Come ogni anno a conclusione del lavoro svolto durante l’anno scolastico, il Laboratorio Teatrale del Liceo Giordano Bruno di Albenga, presenta alla città lo spettacolo frutto del suo lavoro. Quest’anno è tratto dalla commedia di Aristofane Gli Uccelli. Quando, nel 414 a .C ., Aristofane portò sulle scene la sua commedia, il grande commediografo non si sarebbe mai aspettato che, più di duemila anni dopo, essa avrebbe ancora goduto di una popolarità tale da consentirle non solo di essere ricordata, ma persino molto spesso rappresentata.
Il merito de Gli uccelli, risiede nel suo essere eternamente attuale, perché rappresenta i sogni dell’uomo di sempre. Il tema trattato, infatti, è quello dell’individuo che vuole fuggire dalla propria città, perché essa è troppo corrotta. Egli cerca così scampo in un mondo “puro”, ma, inconsapevolmente, egli finirà per votarlo allo stesso triste destino della sua patria di origine : la commedia dimostra, dunque, la futilità di ogni utopico desiderio umano.
Lo spettacolo è costruito su parole, gesti e musica, ed è riportato ad una contemporaneità non tanto politica (come suggerirebbe invece il testo di Aristofane), ma come la possono disegnare un gruppo di giovani di età tra i 15 e i 18 anni che con la loro forza e freschezza danno vita ai personaggi della commedia riportandoli prepotentemente nella realtà di tutti i giorni.
Il Laboratorio Teatrale fortemente voluto dal D.S. Prof. Gian Maria Zavattaro è stato coordinato da Maurizio Sguotti coadiuvato da Tommaso Bianco e Alberto Costa e dalla scenografa Francesca Marsella e dal musicista Enzo Monteverde. Gli studenti che affrontano come attori il palcoscenico sono: Lorenzo Ardizzone, Nicola Basso, Chiara Brando, Giulia Defilippo, Dario Dell'Erba, Chiara Dodero, Virginia Donada, Eugenio Gallea, Flavia Galligani , Tommaso Giulla, Chiara Giordano, Veronica Marco, Irene Muscas, Andrea Osti, Chiara Pellitteri, Francesca Verace, Ilaria Vigo
Il merito de Gli uccelli, risiede nel suo essere eternamente attuale, perché rappresenta i sogni dell’uomo di sempre. Il tema trattato, infatti, è quello dell’individuo che vuole fuggire dalla propria città, perché essa è troppo corrotta. Egli cerca così scampo in un mondo “puro”, ma, inconsapevolmente, egli finirà per votarlo allo stesso triste destino della sua patria di origine : la commedia dimostra, dunque, la futilità di ogni utopico desiderio umano.
Lo spettacolo è costruito su parole, gesti e musica, ed è riportato ad una contemporaneità non tanto politica (come suggerirebbe invece il testo di Aristofane), ma come la possono disegnare un gruppo di giovani di età tra i 15 e i 18 anni che con la loro forza e freschezza danno vita ai personaggi della commedia riportandoli prepotentemente nella realtà di tutti i giorni.
Il Laboratorio Teatrale fortemente voluto dal D.S. Prof. Gian Maria Zavattaro è stato coordinato da Maurizio Sguotti coadiuvato da Tommaso Bianco e Alberto Costa e dalla scenografa Francesca Marsella e dal musicista Enzo Monteverde. Gli studenti che affrontano come attori il palcoscenico sono: Lorenzo Ardizzone, Nicola Basso, Chiara Brando, Giulia Defilippo, Dario Dell'Erba, Chiara Dodero, Virginia Donada, Eugenio Gallea, Flavia Galligani , Tommaso Giulla, Chiara Giordano, Veronica Marco, Irene Muscas, Andrea Osti, Chiara Pellitteri, Francesca Verace, Ilaria Vigo
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