Brandisce con mano malferma/ una bottiglia di vino, saettando / intorno a sé sguardi torvi, tenebrosi. / L'alcolizzato, recita frasi sconnesse: / è un delirio dopo l'altro./ Stargli vicino è rischioso / quanto guadare un fiume / infestato da coccodrilli. / Ma l'etilista è un pover'uomo, / precipitato nel viscido abisso / di un'avvilente schiavitù. / E' disperato, senza valori e senza scopi; / la sua vita è un vicolo cieco, / la sua speranza è più piccola / di una capocchia di spillo. / Però quest'essere tanto abbrutito, / opportunamente aiutato, potrebbe / trionfare sulle forze della negatività / e riprendere in mano il volante, / tornando ad essere un vero uomo..
Daniele Barbarotto su:http://opinionivere.blogspot.com
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