Le foto (che girano sul web) della nave da crociera Costa Concordia: il naufragio avvenuto ieri sera all’Isola del Giglio. 3 i morti accertati , 30 feriti e diversi dispersi. La nave da crociera Costa Concordia, con oltre 4200 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio, si è arenata su una secca, si è inclinata e ha cominciato a imbarcare acqua. E’ subito scattata una complessa operazione di salvataggio a cui hanno partecipato numerose imbarcazioni ed elicotteri.
Un aero-soccorritore della Guardia Costiera verricellato da un elicottero sulla nave ha effettuato un primo sopralluogo per agevolare l’afflusso delle persone nell’area da cui effettuare il recupero con gli elicotteri.
Tre gli elicotteri della Guardia Costiera, uno della Marina Militare e uno dell’Aeronautica che si sono alternati per recuperare dall’alto le persone presenti a bordo.
Ad operare sul posto anche le motovedette giunte sul posto per agevolare il recupero. Sull'incidente è stata già avviata un'inchiesta amministrativa per capire le cause del disastro relativa anche alle presunte lentezze lamentate dai passeggeri al momento dei soccorsi. Lo rende noto la capitaneria di porto di Livorno, che ha coordinando le operazioni in mare in soccorso alla nave. Già acquisiti tracciati e orari. Ha detto il portavoce della capitaneria di porto di Livorno, Emilio Del Santos: "Riguardo a eventuali inidoneità dei soccorsi prestati dall'equipaggio è vero che i passeggeri hanno lamentato una lentezza dei soccorsi e un'inadeguatezza dell'equipaggio. Bisognerà ora capire se effettivamente è vero o se questa percezione sia stata determinata anche dalla paura del momento. Occorre anche tenere presente, sui tempi dei soccorsi, l'ingente numero delle persone a bordo".
Un aero-soccorritore della Guardia Costiera verricellato da un elicottero sulla nave ha effettuato un primo sopralluogo per agevolare l’afflusso delle persone nell’area da cui effettuare il recupero con gli elicotteri.
Tre gli elicotteri della Guardia Costiera, uno della Marina Militare e uno dell’Aeronautica che si sono alternati per recuperare dall’alto le persone presenti a bordo.
Ad operare sul posto anche le motovedette giunte sul posto per agevolare il recupero. Sull'incidente è stata già avviata un'inchiesta amministrativa per capire le cause del disastro relativa anche alle presunte lentezze lamentate dai passeggeri al momento dei soccorsi. Lo rende noto la capitaneria di porto di Livorno, che ha coordinando le operazioni in mare in soccorso alla nave. Già acquisiti tracciati e orari. Ha detto il portavoce della capitaneria di porto di Livorno, Emilio Del Santos: "Riguardo a eventuali inidoneità dei soccorsi prestati dall'equipaggio è vero che i passeggeri hanno lamentato una lentezza dei soccorsi e un'inadeguatezza dell'equipaggio. Bisognerà ora capire se effettivamente è vero o se questa percezione sia stata determinata anche dalla paura del momento. Occorre anche tenere presente, sui tempi dei soccorsi, l'ingente numero delle persone a bordo".
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