La mostra “Sanremo story. 60 anni di musica italiana ” approda a Battipaglia, in provincia di Salerno.Dopo essere stata ospitata a Sanremo nel febbraio scorso ed aver registrato più di 35 mila presenze, l’innovativa esposizione dedicata alla kermesse festivaliera arriva in Campania.
L’ideatore e il direttore artistico dell’esposizione è Pepi Morgia, regista e light designer di fama internazionale.
La mostra è realizzata con materiale proveniente dalla Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone, di cui Pepi Morgia è direttore artistico, ed è patrocinata dal Comune di Sanremo.
La produzione e l’allestimento sono a cura di “Gruppo Eventi” presieduto da Vincenzo Russolillo.
La mostra verrà inaugurata sabato 24 aprile alla presenza degli amministratori di Battipaglia e rimarrà sino al 10 maggio per poi raggiungere altre destinazioni.
“Sanremo story - commenta Pepi Morgia - è un’esposizione ricca di fascino, sospesa tra tecnologia, multimedialità e tradizione in cui sono esposti cimeli provenienti dallo stesso Museo Tripodi, filmati delle Teche Rai, indumenti di scena prestati dagli artisti che hanno solcato l’ambito palco dell’Ariston e abiti provenienti dalla Maison Daphné. A Sanremo ha riscosso moltissimo successo di pubblico, con grande partecipazione anche da parte delle scolaresche”.
Tra i cimeli, degni di nota i memorabilia, i dischi originali dell’epoca, le copertine, i pass, gli autografi e gli spartiti, anch’essi originali.
E ancora, i giornali del tempo con le copertine dedicate al Festival e la tecnologia: 12 plasma con touch screen visualizzano i 60 anni del Festival, di dieci anni in dieci anni. Grazie ai link è possibile conoscere le curiosità di quel periodo: il costume, la moda ma anche i direttori d’orchestra, i presentatori e la Miss Italia di ogni anno.
Inoltre, 60 monitor mostrano le curiosità e gli avvenimenti di questi sei decenni (ogni monitor illustra un anno del Festival) mentre apposite capsule permettono di fruire, al loro interno, delle immagini dei vari Festival in quadrifonia.
Gigantografie di alcune scenografie festivaliere arricchiscono il percorso mentre nel foyer della mostra è presente un book shop con i vari libri dedicati alla storia della kermesse.
All’interno di “Sanremo story” si trova “UN FESTIVAL DI RISATE: I 60 ANNI DELLA GARA” disegnati dal cartoonist Tiziano Riverso.
“Dopo il 10 maggio – conclude Pepi Morgia – la mostra raggiungerà altre località tra cui la Calabria”.
E’ stato realizzato altresì un catalogo della mostra, di circa 100 pagine, prodotto da Silvano Guidone & Associati, curato da Pepi Morgia e con testi di Claudio Porchia che ora si trova nelle librerie.
Si tratta di un vero e proprio archivio della memoria del Festival, in cui si susseguono le immagini tratte dall'Archivio Alfredo Moreschi, le spruzzate di humour del vignettista Tiziano Riverso ed i contributi della Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone e del Museo della Moda Daphnè di Sanremo.Non mancano le fotografie di personaggi notissimi (tra cui Nilla Pizzi, Claudio Villa, Modugno, Celentano, Mina), le immagini di situazioni e la storia della kermesse e della sua evoluzione. Preziose anche le interviste, come quella a Dario Fo sul ControFestival di Villa Ormond nel 1969 che ben illumina l'atmosfera di quegli anni o l'esperienza di cronista di Gianpiero Moretti che racconta la meccanica del Festival dall’interno.
L’ideatore e il direttore artistico dell’esposizione è Pepi Morgia, regista e light designer di fama internazionale.
La mostra è realizzata con materiale proveniente dalla Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone, di cui Pepi Morgia è direttore artistico, ed è patrocinata dal Comune di Sanremo.
La produzione e l’allestimento sono a cura di “Gruppo Eventi” presieduto da Vincenzo Russolillo.
La mostra verrà inaugurata sabato 24 aprile alla presenza degli amministratori di Battipaglia e rimarrà sino al 10 maggio per poi raggiungere altre destinazioni.
“Sanremo story - commenta Pepi Morgia - è un’esposizione ricca di fascino, sospesa tra tecnologia, multimedialità e tradizione in cui sono esposti cimeli provenienti dallo stesso Museo Tripodi, filmati delle Teche Rai, indumenti di scena prestati dagli artisti che hanno solcato l’ambito palco dell’Ariston e abiti provenienti dalla Maison Daphné. A Sanremo ha riscosso moltissimo successo di pubblico, con grande partecipazione anche da parte delle scolaresche”.
Tra i cimeli, degni di nota i memorabilia, i dischi originali dell’epoca, le copertine, i pass, gli autografi e gli spartiti, anch’essi originali.
E ancora, i giornali del tempo con le copertine dedicate al Festival e la tecnologia: 12 plasma con touch screen visualizzano i 60 anni del Festival, di dieci anni in dieci anni. Grazie ai link è possibile conoscere le curiosità di quel periodo: il costume, la moda ma anche i direttori d’orchestra, i presentatori e la Miss Italia di ogni anno.
Inoltre, 60 monitor mostrano le curiosità e gli avvenimenti di questi sei decenni (ogni monitor illustra un anno del Festival) mentre apposite capsule permettono di fruire, al loro interno, delle immagini dei vari Festival in quadrifonia.
Gigantografie di alcune scenografie festivaliere arricchiscono il percorso mentre nel foyer della mostra è presente un book shop con i vari libri dedicati alla storia della kermesse.
All’interno di “Sanremo story” si trova “UN FESTIVAL DI RISATE: I 60 ANNI DELLA GARA” disegnati dal cartoonist Tiziano Riverso.
“Dopo il 10 maggio – conclude Pepi Morgia – la mostra raggiungerà altre località tra cui la Calabria”.
E’ stato realizzato altresì un catalogo della mostra, di circa 100 pagine, prodotto da Silvano Guidone & Associati, curato da Pepi Morgia e con testi di Claudio Porchia che ora si trova nelle librerie.
Si tratta di un vero e proprio archivio della memoria del Festival, in cui si susseguono le immagini tratte dall'Archivio Alfredo Moreschi, le spruzzate di humour del vignettista Tiziano Riverso ed i contributi della Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone e del Museo della Moda Daphnè di Sanremo.Non mancano le fotografie di personaggi notissimi (tra cui Nilla Pizzi, Claudio Villa, Modugno, Celentano, Mina), le immagini di situazioni e la storia della kermesse e della sua evoluzione. Preziose anche le interviste, come quella a Dario Fo sul ControFestival di Villa Ormond nel 1969 che ben illumina l'atmosfera di quegli anni o l'esperienza di cronista di Gianpiero Moretti che racconta la meccanica del Festival dall’interno.
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