
Ai cristiani di oggi è chiesto di testimoniare il Vangelo nel proprio tempo, tenendo a cuore il creato che da Dio è stato loro affidato.
L’acqua è uno dei grandi doni della creazione è un bene essenziale ma, per il credente, è un dono che serve e, come ricorda il Papa Benedetto XVI “non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale“. Non può dunque essere soggetta né a limitazioni e diventare quindi un bene a disposizione di pochi che possono decidere a chi, come e a quale prezzo dispensarla, né tantomeno essere ridotta a merce di scambio perché essa non è frutto del caso ma dell’equilibrio perfetto che sorregge il creato che, come cristiani, ci impegniamo a rispettare. L’Azione Cattolica riconosce l’essenziale contributo dell’iniziativa privata per la crescita del Paese ma è scettica verso misure legislative che mirano ad introdurre la logica del profitto nella gestione di un dono che ha a che fare con l’esistenza delle persone.
Le giornate referendarie propongono anche altri due quesiti di delicatezza e complessità, uno sul nucleare ed uno riguardante il cosiddetto “legittimo impedimento”. In particolare l’AC si impegna ad una riflessione sul nucleare richiamando la necessità di incentivare la ricerca soprattutto riguardo alla sicurezza per la salvaguardia della salute dei cittadini e di intensificare l’impegno per la valorizzazione delle energie rinnovabili quali ad esempio il sole.
Per tutte queste riflessioni l’Azione Cattolica della diocesi di Ventimiglia – Sanremo: RITIENE che sia doveroso partecipare al referendum abrogativo del 12-13 giugno ed auspica un’ampia, consapevole e libera partecipazione al voto. RITIENE sia necessario, per la salvaguardia dell’acqua dono di Dio e bene di tutti, votare SI sui due quesiti riguardanti l’acqua. SI IMPEGNA, nelle parrocchie dov’è presente in diocesi, ad organizzare in collaborazione con le altre realtà ecclesiali, momenti formativi pubblici sui quesiti referendari riguardanti l’acqua e il nucleare. CHIEDE, ai soci di AC e a tutti i cittadini, di presentarsi al voto con senso di responsabilità, concreti strumenti di valutazione e libertà di coscienza.
La Presidenza diocesana dell’Azione Cattolica
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