Da oggi il videoclip del brano “FRATAMMÈ” è visibile sul canale ufficiale YouTube dell’artista partenopeo CICCIO MEROLLA, all’indirizzo www.youtube.com/cicciomerolla. Il video è ispirato alla storia di Salvatore, amico del rapper napoletano, ucciso per errore sotto i suoi occhi nell’indifferenza generale della cosiddetta “società civile”.
Il video di “FRATAMMÈ”, girato in collaborazione con Film Commission Regione Campania e Bagnoli Futura S.p.a, è firmato da Giuseppe Russo e contiene alcune foto relative a fatti di cronaca analoghi a quelli di Salvatore (come quelli di Annalisa Durante, uccisa per errore a 14 anni dalla camorra, la strage dei fratelli ghanesi a Castel Volturno e di Valentina Terracciano, uccisa a 2 anni sempre per errore in un agguato camorristico) concesse in esclusiva dal fotoreporter Sergio Siano (uno dei più importanti a Napoli), che da anni si occupa di documentare tutto quello che la criminalità organizzata commette in territorio campano.
CICCIO MEROLLA ha dedicato il video “alle vittime innocenti della crudeltà umana ( la criminalità organizzata non è altro che una manifestazione della crudeltà umana) e in maniera particolare alle 156 vittime innocenti, riconosciute dallo Stato Italiano, che in Campania hanno perso la vita per colpa della criminalità organizzata”.
Da due settimane alla 25esima posizione della “Indie Music Like”, classifica di gradimento delle radio web e locali curata dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), “Fratammè” (pubblicato da Ghetto Nobile by Jesce Sole, distribuito da Edel) è il nuovo progetto musicale dell’artista partenopeo Ciccio Merolla, che sceglie la durezza del rap per raccontare storie di ordinaria violenza. Il disco, infatti, è capostipite del genere etno-rap, stile che fonde e (con)fonde il rap con la musica etnica, accompagnando all’immaterialità del freestyle la materialità degli strumenti a percussione.
“FRATAMMÈ” si compone di 12 tracce in cui CICCIO MEROLLA tiene insieme le anime del Mediterraneo, il mare nostrum, fatto di popoli, razze, viaggi, speranze e disincanti, uomini di questo tempo alla ricerca di una felicità conquistata spesso a caro prezzo: la dignità. Le sonorità del sud del mondo, viscerali e profonde come l’incessante percuotere delle mani nude sul tamburo, fanno da sfondo a storie di strada, quella stessa strada che t’insegna a vivere ma purtroppo anche a morire. Due, “Black Naples”e “Doce Doce”, i brani puramente strumentali dove l’esperienza ventennale come percussionista emerge in tutta la sua veemenza.
Musicista dal grande carisma e dal talento indiscutibile, CICCIO MEROLLA ha cominciato la sua avventura in musica da giovanissimo; a sette anni suonava già le percussioni per i vicoli di Napoli. Oggi è uno dei percussionisti-rapper più accreditati del panorama musicale italiano attivo da ormai vent’anni, dopo l’esordio con i Panoramics nel 1989 è diventato il percussionista di fiducia per buona parte della scena musicale partenopea.
Nel 2004 arriva il primo album solista “Nun Pressa’ O Sole” (Taranta Power/Rai Trade); un disco di sole percussioni, dove i ritmi etnici si sposano con ritmi funky, hip hop e techno. Nel 2008 pubblica il suo secondo album KOKORO e stavolta Merolla si lascia andare anche al canto rap. L’album raccoglie consensi di critica e pubblico, consensi che gli valgono il premio Lunezia nella sezione etno – music. Nel 2009 il brano “Femmena boss” contenuto nell’album Kokoro diviene un videoclip con la regia di Toni D’Angelo premiato alla VI edizione di Roma video clip ed entrato nella playlist di MTV.
Il video di “FRATAMMÈ”, girato in collaborazione con Film Commission Regione Campania e Bagnoli Futura S.p.a, è firmato da Giuseppe Russo e contiene alcune foto relative a fatti di cronaca analoghi a quelli di Salvatore (come quelli di Annalisa Durante, uccisa per errore a 14 anni dalla camorra, la strage dei fratelli ghanesi a Castel Volturno e di Valentina Terracciano, uccisa a 2 anni sempre per errore in un agguato camorristico) concesse in esclusiva dal fotoreporter Sergio Siano (uno dei più importanti a Napoli), che da anni si occupa di documentare tutto quello che la criminalità organizzata commette in territorio campano.
CICCIO MEROLLA ha dedicato il video “alle vittime innocenti della crudeltà umana ( la criminalità organizzata non è altro che una manifestazione della crudeltà umana) e in maniera particolare alle 156 vittime innocenti, riconosciute dallo Stato Italiano, che in Campania hanno perso la vita per colpa della criminalità organizzata”.
Da due settimane alla 25esima posizione della “Indie Music Like”, classifica di gradimento delle radio web e locali curata dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), “Fratammè” (pubblicato da Ghetto Nobile by Jesce Sole, distribuito da Edel) è il nuovo progetto musicale dell’artista partenopeo Ciccio Merolla, che sceglie la durezza del rap per raccontare storie di ordinaria violenza. Il disco, infatti, è capostipite del genere etno-rap, stile che fonde e (con)fonde il rap con la musica etnica, accompagnando all’immaterialità del freestyle la materialità degli strumenti a percussione.
“FRATAMMÈ” si compone di 12 tracce in cui CICCIO MEROLLA tiene insieme le anime del Mediterraneo, il mare nostrum, fatto di popoli, razze, viaggi, speranze e disincanti, uomini di questo tempo alla ricerca di una felicità conquistata spesso a caro prezzo: la dignità. Le sonorità del sud del mondo, viscerali e profonde come l’incessante percuotere delle mani nude sul tamburo, fanno da sfondo a storie di strada, quella stessa strada che t’insegna a vivere ma purtroppo anche a morire. Due, “Black Naples”e “Doce Doce”, i brani puramente strumentali dove l’esperienza ventennale come percussionista emerge in tutta la sua veemenza.
Musicista dal grande carisma e dal talento indiscutibile, CICCIO MEROLLA ha cominciato la sua avventura in musica da giovanissimo; a sette anni suonava già le percussioni per i vicoli di Napoli. Oggi è uno dei percussionisti-rapper più accreditati del panorama musicale italiano attivo da ormai vent’anni, dopo l’esordio con i Panoramics nel 1989 è diventato il percussionista di fiducia per buona parte della scena musicale partenopea.
Nel 2004 arriva il primo album solista “Nun Pressa’ O Sole” (Taranta Power/Rai Trade); un disco di sole percussioni, dove i ritmi etnici si sposano con ritmi funky, hip hop e techno. Nel 2008 pubblica il suo secondo album KOKORO e stavolta Merolla si lascia andare anche al canto rap. L’album raccoglie consensi di critica e pubblico, consensi che gli valgono il premio Lunezia nella sezione etno – music. Nel 2009 il brano “Femmena boss” contenuto nell’album Kokoro diviene un videoclip con la regia di Toni D’Angelo premiato alla VI edizione di Roma video clip ed entrato nella playlist di MTV.
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