martedì, luglio 17, 2012

“UNA STORIA LUNGA UN FESTIVAL”

A partire da questa estate, il territorio comunale di Borgio Verezzi ha cominciato a popolarsi di una serie di pannelli (in parte a muro, in parte su sostegno) che ripercorrono la storia del Festival Teatrale dal 1967 sino ad oggi.
I pannelli, collocati secondo un percorso pensato per essere visitato a piedi, riportano anno per anno immagini, aneddoti, programmi e protagonisti della più importante manifestazione del territorio.
Nei giorni scorsi sono stati installati i primi quindici, corrispondenti agli anni dal 1967 al 1981, la cosiddetta “epoca dei pionieri”, che prese il via dalla felice intuizione di Enrico Rembado.
I pannelli si trovano nei pressi del Teatro Gassman, in via IV Novembre, in viale Colombo, in via XXV Aprile, all’ingresso del paese nei pressi del passaggio a livello, in piazza Magnolie e in via Matteotti.
“L’idea è quella di porre le basi per la futura continuazione, anno per anno, di questo percorso storico ed artistico, che si spera non finisca mai. – dice il Consigliere delegato al Teatro, Mirco Telini – Vogliamo creare una sorta di Museo permanente dedicato al Festival, che permetta a tutti di ripercorrere la storia di questa splendida e rinomata manifestazione.”
Aggiunge il sindaco, Renato Dacquino: “Il percorso “Una storia lunga un Festival” contribuisce a consolidare la proposta di Borgio Verezzi Paese del Teatro e si aggiunge alle varie attività teatrali che si tengono nel nostro paese: le otto prime nazionali del Festival di Verezzi, gli otto spettacoli della stagione invernale, le sedici rappresentazioni dell’Unitre, le ventisei proposte teatrali fatte da Ragazzi sul Palco, gli spettacoli e gli interventi formativi rivolti ai giovani della compagnia Il Barone Rampante, le tante proposte di teatro dialettale con la Compagnia di S. Pietro, la rassegna della Croce Bianca e i vari spettacoli che vengono spesso rappresentati”.
I pannelli sono stati realizzati dallo staff comunale dell’area cultura (grafica a cura di Carmen Delbalzo), sotto la supervisione dell’attuale direttore artistico Stefano Delfino e di Mirco Telini.

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