
Nella sala operativa della Capitanerie di Porto di Catania - dove per la prima volta è stato sperimentato un sistema satellitare che ha trasmesso immagini televisive di alta qualità, rendendo possibile a tutti gli operatori di seguire in tempo reale le varie fasi dell'operazione - erano presenti dirigenti dell'Agenzia Nazionale Sicurezza volo, dell'ENAC, dell'ENAV e della compagnia Alitalia che ha messo a disposizione la sua struttura operativa di crisis management a supporto della compagnia aerea fittizia dell'aeromobile incidentato.
"Esercitazioni del genere" spiega il Contrammiraglio Vincenzo Melone responsabile dell'attività operativa della Guardia costiera "sono essenziali per verificare l'efficienza del complesso apparato dei soccorsi che agisce su tre piani interconnessi mare, terra e cielo e affinare l'operatività negli aspetti tecnico-organizzativi, funzionali e di comunicazione. Con l'occasione "ha sottolineato l'Ammiraglio" sono stati impiegati per la prima volta nuovi mezzi in dotazione della Guardia costiera, l'elicottero AW139 e la motovedetta ogni tempo classe 300 che hanno dimostrato a pieno le loro capacità operative".
L'operazione Squalo 2010 è stata seguita con curiosità ed attenzione dalla cittadinanza e dai numerosi media.
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