A seguito della riunione del 25 u.s. fra il gruppo Colussi e le Organizzazioni Sindacali possiamo dire che lo scenario sul futuro dell’Agnesi non è più così fosco come si temeva. Infatti, finalmente, possiamo di nuovo parlare di Agnesi che, pur facendo parte del gruppo Colussi, ne diventa il marchio strategico per lo sviluppo del polo pasta, a livello mondiale. L’amministratore Delegato del gruppo Colussi, Niccolò Ghelfi ha annunciato di voler concentrare l’attenzione verso un prodotto di qualità, su un unico marchio e non più standardizzare gli attuali 10 che gestisce il gruppo. Anche la produzione conto terzi, pur mantenendo una importanza vitale per il gruppo, diventa tattica, con l’unico obiettivo di saturare gli impianti. La marginalità, il profitto, sarà data da pochi marchi di qualità, curati sia nella fase di produzione che nella fase di commercializzazione con la dovuta attenzione. E per la pasta, si parla di Agnesi.
Una pasta che può essere prodotta solo ad Imperia: il mare, il clima, le professionalità, la storia fanno di questo marchio qualcosa di più rispetto a chi produce altrove.
Bene ha fatto il Sindaco di Imperia ad ammonire chi, pur non avendo tempo da perdere a seguire i problemi degli operai, ritiene di dover dire la sua, magari solo per spirito di pseudo – protagonismo. Ci hanno sconcertato le affermazioni negative rilasciate da un Sindacato che non era presente al tavolo di confronto del 25 u.s. causa la non rappresentatività in Azienda. Siamo rimasti, anche stupiti nel leggere dichiarazioni di persone che, non essendo informate sulle opportunità e sulle potenzialità dello stabilimento (che c’entrano i 7 piani?), hanno ritenuto di fare asserzioni sulla sua chiusura!
Altrettanto siamo rimasti amareggiati nel leggere le parole, di pochi giorni or sono, dell’ Assessore alle attività produttive di Imperia: questo incarico imporrebbe alla persona in questione, un obbligo di informazione sull’andamento della principale azienda industriale del capoluogo.
Crediamo che sia giunto il momento, come afferma anche il Sindaco di Imperia, che gli uomini di buona volontà lavorino per agevolare quello che, finalmente, rappresenta un cambio di strategia del gruppo Colussi. Da più di 10 anni la CISL denuncia l’assenza di investimenti sugli impianti produttivi ed una scarsa attenzione ai prodotti Agnesi: oggi finalmente vi è un’inversione di rotta.
Per cogliere appieno questa opportunità chiediamo al Sindaco di Imperia di farsi promotore di un tavolo di concertazione (come è avvenuto con la precedente Amministrazione), fra tutti i soggetti interessati allo sviluppo dell’Agnesi e del polo agro - alimentare ad Imperia, fra questi, sicuramente: Comune, Confindustria, Colussi, Organizzazioni Sindacali. Per quest’ultime, riteniamo utile e democratico che la partecipazione sia limitata alle Organizzazioni effettivamente rappresentative in Azienda. Un tavolo che dovrà ridare all’alimentazione mediterranea, e al relativo dormiente Distretto industriale dell’ agro-alimentare, quell’attenzione che, negli ultimi tempi, sembra essere scemata.
Una pasta che può essere prodotta solo ad Imperia: il mare, il clima, le professionalità, la storia fanno di questo marchio qualcosa di più rispetto a chi produce altrove.
Bene ha fatto il Sindaco di Imperia ad ammonire chi, pur non avendo tempo da perdere a seguire i problemi degli operai, ritiene di dover dire la sua, magari solo per spirito di pseudo – protagonismo. Ci hanno sconcertato le affermazioni negative rilasciate da un Sindacato che non era presente al tavolo di confronto del 25 u.s. causa la non rappresentatività in Azienda. Siamo rimasti, anche stupiti nel leggere dichiarazioni di persone che, non essendo informate sulle opportunità e sulle potenzialità dello stabilimento (che c’entrano i 7 piani?), hanno ritenuto di fare asserzioni sulla sua chiusura!
Altrettanto siamo rimasti amareggiati nel leggere le parole, di pochi giorni or sono, dell’ Assessore alle attività produttive di Imperia: questo incarico imporrebbe alla persona in questione, un obbligo di informazione sull’andamento della principale azienda industriale del capoluogo.
Crediamo che sia giunto il momento, come afferma anche il Sindaco di Imperia, che gli uomini di buona volontà lavorino per agevolare quello che, finalmente, rappresenta un cambio di strategia del gruppo Colussi. Da più di 10 anni la CISL denuncia l’assenza di investimenti sugli impianti produttivi ed una scarsa attenzione ai prodotti Agnesi: oggi finalmente vi è un’inversione di rotta.
Per cogliere appieno questa opportunità chiediamo al Sindaco di Imperia di farsi promotore di un tavolo di concertazione (come è avvenuto con la precedente Amministrazione), fra tutti i soggetti interessati allo sviluppo dell’Agnesi e del polo agro - alimentare ad Imperia, fra questi, sicuramente: Comune, Confindustria, Colussi, Organizzazioni Sindacali. Per quest’ultime, riteniamo utile e democratico che la partecipazione sia limitata alle Organizzazioni effettivamente rappresentative in Azienda. Un tavolo che dovrà ridare all’alimentazione mediterranea, e al relativo dormiente Distretto industriale dell’ agro-alimentare, quell’attenzione che, negli ultimi tempi, sembra essere scemata.
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