martedì, aprile 05, 2011

LA CROCE ROSSA E L’ISTITUTO INTERNAZIONALE DI DIRITTO UMANITARIO AI MARTEDI’ LETTERARI



L'appuntamento culturale si è svolto oggi pomeriggio, in Sala Gio Ponti in collaborazione con l’istituto Internazionale Di Diritto Umanitario, nell’ambito delle Celebrazione del 150° dell’Unita’ d’Italia. Ospite Massimo Barra che ha tenuto la Conferenza su: “Ideali umanitari ed azioni della Croce Rossa nell’Italia unita.” Ad introdurre Barra, l’ambasciatore Maurizio Moreno, presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario e Ito Ruscigni, curatore dei Martedì Letterari. Massimo Barra é stato uno dei primi medici in Italia a prendersi cura dei tossicomani. Ha iniziato questa attività presso il Centro delle Malattie Sociali del Comune di Roma nel 1974 e due anni più tardi ha fondato Villa Maraini, la cui Fondazione ha diretto per più di 30 anni. Volontario della Croce Rossa fin dall'età di 8 anni, Barra è stato per 8 anni Presidente Nazionale di Pionieri della C.R.I. e per 21 anni Ispettore Nazionale dei 70.000 Volontari del Soccorso attivi in 1.050 località su tutto il territorio nazionale. Dal 2005 al 2008 è stato Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana. A Ginevra alla Federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Massimo Barra è stato Presidente della Commissione Giovani dal 1974 al 1982, Presidente della Commissione Sviluppo dal 1982 al 1990 e dal 2005 al 2008, e Vice Presidente dal 2004 al 2005 Nel novembre 2007 è stato eletto Vice Presidente della Commissione Permanente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale, della quale è diventato Presidente nel novembre 2009. Ha compiuto per la Croce Rossa oltre 350 missioni in più di 100 paesi. Primario della Clinica “Madonna del Tufo” dal 1986 al 2005, Presidente di E.R.N.A, il Network europeo di Croce Rossa su AIDS e droga, dal 1998 al 2003, nel 2003 è membro del Consiglio di Amministrazione del Fondo Globale contro AIDS, Malaria e TBC (GFATM), è autore di centinaia di pubblicazioni e articoli sulla Croce Rossa, sulle sostanze di abuso, sul Primo Soccorso e sull’AIDS.


Intervista a Massimo Barra.


Quali sono i servizi principali che la Croce Rossa italiana offre?


La Croce Rossa italiana è una delle 186 società nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa che sono nel mondo. Interviene soprattutto in tempo di pace attualmente, erogando servizi a favore delle persone più vulnerabili; quindi nel settore della salute e nel settore dei soccorsi in caso di catastrofe . La Croce Rossa italiana è poi un grande movimento giovanile che addestra i giovani alle attività umanitarie.


Potrebbe spiegarci un pò delle attività che svolge quest’organizzazione nei confronti degli immigrati in Italia?


Il problema dell'immigrazione è uno dei problemi fondamentali di tutte le società nazionali. Recentemente c'è stata a Vienna una conferenza europea della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in cui si è parlato di immigrazione soprattutto nell'ottica dell'inclusione sociale, del rispetto per le diversità, della non discriminazione, non emarginazione e non stigmatizzazione. In Italia la Croce Rossa lavora con i suoi comitati locali in questa direzione per favorire l'inclusione sociale e la lotta alla discriminazione. La Croce Rossa ha anche degli ausiliari e dei poteri pubblici anche da parte dei governi. Quindi in Italia è impegnata anche nei centri di accoglienza o di espulsione che gestisce in alcune parti d'Italia con un'attività al limite delle sue competenze umanitarie.


In occasione delle situazioni di emergenza in particolare nelle aree di guerra e quelle colpite da catastrofi naturali che risposta riceve generalmente la Croce Rossa dai loro governi?


Quando si parla di Croce Rossa internazionale si intende una famiglia con un padre, una madre e tanti figli; il padre è il Comitato internazionale di Croce Rossa che interviene in tempo di guerra. La madre è la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa che interviene in tempo di pace e i figli sono le Società nazionali. Questa famiglia in tutta quanta interviene nelle zone di crisi distinguendo i compiti per cui se c'è la guerra, la ‘Leading Agency’ cioè la parte del movimento che comanda è il Comitato internazionale; in tempo invece di pace quindi per problemi di salute o di epidemie o di aiuto alle persone vulnerabili e di catastrofi naturali la ‘Leading Agency’ è la Federazione internazionale.


Quest'organizzazione riceve accoglienza da parte dei governi colpiti?


Noi abbiamo un ruolo particolare nel mondo. Noi siamo il terzo pilastro del mondo, ‘Bridging the Gap’ tra gli altri due pilastri che sono da un lato il sistema dei governi e quindi delle Nazioni Unite al livello internazionale e dall'altro la ‘Civil Society’ cioè la società civile formata da centinaia di migliaia di NGO (organizzazioni non governative, ndr) di ONLUS (organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ndr) rispetto alla soceità civile. Rispetto all'Onlus il movimento della Croce Rossa ha una particolarità, quella di essere ausiliario dei governi e dei pubblici poteri a tutti livelli. L' ausiliarietà è una caratteristica unica del movimento che fa essere più vicina ai governi rispetto al NGO ma è stemperata, rispetto di uno dei principi fondamentali che è quello dell’indipendenza; nel senso che la Croce Rossa può anche in funzione della sua indipendenza rifiutare di compiere un servizio per un governo se questo non è in linea con il principio fondamentale dell'umanità, quindi in genere i rapporti sono buoni. Io adesso vengo da una missione in Corea del Nord; sono appena tornato e i rapporti sono ottimi e il governo della Corea del Nord rispetta molto tanto il Comitato internazionale quanto la Federazione quanto la Società nazionale.


Al di fuori dei confini nazionali, dove si concentrano maggiormente le attività della Croce Rossa italiana?


Noi siamo impegnati ad Haiti e per il terremoto, sin dai primi giorni, gestiamo il campo che ospita tutti i delegati della Croce Rossa internazionale. Abbiamo fatto una cosa analoga durante la guerra di Georgia con un campo che offriva cibo a tutti gli sfollati dalla Ossezia e dai territori di guerra. Abbiamo poi fatto l'intervento per lo tsunami con i nostri operatori in Seri Lanka. Abbiamo una delegazione regionale per l'Asia in Vietnam che si occupa di Thailandia, Laos e che fa attività anche nel settore della prevenzione della HIV. Abbiamo un'iniziativa mondiale sulla droga che chiamiamo Rome Consensus per una politica umanitaria sulla droga e vorrei ricordare per esempio proprio il progetto che è stato fatto a Teheran di riduzione del danno che veramente ha avuto un grande successo con l'acquisto di Caravan e il contatto in strada con i tossicomani da droghi pesanti . Abbiamo poi altre attività in America Latina e in Africa.

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