Con ordinanza n. 73/2009 in data odierna il Comando del Porto di Sanremo ha racchiuso in un nuovo, esaustivo, provvedimento tutte le regole afferenti la navigazione marittima nelle acque portuali, finalizzate a consentire l’effettuazione di ogni attività connessa con il traffico marittimo entro una cornice di massima sicurezza.
L’esigenza di apportare alcuni correttivi alla disciplina in questione – in parte già contenuta nel vigente Regolamento portuale – è stata dettata dalle mutate condizioni esistenti all’interno dello scalo a seguito del progressivo incremento del traffico diportistico registrato negli ultimi anni, riconducibile all’aumento stesso delle infrastrutture dedicate alla nautica ed alla cantieristica da diporto.
Tale circostanza si è accompagnata, inoltre, all’intensificazione delle attività svolte dai sodalizi nautici (Yacht Club, Canottieri e Lega Navale) che da svariati anni sono presenti nel comprensorio dello scalo e che perseguono, tra i propri scopi sociali, pregevoli finalità legate all’insegnamento ed alla diffusione di discipline nautico/sportive.
Tra le principali disposizioni si evidenziano le seguenti:
Navigazione da diporto.
Viene ribadito il limite di velocità nelle acque interne del porto pari a n. 2 nodi (circa 4 Km orari), ritenuto requisito di base per assicurare condizioni di sicurezza per la navigazione in acque ristrette e altamente trafficate quale l’imboccatura portuale che, nel caso di Sanremo, risulta comune a due scali (porto Vecchio e Portosole). Tale limite di velocità è stato già oggetto di specifici controlli durante l’ultima stagione estiva da parte del Comando del Porto mediante l’ausilio di telelaser a seguito dei quali si è ricevuta conferma di una certa tendenza dell’utenza a sottovalutare l’importanza di detto norma.
Le unità navali in uscita hanno la precedenza su quelle in entrata, la navigazione deve essere effettuata tenendo la dritta e mantenendo una distanza di almeno 25 metri dal fanale verde del Molo Sud.
Attività veliche.
La funzione prevalente del porto consiste nell’agevolare l’approdo alle unità navali e nel fornire loro ormeggio/riparo. Conseguentemente negli specchi acquei interni dell’approdo è vietata l’effettuazione di regate, corsi ed esercitazioni veliche.
Le barche a vela munite di motore ausiliario devono entrare e uscire dal porto esclusivamente a motore.
Le barche a vela non munite di motore ausiliario possono navigare negli specchi acquei portuali al solo ed esclusivo fine di lasciare o raggiungere il proprio posto di ormeggio/ricovero.
E’ vietata la navigazione a vela libera per altri scopi.
Attività canoistiche.
La navigazione libera negli specchi acquei portuali interni a mezzo di canoe e mezzi similari è consentita soltanto in determinate fasce orarie, individuate tenendo conto degli orari maggiormente caratterizzati dal traffico in entrata, uscita e manovra nello scalo, anche in relazione ai diversi periodi stagionali.
Durante le stesse fasce orarie sono consentite le attività di allenamento e insegnamento, nel rispetto di specifiche prescrizioni, quali, in particolare l’obbligatoria presenza di un’unità appoggio a motore munita di specchietti retrovisori e segnalamento sonoro che dovrà coordinare lo svolgimento dell’attività accertandosi che gli specchi acquei interessati dalla navigazione delle canoe siano permanentemente sgombri da altre unità in manovra.
E’ sempre consentita la navigazione effettuata al solo ed esclusivo fine di superare l’imboccatura portuale ovvero raggiungere zone di mare non ricomprese nelle acque interne al porto nonché per rientrare alle banchine base.
L’esigenza di apportare alcuni correttivi alla disciplina in questione – in parte già contenuta nel vigente Regolamento portuale – è stata dettata dalle mutate condizioni esistenti all’interno dello scalo a seguito del progressivo incremento del traffico diportistico registrato negli ultimi anni, riconducibile all’aumento stesso delle infrastrutture dedicate alla nautica ed alla cantieristica da diporto.
Tale circostanza si è accompagnata, inoltre, all’intensificazione delle attività svolte dai sodalizi nautici (Yacht Club, Canottieri e Lega Navale) che da svariati anni sono presenti nel comprensorio dello scalo e che perseguono, tra i propri scopi sociali, pregevoli finalità legate all’insegnamento ed alla diffusione di discipline nautico/sportive.
Tra le principali disposizioni si evidenziano le seguenti:
Navigazione da diporto.
Viene ribadito il limite di velocità nelle acque interne del porto pari a n. 2 nodi (circa 4 Km orari), ritenuto requisito di base per assicurare condizioni di sicurezza per la navigazione in acque ristrette e altamente trafficate quale l’imboccatura portuale che, nel caso di Sanremo, risulta comune a due scali (porto Vecchio e Portosole). Tale limite di velocità è stato già oggetto di specifici controlli durante l’ultima stagione estiva da parte del Comando del Porto mediante l’ausilio di telelaser a seguito dei quali si è ricevuta conferma di una certa tendenza dell’utenza a sottovalutare l’importanza di detto norma.
Le unità navali in uscita hanno la precedenza su quelle in entrata, la navigazione deve essere effettuata tenendo la dritta e mantenendo una distanza di almeno 25 metri dal fanale verde del Molo Sud.
Attività veliche.
La funzione prevalente del porto consiste nell’agevolare l’approdo alle unità navali e nel fornire loro ormeggio/riparo. Conseguentemente negli specchi acquei interni dell’approdo è vietata l’effettuazione di regate, corsi ed esercitazioni veliche.
Le barche a vela munite di motore ausiliario devono entrare e uscire dal porto esclusivamente a motore.
Le barche a vela non munite di motore ausiliario possono navigare negli specchi acquei portuali al solo ed esclusivo fine di lasciare o raggiungere il proprio posto di ormeggio/ricovero.
E’ vietata la navigazione a vela libera per altri scopi.
Attività canoistiche.
La navigazione libera negli specchi acquei portuali interni a mezzo di canoe e mezzi similari è consentita soltanto in determinate fasce orarie, individuate tenendo conto degli orari maggiormente caratterizzati dal traffico in entrata, uscita e manovra nello scalo, anche in relazione ai diversi periodi stagionali.
Durante le stesse fasce orarie sono consentite le attività di allenamento e insegnamento, nel rispetto di specifiche prescrizioni, quali, in particolare l’obbligatoria presenza di un’unità appoggio a motore munita di specchietti retrovisori e segnalamento sonoro che dovrà coordinare lo svolgimento dell’attività accertandosi che gli specchi acquei interessati dalla navigazione delle canoe siano permanentemente sgombri da altre unità in manovra.
E’ sempre consentita la navigazione effettuata al solo ed esclusivo fine di superare l’imboccatura portuale ovvero raggiungere zone di mare non ricomprese nelle acque interne al porto nonché per rientrare alle banchine base.
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