aprile una giornata di celebrazione rispettosa del sacrificio di tutti coloro che diedero la vita per il proprio ideale, a cominciare da tutti i caduti partigiani che, anche qui ad Albenga, seppero dare la propria vita per l'ideale che custodivano nel loro animo e nel loro cuore. È nostro desiderio che questa sia la definitiva consacrazione del 25 Aprile come festa di tutti gli italiani che, indipendentemente dal giudizio storico su quei giorni anni episodi tremendi di allora, episodi tremendi ma anche eroici, si riconoscono oggi nei valori di libertà, pluralismo e democrazia che l'Italia seppe affermare in quei giorni.
Nei confronti degli eroi di allora e di oggi, tutti, a cominciare da noi pubblici amministratori, abbiamo una grande responsabilità: quella di mettere da parte ogni polemica, di guardare all'interesse della cosa pubblica, di tutelare il grande patrimonio di libertà che abbiamo ereditato dai nostri padri. Abbiamo, tutti insieme, la responsabilità e il dovere di costruire per tutti un futuro di prosperità, di sicurezza, di pace, e di libertà. Tanto in Italia, quanto ad Albenga. Viva Albenga, Viva l’Italia!”
Dopo l’esecuzione di “Fischia il Vento” da parte del duo “Olinda & Bruno”, il corteo si è recato, accompagnato dal corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Albenga, fino alla Foce del Centa per onorare i 59 caduti albenganesi, con letture di brani e poesie da parte degli studenti delle scuole ingaune.
Le manifestazioni si sono infine concluse con un rinfresco offerto dalla Fondazione 25 Aprile, al quale hanno preso parte il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, il Consigliere Comunale Francesco Papalia e il Consigliere Regionale Nino Miceli.
Erano presenti il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, il Vice Sindaco Roberto Schneck, gli Assessori Ciangherotti, Parodi, Pastorino, Vannucci, i Consiglieri Comunali Bessone, Passino, Pollio, Tabbò, Tomatis, Vespo, il Vice Presidente del Consiglio Provinciale Gianfranco Sasso, e rappresentanti delle autorità civili, militari e delle associazioni combattentistiche.
Piazza del Popolo, nei pressi del Monumento ai Caduti, ha invece ospitato il saluto del Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, seguito dall'orazione ufficiale di Alessandro Pollio Salimbeni del Comitato Nazionale ANPI.
Il discorso del Sindaco Guarnieri:
“Ci troviamo oggi per celebrare l'anniversario del 25 Aprile 1945, data importante nella storia del Paese, che segnò l'avvio di una nuova stagione della storia italiana in cui democrazia e libertà sono divenute patrimonio comune della stragrande maggioranza degli italiani.
L'impegno che oggi ci deve animare è quello di non dimenticare ciò che è accaduto in quel tragico periodo storico, anche qui ad Albenga, e di ricordare gli orrori del totalitarismo e della soppressione della libertà. La maggior parte di noi, oggi, non ha provato cosa significa la privazione della libertà, e solo i più anziani, i nostri padri, i nostri nonni, hanno un ricordo diretto del totalitarismo, dell'occupazione straniera, della guerra per la liberazione. La nostra Città ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita, negli anni più belli, per fedeltà a un giuramento, ma soprattutto per quel grande, splendido, indispensabile valore che è la libertà. E lo stesso debito di gratitudine, ovviamente, lo dobbiamo avere verso tutti quegli altri ragazzi, americani, inglesi, e dei tanti paesi alleati, che versarono il loro sangue nella campagna d'Italia, giunti da lontano al fine di liberare noi e l'Europa: senza di loro, il sacrificio dei nostri partigiani avrebbe rischiato di essere vano. E con rispetto dobbiamo ricordare oggi tutti i caduti, anche quelli che hanno combattuto dalla parte sbagliata sacrificando in buona fede la propria vita ai propri ideali e ad una causa già perduta. Questo non significa naturalmente indifferenza, o neutralità: noi tutti siamo dalla parte di chi ha combattuto per la nostra libertà e per la nostra dignità. Questa commemorazione è l'occasione per superare definitivamente ogni contrapposizione e per fare del 25 Aprile una giornata di celebrazione rispettosa del sacrificio di tutti coloro che diedero la vita per il proprio ideale, a cominciare da tutti i caduti partigiani che, anche qui ad Albenga, seppero dare la propria vita per l'ideale che custodivano nel loro animo e nel loro cuore. È nostro desiderio che questa sia la definitiva consacrazione del 25 Aprile come festa di tutti gli italiani che, indipendentemente dal giudizio storico su quei giorni anni episodi tremendi di allora, episodi tremendi ma anche eroici, si riconoscono oggi nei valori di libertà, pluralismo e democrazia che l'Italia seppe affermare in quei giorni.
Nei confronti degli eroi di allora e di oggi, tutti, a cominciare da noi pubblici amministratori, abbiamo una grande responsabilità: quella di mettere da parte ogni polemica, di guardare all'interesse della cosa pubblica, di tutelare il grande patrimonio di libertà che abbiamo ereditato dai nostri padri. Abbiamo, tutti insieme, la responsabilità e il dovere di costruire per tutti un futuro di prosperità, di sicurezza, di pace, e di libertà. Tanto in Italia, quanto ad Albenga. Viva Albenga, Viva l’Italia!”
Dopo l’esecuzione di “Fischia il Vento” da parte del duo “Olinda & Bruno”, il corteo si è recato, accompagnato dal corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Albenga, fino alla Foce del Centa per onorare i 59 caduti albenganesi, con letture di brani e poesie da parte degli studenti delle scuole ingaune.
Le manifestazioni si sono infine concluse con un rinfresco offerto dalla Fondazione 25 Aprile, al quale hanno preso parte il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, il Consigliere Comunale Francesco Papalia e il Consigliere Regionale Nino Miceli.
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