sabato, settembre 17, 2011

APRE VENERDÌ’ 30 SETTEMBRE “ASOLE E FIORI” ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA DI ALFREDO MORESCHI

Saranno affidati ai vertici del settore Moda a livello nazionale di Confartigianato, CNA e Confindustria Giuseppe Mazzarella, Presidente nazionale FederModa Confartigianato, Antonio Franceschini, responsabile nazionale FederModa CNA, Gianfranco Di Natale, Direttore Generale Sistema Moda Confindustria le conclusioni del convegno “Creatività in Mostra: Festival della Moda Maschile di Sanremo” sabato 1° Ottobre ore 9.30 nel Teatro dell’Opera della casa da gioco. L’ evento, che vede la collaborazione del Comune di Sanremo, Confindustria Imperia, Confartigianato, CNA, Archivi della Moda del 900, Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Media partner la prestigiosa testata Arbiter, vuole ricordare uno degli avvenimenti più rappresentativi per il settore che coinvolse la città dal 1952 agli Anni Ottanta, facendo diventare il Casinò una delle più importanti e quotate vetrine dell’alta Sartoria per uomo a livello internazionale.
Il festival della Moda nacque nel settembre 1952 quando Michelangelo Testa, editore e direttore di Arbiter, rivista dell’uomo moderno” fece sfilare nel Salone delle Feste della casa da gioco modelli e capi non come semplice accompagnamento ai vestiti femminili ma come creazioni autonome, produzioni che dovevano diventare in breve una voce importante del fatturato economico nazionale legato alla Moda. Fu un’idea vincente che coniugava la creatività dei sarti italiani: toscani, campani, romani ma anche milanesi e liguri con la necessità dell’imprenditoria tessile di trovare nuovi canali di promozione e di sviluppo del settore.
Sanremo era il palcoscenico più mondano per un festival che voleva diventare in breve famoso e a cui ambivano partecipare i migliori “sartori” del momento.
Erano anni di grande glamour per il Casinò che ospitò nelle sue sale il Festival della Canzone ma anche quello del jazz e della Moda, riaffermando la sua tradizione culturale ma anche ludica ed una grande centralità rispetto ad eventi che rimasero e rimangono nella storia nazionale.
Il sessantesimo Anniversario dell’evento non poteva passare inosservato.
L’anno scorso a Capri si è svolto un primo incontro promosso dalla Regione Campania per recuperare in maniera storiografica l’evoluzione della sartoria campana, convegno a cui partecipò il Comune di Sanremo, preannunciando il convegno, che si svolgerà al Casinò.
Sabato primo ottobre nel Teatro dell’Opera alle 9.30 si aprirà il convegno “Creatività in mostra. Il Festival della Moda Maschile di Sanremo e l’Alta Sartoria italiana” .
Dopo i saluti istituzionali è previsto l’intervento di Francesca Imperiale Soprintendente Archivistico della Liguria, Isabella Orefice, Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI) che ha promosso e realizzato il progetto “Archivi della Moda del ‘900” . La relazione introduttiva sarà curata dal giornalista Claudio Porchia.
Quindi relazioneranno Maria Antonietta Taglialatela, dirigente sovrintendenza BBCC Campania, sul tema della partecipazione dei sarti campani al festival, Patrizia Cacciani dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce, che parlerà sulle fonti audiovisive dell’Istituto Luce sul Festival della Moda Maschile di Sanremo con proiezione dei filmati; Gianluca Tenti, condirettore rivista “Arbiter”, Media Partner dell’evento.
Sarà presente la Fondazione Ermenegildo Zegna con Danilo Craveia e il senatore Gabriele Boscetto, cronista del festival negli anni 50 e 60 che rievocherà la sua diretta esperienza.
Al termine un’ampia galleria di vita vissuta con i ricordi di chi ha partecipato in prima persona ad uno o più Festival: le esperienze di Alfredo Moreschi, fotografo, Renato Ciardi, sarto napoletano, Alessandro Osemont, sarto costumista genovese che ha realizzato la mostra sulla professione del sarto nel corso dell’ultima edizione del Festival del 1994 a villa Ormond, Carlo Donati, sarto toscano, Luca Litrico, dell’omonima sartoria romana, Mauro Corda organizzatore di alcune edizioni degli anni 80, Domenico Silvestri, sarto sanremese e Liliana Freschi, sarta di Bergamo.
Le conclusioni, previste intorno alle 12.30, saranno effettuate da Giuseppe Mazzarello, Presidente Nazionale Moda Confartigianato, da Antonio Franceschini , Responsabile Nazionale Federmoda CNA e da Gianfranco Di Natale, Direttore Generale di Sistema Moda Confindustria.
Verranno quindi consegnate targhe e pergamene ai sarti ed agli operatori del settore che hanno partecipato alle edizioni del Festival dal 1952 al 1980.
Alle ore 18.00 è prevista la visita al Museo della Moda Daphnè’ di via Matteotti “1870-1970 il Turismo d’elitè a Sanremo attraverso le collezioni dell’archivio Daphnè.”
Alle ore 21.00 nell’Hotel de Paris Sanremo si potrà ammirare la mostra “Il mestiere del sarto” di Alessandro Osemont con un particolare momento musicale.
Venerdì 30 settembre alle ore 18.30 verrà invece inaugurata la mostra di foto di Alfredo Moreschi:” Asole e fiori”.
Quaranta foto d’epoca ripercorreranno venti edizioni del Festival della Moda del Casinò che dal 1952 agli Anni Ottanta scandirono le novità dell’Alta Sartoria maschile.
La mostra di Porta Teatro racconterà ai visitatori della casa da gioco una delle pagine esclusive della storia del costume e della creatività nazionale.
Nelle foto di Alfredo Moreschi, che allora era corrispondente per molte riviste di moda, si rivedono le sfilate con i primi indossatori, la presenza qualificata della sartoria campana. Anche i personaggi famosi del momento avevano la sartoria di fiducia, diventando testimonial a loro volta di un modo di vestire e di essere. Il sanremese Carlo Dapporto, tra gli altri, scelse i capi della sartoria napoletana di Renato Ciardi dopo averli visti sfilare in una delle edizioni del festival sanremese, atelier Ciardi che vestiva già Alberto Lupo, Paolo Carlini ed Enrico Simonetti.
Le foto esposte come i filmati provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce relativi alle prime sette edizioni attestano che in quegli anni la Moda Maschile sanremese faceva tendenza ed il suo festival era più conosciuto di quello musicale, una vetrina blasonata per tutte le novità stilistiche, tecniche e di tessuti.
Era determinante, infatti, la collaborazione tra gli industriali tessili e della confezione con l’alta Sartoria, capace di innovare ed innovarsi e quindi di essere competitiva.

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