E’ in programma lunedì 25 ottobre alle ore 17.30 nella Sala Consiliare in via XX Settembre 34 il secondo e conclusivo appuntamento di “OTTOBRE PIOVONO LIBRI – i luoghi della lettura” che anche quest’anno vede il Comune di Ospedaletti tra le amministrazioni protagoniste della pregevole iniziativa promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, in collaborazione, tra gli altri con l’Istituto per il Libro e il Centro per il libro e la lettura, ed organizzata con il patrocinio del locale Assessorato alla Cultura nella persona del suo titolare Rudy Balbo, oltre che della Regione Liguria e la Provincia di Imperia.
La scelta di Diego Marangon, curatore degli incontri, con il supporto logistico della libreria Casella di Ventimiglia, dopo il primo appuntamento con Pier Paolo Cervone ed il suo “La Grande Guerra sul Fronte Occidentale”apprezzatissimo dal numeroso e attento pubblico presente in sala, è caduta su un altro libro dedicato agli eventi bellici del secolo scorso, in particolare la Seconda Guerra Mondiale. Ospite sarà infatti Andrea AMICI con il suo interessantissimo ed apprezzato lavoro dedicato ad uno degli avvenimenti più tragici e drammatici della nostra storia militare dal titolo eloquente: “Una tragedia italiana. 1943. L’affondamento della Corazzata Roma” per LONGANESI Editore.
Indimenticabile, incredibile e tristissimo episodio della storia della Regia Marina Militare Italiana che, poco prima dell’alba del 9 settembre 1943, neppure 24 ore dopo firma dell’Armistizio con gli alleati Anglo-Americani, davanti alle coste settentrionali della Sardegna, ha visto affondare dai Tedeschi, sino a poche ore prima alleati degli Italiani, la nave ammiraglia della Marina Italiana, l’unità navale da guerra più temuta del Mediterraneo, con un altissimo numero di perdite umane, ben 1393 dei suoi oltre duemila uomini a bordo.
Un lavoro pregevole, quello di Amici, che ha saputo scavare nella memoria e nel ricordo, innanzitutto dei superstiti, alcuni ancora oggi viventi, riuscendo a rievocare in maniera sincera, immediata ed appassionata emozioni forti ed episodi mai dimenticati da chi li ha vissuti in prima persona, ma non solo.
Un avvenimento che ha colpito in particolare e tragicamente anche la nostra estrema Riviera dei Fiori. Molti dei marinai a bordo, alcuni giovanissimi, provenivano infatti proprio dai comuni della nostra zona. Tra questi Fernando Cipriani, a cui è stata intitolata la Sezione di Ventimiglia dell’Associazione Marinai d’Italia, ma soprattutto Italo Pizzo, scomparso due anni fa, di cui l’autore era nipote, uno dei quattro superstiti sanremaschi all’affondamento della Corazzata Roma. Di questi uno, Giovanni Vittani, ancora in vita, probabilmente sarà presente all’incontro e grande sarà certamente l’emozione nel ricordare le innumerevoli vittime di quel terribile atto di guerra, giunto nel momento più inatteso e sorprendente.
Come altrettanto grande sarà il piacere e l’interesse nel vedere proiettate eccezionali ed assolutamente originali fotografie dell’epoca riguardanti la Corazzata Roma, sia durante la sua costruzione ed il suo varo, sia durante il suo ultimo giorno di navigazione ed il successivo e tragico affondamento.
All’alba del 9 settembre 1943, infatti, una formazione navale imponente, praticamente quasi tutta la flotta di navi da battaglia italiane, lascia il porto di La Spezia, diretta alla base della Maddalena, per poi dirigersi in porti controllati dalle forze sino a poche ore prima nemiche. Dal cielo arriva invece la minaccia terribile e distruttiva di uno stormo di caccia-bombardieri tedeschi Dornier che, attaccate le navi italiane, riesce ad arrecare colpi mortali e definitivi in particolare alla corazzata Roma, con a bordo più di duemila uomini, ritenuta inaffondabile, ma non per le prime bombe teleguidate usate dai tedeschi in quell’occasione. La nave si inabissa in pochi minuti al largo dell’Asinara in Sardegna: insieme all’ammiraglio Carlo Bergamini, comandante in capo delle Forze navali da battaglia, l’ufficiale di grado più elevato di tutte le forze armate caduto in combattimento, altre 1392 vittime!
