Giovedì 28 ottobre 2010, ore 17.00, nell’ambito delle iniziative di Ottobre piovono libri 2010, la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, (Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani 32, Roma), organizza la presentazione dell’opera cARToline. L’arte alla prova della cartolina di Enrico Sturani, con prefazione di Paola Pallottino, Barbieri, 2010. Intervengono: Luigi Goglia, Laura Iamurri, Giuliano Vittori. Coordina: Maria Pia Critelli.
L'universo delle immagini e la cultura visuale, guardati attraverso le cartoline, si rivelano come un intero mondo strutturato da proprie leggi specifiche. Art Nouveau e Futurismo, alto e basso, recto e verso. scrittura e figura, opere di fantasia e di pubblicità, artisti e grafici interferiscono, si alternano e scambiano di ruolo. E’ una vera gara in fatto di creatività e di inventiva: ne restano scardinate le tradizioni iconografiche più banalmente “da cartolina”, ma a volte le stesse avanguardie artistiche trovano fonti di ispirazione proprio nei soggetti più commerciali. In quasi 800 riproduzioni – per lo più al vero e a colori - grafici e pittori, storici dell'arte ed esperti in comunicazione visiva, si troveranno di fronte a un mondo di immagini inaspettato e sorprendente e a un modo di trattarle finalmente specifico e spesso innovativo.
Vari artisti - da Lautrec a Mirò, da Schiele a Balla, da Piccasso a Warhol - hanno creato cartoline e molti grafici, spesso rimasti ignoti, hanno raggiunto vertici di cretività. Un’analisi innovativa di questo supporto di immagini pone in questione i rapporti fra cultura alta e bassa, obbligando a ripensare i rapporti tra arte e mass media. Enrico Sturani, il massimo studioso del "fenomeno cartolina”, rivede alcune delle idee cardine della storia dell'arte alla luce di questa particolare scarpetta di Cenerentola. La cartolina, accettata e compresa nelle sue specificità, per la prima volta è sottratta a ogni complesso di inferiorità nei confronti dell'Arte.
Enrico Sturani, collezionista di cartoline sin da piccolo, inizia negli anni ottanta a realizzare mostre, scrivere saggi e tenere conferenze e lezioni universitarie dedicate alle cartoline. Ha tenuto conferenze a Parigi, Helsinki e Tokyo.
Luigi Goglia insegna Storia e istituzioni dell'Africa alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma Tre, dove dirige il Laboratorio di ricerca e documentazione storico iconografica.
Laura Iamurri è ricercatrice di Storia dell'arte contemporanea all’Università di Roma Tre, ha dedicato vari studi all'arte e alla critica del periodo fra le due guerre.
Giuliano Vittori, grafico, ha curato i volumi “C’era una volta il duce. Il regime in cartolina”, 1975 e “Via il regime della forchetta. Autobiografia del PCI nei primi anni ’50 attraverso i manifesti elettorali”, 1976.
Maria Pia Critelli, funzionaria della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, ne cura le raccolte iconografiche.
L'universo delle immagini e la cultura visuale, guardati attraverso le cartoline, si rivelano come un intero mondo strutturato da proprie leggi specifiche. Art Nouveau e Futurismo, alto e basso, recto e verso. scrittura e figura, opere di fantasia e di pubblicità, artisti e grafici interferiscono, si alternano e scambiano di ruolo. E’ una vera gara in fatto di creatività e di inventiva: ne restano scardinate le tradizioni iconografiche più banalmente “da cartolina”, ma a volte le stesse avanguardie artistiche trovano fonti di ispirazione proprio nei soggetti più commerciali. In quasi 800 riproduzioni – per lo più al vero e a colori - grafici e pittori, storici dell'arte ed esperti in comunicazione visiva, si troveranno di fronte a un mondo di immagini inaspettato e sorprendente e a un modo di trattarle finalmente specifico e spesso innovativo.
Vari artisti - da Lautrec a Mirò, da Schiele a Balla, da Piccasso a Warhol - hanno creato cartoline e molti grafici, spesso rimasti ignoti, hanno raggiunto vertici di cretività. Un’analisi innovativa di questo supporto di immagini pone in questione i rapporti fra cultura alta e bassa, obbligando a ripensare i rapporti tra arte e mass media. Enrico Sturani, il massimo studioso del "fenomeno cartolina”, rivede alcune delle idee cardine della storia dell'arte alla luce di questa particolare scarpetta di Cenerentola. La cartolina, accettata e compresa nelle sue specificità, per la prima volta è sottratta a ogni complesso di inferiorità nei confronti dell'Arte.
Enrico Sturani, collezionista di cartoline sin da piccolo, inizia negli anni ottanta a realizzare mostre, scrivere saggi e tenere conferenze e lezioni universitarie dedicate alle cartoline. Ha tenuto conferenze a Parigi, Helsinki e Tokyo.
Luigi Goglia insegna Storia e istituzioni dell'Africa alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma Tre, dove dirige il Laboratorio di ricerca e documentazione storico iconografica.
Laura Iamurri è ricercatrice di Storia dell'arte contemporanea all’Università di Roma Tre, ha dedicato vari studi all'arte e alla critica del periodo fra le due guerre.
Giuliano Vittori, grafico, ha curato i volumi “C’era una volta il duce. Il regime in cartolina”, 1975 e “Via il regime della forchetta. Autobiografia del PCI nei primi anni ’50 attraverso i manifesti elettorali”, 1976.
Maria Pia Critelli, funzionaria della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, ne cura le raccolte iconografiche.
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