martedì, ottobre 19, 2010

CASINO': INAUGURAZIONE DEI MARTEDI LETTERARI

La stagione autunnale dei Martedì Letterari si è aperta oggi alle ore 16.30 nella sala Jo Ponti con la grande opera Utet “La cultura italiana” redatta da Luigi Luca Cavalli Sforza. La rassegna è curata Ito Ruscigni, da ventinove anni. Presenti per l'occasione il prof. Alberto Piazza, docente di genetica all’ateneo di Torino e la prof. ssa Gabriella Vinciguerra. (foto)
La cultura Italiana è una grande opera diretta da Luigi Luca Cavalli Sforza, che oggi non ha presenziato al primo appuntamento letterario. L'opera: 12 volumi 8.000 pagine complessive. 4.000 immagini e 1.000 illustrazioni offre uno sguardo d’insieme completo e dettagliato su tutti gli aspetti che costituiscono il concreto vivere degli italiani in tutte le epoche, dai tempi più antichi ai giorni nostri. Il punto di vista è quello dell’Uomo al centro di un ambiente naturale e sociale complesso. Per questo, l’approccio è multidisciplinare e conferisce la stessa dignità agli ambiti più diversi quali la storia, la linguistica e la letteratura, l’arte in tutte le sue espressioni, la scienza e la tecnologia, l’economia, la musica, il cinema e il teatro, lo sport, la moda e il tempo libero. La trattazione racconta e descrive le peculiarità del nostro essere italiani e rende anche conto della specificità e della ricchezza delle singole culture e identità regionali che contribuiscono ad accrescere la grandezza e il fascino del nostro Paese.
L’approccio è scientifico/evolutivo e per questo, la direzione dell’opera è stata affidata alla voce più autorevole nel campo degli studi sull’evoluzione: il professor Luigi Luca Cavalli Sforza.
La Cultura Italiana è la prima grande opera sull’evoluzione culturale del nostro Paese, articolata in 12 volumi (10 tematici + 2 di Dizionario della cultura), strettamente collegati tra loro da un comune approccio interdisciplinare, scientifico e fortemente comunicativo.
E’ un’opera che ha l’obiettivo di far conoscere i meccanismi e i modi in cui la cultura italiana, in tutta la sua complessità, si è trasmessa, modificata e arricchita nel tempo.
“La speranza maggiore di capire il presente – scrive Cavalli Sforza – è conservata nella possibilità di studiare il passato. La cultura umana è caratterizzata da una grandissima variazione nello spazio e nel tempo. Molta parte di questa variazione ancor oggi in atto può sembrare, a uno sguardo superficiale, quasi priva di senso, ma diventa molto più comprensibile se
possiamo aiutarci con la storia, attraverso un’analisi stringente della trasmissione e dell’evoluzione culturale”.

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