lunedì, ottobre 18, 2010

Ultimi giorni per visitare “Milonga Brava” al Nyala

Termina venerdì 22 ottobre “Milonga Brava”, la mostra di fotografie di Gian Piero Corbellini esposta nelle eleganti Sale d’Arte del Nyala Suite Hotel.
Corbellini, da sempre legato fotograficamente al mondo della danza, propone un viaggio affascinante tra i momenti più belli della Milonga intesa come ballo, luogo di incontro, mondo culturale e modo di essere.
Volti noti del panorama mondiale del tango si alternano a personaggi meno conosciuti. I movimenti energici della salidas, dei giri, delle sacadas e dei ganchos si intervallano a sensuali abbracci. Le sala vuota si riempie a poco a poco di scarpe da danza femminili, strumento magico in grado di trasformare una donna in ballerina. E ancora gesti, istanti, sguardi.
La mostra offre un susseguirsi di immagini e di suggestioni in bianco e nero, ora nitide, ora sfuocate perché in continuo movimento, catturate dall’obiettivo di chi si è avvicinato alla danza con passione e semplicità.
Stefania Bertini, direttrice artistica e organizzatrice del Festival di Tango durante il quale è stata inaugurata la mostra, ha scritto un’introduzione alla pubblicazione fotografica che “Liberodiscrivere” ha realizzato in occasione di una recente esposizione di Milonga Brava a Genova.
“Per Gian Piero Corbellini –scrive la Bertini - fotografare il tango è un atto d’amore e d’amicizia. E con l’assoluta semplicità che lo contraddistingue, lo dichiara lui stesso quando afferma di aver cominciato a fotografare il tango per la gioia di condividere la passione vissuta dai suoi amici in una modalità a lui congeniale: lo sguardo del teleobiettivo, diversa da quella più dinamica del ballo di coppia che sentiva lontana da sé. Corbellini cattura l’essenza profonda del tango, cercando e cogliendo la magia di tutti quegli aspetti che ne fanno qualcosa, in realtà, di così difficile da spiegare, raccontare, descrivere”.
E conclude: “C’è tutta l’anima del tango nelle foto di Gian Piero ma c’è anche la sua anima, di artista sincero e fedele, e la sua professionalità di fotografo che, con un uso sapiente del bianco e nero, sa trasformare immagini apparentemente semplici in pura poesia”.

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