E' stato approvato questa mattina dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla salute, Claudio Montaldo il piano pandemico per la gestione dell'influenza H1N1 il cui sviluppo è previsto da novembre a marzo del 2010. La vaccinazione contro la nuova influenza verrà effettuata esclusivamente presso gli ambulatori delle ASL. Prioritariamente verranno vaccinati soggetti con patologie croniche e preesistenti e quindi a rischio di complicanze, di età compresa tra i 18 e i 65 anni; gli addetti ai servizi essenziali, operatori sanitari e socio-sanitari, insegnanti della scuola dell'obbligo, personale delle forze di pubblica sicurezza e protezione civile, donatori di sangue periodici, impiegati in altri settori importanti per il funzionamento del paese. Successivamente saranno previsti anche i soggetti sani e giovani fino ai 27 anni. Previste anche le donne in gravidanza, non prima però del secondo e del terzo trimestre e i minori, sulla base della scheda tecnica di accompagnamento all'autorizzazione all'uso del vaccino. I primi lotti di vaccino saranno consegnati dal Ministero tra il 15 ottobre e il 15 novembre. "Il nostro sistema di sorveglianza attivato presso la struttura di Igiene dell'ospedale San Martino di Genova - ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - si avvale di una rete di medici sentinella che segnalano i casi, per garantire una sorveglianza sullo sviluppo della malattia nei confronti della quale l'aspetto fondamentale è quello dell'igiene e del lavaggio delle mani". "Dovranno comunque essere i medici di famiglia - ha continuato Montaldo - a valutare l'eventuale necessità di ricovero. La regione si è comunque attivata per far fronte ad uno sviluppo dei casi, prevedendo già da ora 100 posti letto in più che possono arrivare fino a 900 posti letto negli ospedali per far fronte alle eventuali complicanze. Nei prossimi giorni sarà predisposta, insieme alle Prefetture, una lista dettagliata e completa di tutte le persone che, per il loro lavoro, dovranno essere oggetto della vaccinazione per garantire il funzionamento delle strutture". Per evitare la diffusione della malattia gli esperti della Regione hanno rimarcato la necessità di adottare comportamento corretti, come il lavaggio frequente della mani, l'uso di fazzoletti a perdere quando si tossisce e si starnutisce.
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