Da quel momento inizieranno le vicissitudini dei naufraghi che, insieme agli equipaggi delle altre navi italiane, verranno trasportati in Spagna, alle isole Baleari, dove le navi saranno internate ed i superstiti trasformati in merce di scambio a fronte di più alti e sconosciuti interessi nazionali. Dopo quasi due anni ed incredibili peripezie, finalmente il ritorno a casa. Nel cuore e nella mente incubi e ricordi incancellabili.
E’ proprio grazie al racconto di un incubo - di un “sogno dal passato” - che il nonno gli rivela pochissimi giorni prima di morire, che Andrea Amici si sente depositario e destinatario di questa storia assolutamente da raccontare e ricordare, innanzitutto ai più giovani, perché non dimentichino e comprendano il valore della vita e soprattutto dell’amicizia, come quella inossidabile nata tra i sopravvissuti della corazzata Roma. La scoperta e la lettura delle pagine del diario di Italo Pizzo non sono che l’inizio di un viaggio a bordo della più bella e forte nave da guerra italiana, un gioiello tecnologico invidiatoci da tutto il mondo.
Integrato con rare testimonianze di altri sopravvissuti, frutto di ricerche storiche certosine, pieno di dettagli tecnici assolutamente fedeli ed attendibili, l’autore regala al lettore un racconto in presa diretta di quello che accadde realmente sulla Roma, non solo nei terribili momenti dell’affondamento, ma anche della vita da esuli tra amori e aneddoti intriganti lontano da casa, sino al ritorno dei protagonisti in Liguria.
La storia della Roma torna quindi a rivivere sulle pagine di un libro bello ed appassionante, proprio nei giorni in cui, finalmente, ad oltre duemila metri di profondità il relitto della corazzata è stato individuato!
Tra coloro che scenderanno in fondo al mare per osservarne emozionati l’immenso sacrario inviolato, nei prossimi mesi ci sarà certamente anche l’autore. Nato a Sanremo, frequentati gli studi superiori a Ventimiglia, Andrea Amici vive attualmente a Genova, dove svolge infatti la sua attività di soccorso in qualità di sommozzatore dei Vigili del Fuoco.
Come di consueto, al termine degli incontri sarà offerto un piccolo aperitivo.
Ingresso naturalmente libero.
La scelta di Diego Marangon, curatore degli incontri, con il supporto logistico della libreria Casella di Ventimiglia, dopo il primo appuntamento con Pier Paolo Cervone ed il suo “La Grande Guerra sul Fronte Occidentale”apprezzatissimo dal numeroso e attento pubblico presente in sala, è caduta su un altro libro dedicato agli eventi bellici del secolo scorso, in particolare la Seconda Guerra Mondiale. Ospite sarà infatti Andrea AMICI con il suo interessantissimo ed apprezzato lavoro dedicato ad uno degli avvenimenti più tragici e drammatici della nostra storia militare dal titolo eloquente: “Una tragedia italiana. 1943. L’affondamento della Corazzata Roma” per LONGANESI Editore.
Indimenticabile, incredibile e tristissimo episodio della storia della Regia Marina Militare Italiana che, poco prima dell’alba del 9 settembre 1943, neppure 24 ore dopo firma dell’Armistizio con gli alleati Anglo-Americani, davanti alle coste settentrionali della Sardegna, ha visto affondare dai Tedeschi, sino a poche ore prima alleati degli Italiani, la nave ammiraglia della Marina Italiana, l’unità navale da guerra più temuta del Mediterraneo, con un altissimo numero di perdite umane, ben 1393 dei suoi oltre duemila uomini a bordo.
Un lavoro pregevole, quello di Amici, che ha saputo scavare nella memoria e nel ricordo, innanzitutto dei superstiti, alcuni ancora oggi viventi, riuscendo a rievocare in maniera sincera, immediata ed appassionata emozioni forti ed episodi mai dimenticati da chi li ha vissuti in prima persona, ma non solo.
