Mercoledì 20 aprile Roberta Alloisio sale sul palco della Sala Trionfo del Teatro della Tosse per presentare i brani del nuovo cd. Proponendo brani tratti dalla tradizione, il canto di Roberta indaga la lingua dialettale, il brano a cappella, la lirica del poeta; accompagnata da un gruppo musicale d’eccezione con dichiarate frequentazioni etno-jazz, composto tra gli altri accompagnata da Fabio Vernizzi (autore degli arrangiamenti) al pianoforte, Mario Arcari ai fiati, Riccardo Barbera al contrabbasso, Marco Fadda alle percussioni, Roberto Izzo al violino, tutti musicisti di grande valore e dalle illustri collaborazioni. Sullo sfondo di un allestimento scenografico con interventi di animazione su temi grafici di antiche illustrazioni marinare del ‘600 (curati da Andrea Morini, collaboratore del grande Emanuele Luzzati e Gregorio Giannotta, scenografo del Teatro della Tosse), altri ospiti eccellenti affiancano Roberta nella serata, organizzata da Enrica Corsi de “Le Muse Novae”. Come Mario Brai, cantautore sardo, ambasciatore musicale della cultura ligure-tabarkina di Carloforte, che esegue alcuni brani in genovese tratti dal suo ultimo cd 'Cuntinuitè' , e rappresenta ufficialmente ‘Jazz in Sardegna’, importante manifestazione che si svolge ogni anno a Cagliari, in un ideale scambio culturale che vedrà Roberta Alloisio e i suoi musicisti ospiti del Festival a maggio in Sardegna. Tra gli ospiti anche l’attore-cantante Adolfo Margiotta, uno degli innovatori di quella scuola comica genovese, che oggi rappresenta la Liguria nel panorama nazionale teatrale e televisivo, e Armando Corsi, virtuoso e raffinato chitarrista genovese, che nel suo cammino artistico ha accompagnato i migliori interpreti e cantautori italiani ed ha incrociato i percorsi della world music e della tradizione musicale latina. Atteso sul palco anche il sacerdote più amato di Genova, Don Andrea Gallo: infatti, la serata, che vuole essere occasione d’incontro per artisti di diversa provenienza ed estrazione sui temi della ricerca musicale e artistica per il recupero del patrimonio della cultura popolare ligure e genovese, è anche uno strumento per sostenere l’incessante attività della Comunità di San Benedetto al Porto, alla quale verrà devoluto l’intero incasso; una importante realtà che è anch’essa “Janua”, una “porta” sempre aperta verso la città e verso i bisogni degli stranieri e degli ultimi.
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