lunedì, maggio 23, 2011

“Settembre e il sole” ARRIVA IL BLUES ITALIANO D’AUTORE

Lunedì 23 maggio, su etichetta Etnoacustica e distribuzione Self, esce nei negozi e digital store, a prezzo di lancio, “Settembre e il Sole”, album di debutto della band bolognese Mama Grande.
Il gruppo, che prende il nome dalla celebre matrona di Macondo protagonista di romanzi di Gabriel Garcìa Marquez come I funerali di Mamà Grande e Cent’anni di solitudine, nasce nel 2009 su iniziativa del frontman Andrea De Luca, che accantonata momentaneamente l’esperienza dei Radio City, per il nuovo progetto chiama a raccolta artisti di diversa estrazione musicale.
“Proprio come il personaggio di Marquez accoglie nel suo ventre i vizi e le virtù della città di Macondo – spiega Andrea De Luca, all’attivo prestigiose collaborazioni con Vincenzo Pastano (Carboni), Federico Poggipollini (Ligabue), Massimo Bubola e Luca Orioli (Stadio) - così nel progetto Mama Grande confluiscono anime musicali diverse, dal blues al country, dal reggae al soul, che si fondono insieme dando vita ad un sound inedito e originale”.
La Band è formata da otto elementi: Andrea De Luca, voce e acustiche, il fratello Enrico “Kikko” De Luca, al basso, co-autore nel disco insieme a “Joe” Federico Benetti alle chitarre ritmiche, altra chitarra “storica” quella di Saverio Pasotti (Windopen), Andrea Camosci al sax, Massimo Bertusi alla batteria, Francesco Angelini alle tastiere e Simona Bonavita ai cori.
Il disco d’esordio “Settembre e il sole” disponibile su itunes e nei digital store, contiene dieci brani d’autore in chiave folk-blues, caratterizzati da un grande ritmo e un sound graffiante.
Numerose le partecipazioni illustri, tra cui quelle di Valentino “Wally” Bianchi (Quintorigo) ai fiati, Vincenzo Pastano già chitarra di Luca Carboni e Fabrizio Luca, ex percussioni di Vinicio Capossela. Le canzoni dell’album sono scritte in italiano con sonorità che spaziano dal soul al blues, e sintetizzano l’universo musicale e i gusti di De Luca, in cui Bill Withers, Al Green, Nina Simone, i Beatles, i Rolling Stones, e i Clash lasciano ognuno la sua particolarissima influenza.
La band supporta al meglio il solista con un sound ruvido e graffiante in stile rhythm&blues.
I testi richiamano i temi classici della musica blues - l’amore, il sesso, il male, il diavolo, il lavoro, la terra - ma attualizzati e filtrati attraverso le esperienze personali e la sensibilità dell’autore.
Il risultato è un folk-blues d’autore, inedito ed originale che nelle tematiche dei testi sa essere riflessivo e passionale.
Nell’album, di impatto immediato, ma certamente mai banale, la voce appassionata di Andrea De Luca si esprime con forza nei brani più blues creando un’atmosfera dal sapore antico. Il sound è ricco di spunti originali e di raffinatezze estetiche nell’uso degli strumenti più folk, come i tamburi, le acoustic guitars e gli organi hammond.
Il risultato è un disco “stiloso” e raffinato.

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