giovedì, giugno 03, 2010

Mood Traveller di Loredana Galante

mostra personale,dal 10 giugno al 10 luglio 2010
inaugurazione giovedì 10 giugno ore 18.00
Loredana attacca bottoni giovedì 24 giugno
orario: 10,00-12,30 / 15,30-19,30
via Crema 8 20135 milano
per informazioni tel 02.58318325 iltorchio@fastwebnet.it
loredanagalante@fastwebnet.it
Sono in mostra i nuovi dipinti di Loredana Galante artista poliedrica che lavora con l'installazione, i video, la performance, i workshop con le fasce deboli come anziani, bambini, detenute, organizzando eventi ritual – sociali.
I dipinti in grande formato comprendono sbalzi temporali di stile, citazioni, l'incongruenza dei sogni, l'evocazione dei viaggi, la stratificazione delle esperienze ma anche il cambiamento.
La veste pop con echi alle tappezzerie orientali ne fa delle attraenti tele di grande impatto d'insieme, non senza la cura di minuziosi particolari e intriganti calligrafie da osservare da vicino.
Il titolo della mostra “Mood traveller” descrive perfettamente il lavoro di Loredana Galante che attinge molto dalla sfera emotiva, come dal viaggio: che sia all’esterno o all’interno di Sè.
… Atlante delle emozioni, geografia emozionale, emozione dal latino “ex-movere” significa “muovere fuori” e “com-muovere”, La Galante si espone e ci espone: una concessione rara che ci libera dall'isolamento e fonde le nostre unità separate…
Loredana ci chiede di scegliere se accettare o no il balzo della fede richiesto dal processo creativo, di avviare un processo di fiducia, liberandosi nel grande gioco - rito inutile dell'arte che è spaesamento e messa in questione, e fatica di un impegno straordinario.
Nell’assetto e riassetto degli elementi, dei materiali e delle forme,in mostra ci sono anche opere come: “Collezioni di farfalle”, la gabbietta “Riflessi Vaghi”, “Oisaux chantant en promenade” ( la casetta d'uccellino- borsetta), “i microabiti.”........ G.T.
<<..........Il tutto riscattato dal caos organizzato in maniera sapiente, frutto di un desiderio, quello di sdrammatizzare il senso della vita, infantilizzare il processo creativo, democratizzare le procedure dell’arte per affermare un armistizio, l’intervallo tra arte e vita, interamente colorato di viola entro cui finalmente l’artista può dimenticare a memoria il naturale disagio dell’esistere>>.
Achille Bonito Oliva

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