giovedì, settembre 03, 2009

IL CODACONS METTE SOTTO ACCUSA COMUNI ED ASL

Questa estate i Nas hanno compiuto numerosi maxi sequestri di prodotti alimentari scaduti e mal conservati. Oggi l'ennesima operazione con sequestro di alimenti detenuti in pessimo stato di conservazione, invasi da parassiti. Il Codacons, che fin dai primi sequestri dell'inizio di questa estate aveva plaudito alle ispezioni dei Nas, chiedendo di estenderle in tutta Italia, dai villaggi turistici ai ristoranti, si interroga ora come sia possibile che questi controlli, in Italia, siano fatti solo da tale nucleo dei Carabinieri. In particolare l'associazione vuole sapere cosa facciano a tutela della salute umana le Asl ed i vigili urbani, che hanno numerose competenze in materia. "Come è possibile, ad esempio, che oggi i Nas abbiano trovato attività di ristorazione non solo con carenze igieniche e strutturali ma addirittura senza le necessarie autorizzazioni sanitarie ed amministrative? - si domanda il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - I Comuni e le Asl dormono? Non se ne erano accorti? Quanti controlli effettuano ogni anno?'Il Codacons chiede quindi al ministro Sacconi e ai vari sottosegretari alla Salute, a cominciare dalla ben nota Martini che sembra interessarsi solo di cani - anche per tutelare il settore alimentare da truffe che, non solo danneggiano la salute dei consumatori ma creano miliardi di euro di danni ad un comparto che fa da traino al made in Italy - di mandare ispettori presso le Asl, per accertare quanti controlli abbiano effettuato nell'ultimo anno e quanto personale sia stato impiegato in tale settore.

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