martedì, giugno 07, 2011

ESCURSIONE LUNGO LA VIA IVLIA AVGVSTA

Dopo i recenti successi delle precedenti escursioni didattiche, organizzate in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ventimiglia e la Sezione Intemelia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri per conoscere il percorso della antica Via Iulia Augusta, il Punto informativo “Via Iulia Augusta” e il Museo “Girolamo Rossi” propongono per la giornata di domenica 3 luglio un nuovo ricco itinerario di visita che prevede, tra l’altro, una passeggiata lungo uno dei tratti più suggestivi della strada romana conservato nel Ponente ligure.
Il percorso stradale tra le antiche chiese di San Martino di Albenga e di Santa Croce di Alassio costituisce infatti uno dei tratti più affascinanti e meglio conservati dell'antica Via Iulia Augusta, aperta dall’imperatore Augusto tra il 13 e 12 a.C. per collegare la Pianura Padana con la Gallia. L’itinerario archeologico si snoda attraverso un contesto di grande valore paesaggistico e naturale. Tra carrubi, ginestre e splendide vedute sul mare e sull'isola Gallinaria, si potranno ammirare i resti dell'anfiteatro romano e di numerosi edifici sepolcrali di epoca imperiale che si affacciavano, secondo la tradizione romana, ai lati della strada.
Alla fine del percorso il pullman riaccompagnerà i partecipanti ad Albenga dove, dopo una breve pausa, sarà possibile visitare il centro cittadino e la suggestiva piazza San Michele con la sua antica cattedrale, il battistero e le tre torri (quella del campanile, quella del municipio e la torre civica) simbolo della città.
La visita proseguirà, dunque, al Museo Archeologico Navale di Palazzo Peloso Cepolla (Piazza San Michele) che conserva i reperti recuperati dalla nave romana degli inizi del I sec a. C. affondata nelle acque antistanti Albenga e primo scavo archeologico su un relitto ad opera di Nino Lamboglia nel febbraio del 1950, che diede inizio alla disciplina dell’archeologia subacquea in tutto il Mediterraneo Occidentale; insieme ai materiali della nave romana sono inoltre esposti numerosi altri reperti sottomarini rinvenuti in diverse esplorazioni subacquee nei fondali circostanti l'isola Gallinaria.
L'ultima tappa dell'itinerario sarà, sulla via del ritorno, il Museo Civico Archeologico di Diano Marina, dove verranno illustrati i materiali rinvenuti nel comprensorio del golfo dianese, da Capo Berta a Capo Cervo riferibili ad un arco cronologico che va dalla preistoria fino alla tarda romanità, e relativi anche alla mansio (stazione di sosta) sorta in età romana lungo l’antico itinerario.

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