Un avvenimento che ha colpito in particolare e tragicamente anche la nostra estrema Riviera dei Fiori. Molti dei marinai a bordo, alcuni giovanissimi, provenivano infatti proprio dai comuni della nostra zona. Tra questi Fernando Cipriani, a cui è stata intitolata la Sezione di Ventimiglia dell’Associazione Marinai d’Italia, ma soprattutto Italo Pizzo, scomparso due anni fa, di cui l’autore era nipote, uno dei quattro superstiti sanremaschi all’affondamento della Corazzata Roma. Di questi uno, Giovanni Vittani, ancora in vita, probabilmente sarà presente all’incontro e grande sarà certamente l’emozione nel ricordare le innumerevoli vittime di quel terribile atto di guerra, giunto nel momento più inatteso e sorprendente.
Come altrettanto grande sarà il piacere e l’interesse nel vedere proiettate eccezionali ed assolutamente originali fotografie dell’epoca riguardanti la Corazzata Roma, sia durante la sua costruzione ed il suo varo, sia durante il suo ultimo giorno di navigazione ed il successivo e tragico affondamento.
All’alba del 9 settembre 1943, infatti, una formazione navale imponente, praticamente quasi tutta la flotta di navi da battaglia italiane, lascia il porto di La Spezia, diretta alla base della Maddalena, per poi dirigersi in porti controllati dalle forze sino a poche ore prima nemiche. Dal cielo arriva invece la minaccia terribile e distruttiva di uno stormo di caccia-bombardieri tedeschi Dornier che, attaccate le navi italiane, riesce ad arrecare colpi mortali e definitivi in particolare alla corazzata Roma, con a bordo più di duemila uomini, ritenuta inaffondabile, ma non per le prime bombe teleguidate usate dai tedeschi in quell’occasione. La nave si inabissa in pochi minuti al largo dell’Asinara in Sardegna: insieme all’ammiraglio Carlo Bergamini, comandante in capo delle Forze navali da battaglia, l’ufficiale di grado più elevato di tutte le forze armate caduto in combattimento, altre 1392 vittime!
Da quel momento inizieranno le vicissitudini dei naufraghi che, insieme agli equipaggi delle altre navi italiane, verranno trasportati in Spagna, alle isole Baleari, dove le navi saranno internate ed i superstiti trasformati in merce di scambio a fronte di più alti e sconosciuti interessi nazionali. Dopo quasi due anni ed incredibili peripezie, finalmente il ritorno a casa. Nel cuore e nella mente incubi e ricordi incancellabili.
E’ proprio grazie al racconto di un incubo - di un “sogno dal passato” - che il nonno gli rivela pochissimi giorni prima di morire, che Andrea Amici si sente depositario e destinatario di questa storia assolutamente da raccontare e ricordare, innanzitutto ai più giovani, perché non dimentichino e comprendano il valore della vita e soprattutto dell’amicizia, come quella inossidabile nata tra i sopravvissuti della corazzata Roma. La scoperta e la lettura delle pagine del diario di Italo Pizzo non sono che l’inizio di un viaggio a bordo della più bella e forte nave da guerra italiana, un gioiello tecnologico invidiatoci da tutto il mondo.
Integrato con rare testimonianze di altri sopravvissuti, frutto di ricerche storiche certosine, pieno di dettagli tecnici assolutamente fedeli ed attendibili, l’autore regala al lettore un racconto in presa diretta di quello che accadde realmente sulla Roma, non solo nei terribili momenti dell’affondamento, ma anche della vita da esuli tra amori e aneddoti intriganti lontano da casa, sino al ritorno dei protagonisti in Liguria.
La storia della Roma torna quindi a rivivere sulle pagine di un libro bello ed appassionante, proprio nei giorni in cui, finalmente, ad oltre duemila metri di profondità il relitto della corazzata è stato individuato!
Tra coloro che scenderanno in fondo al mare per osservarne emozionati l’immenso sacrario inviolato, nei prossimi mesi ci sarà certamente anche l’autore. Nato a Sanremo, frequentati gli studi superiori a Ventimiglia, Andrea Amici vive attualmente a Genova, dove svolge infatti la sua attività di soccorso in qualità di sommozzatore dei Vigili del Fuoco.
Come di consueto, al termine degli incontri sarà offerto un piccolo aperitivo.
Ingresso naturalmente libero.
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