Le questioni cruciali relative al “targeting” e le sue implicazioni sul diritto umanitario e sui diritti umani nelle attuali operazioni internazionali sono al centro del seminario di esperti che si svolge in questi giorni presso la Villa Ormond.
Un gruppo di esperti giuridici civili e militari, consiglieri giuridici delle forze armate e funzionari governativi e di Organizzazioni Internazionali, in provenienza dalle diverse aree geografiche del mondo, sono riuniti a Villa Ormond per approfondire la recente evoluzione del “targeting”, ovvero della procedura che permette, in un contesto di conflitto armato, di individuare e selezionare oggetti ed installazioni che possono essere oggetto di attacchi militari.
Il seminario, organizzato dall’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, prende in considerazione, anche attraverso lo studio di casi pratici e l’intervento di esperti militari e accademici di prestigio internazionale, la complessità del concetto di “targeting” e le rilevanti implicazioni giuridiche che esso determina negli attuali scenari internazionali con particolare riferimento alla problematica della protezione della popolazione civile ed agli “effetti collaterali” degli attacchi militari.
Un gruppo di esperti giuridici civili e militari, consiglieri giuridici delle forze armate e funzionari governativi e di Organizzazioni Internazionali, in provenienza dalle diverse aree geografiche del mondo, sono riuniti a Villa Ormond per approfondire la recente evoluzione del “targeting”, ovvero della procedura che permette, in un contesto di conflitto armato, di individuare e selezionare oggetti ed installazioni che possono essere oggetto di attacchi militari.
Il seminario, organizzato dall’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, prende in considerazione, anche attraverso lo studio di casi pratici e l’intervento di esperti militari e accademici di prestigio internazionale, la complessità del concetto di “targeting” e le rilevanti implicazioni giuridiche che esso determina negli attuali scenari internazionali con particolare riferimento alla problematica della protezione della popolazione civile ed agli “effetti collaterali” degli attacchi militari.
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