lunedì, aprile 19, 2010

È stata inaugurata la mostra Nature, città, segni. Le visioni su carta di Nello Pasquali a cura di Leo Lecci e Vincenzo Pasquali

Nelle sale affrescate del Museo civico di Palazzo Borea d’Olmo sabato 17 aprile è avvenuta l’inaugurazione della mostra dedicata a Nello Pasquali, l’artista sanremese formatosi negli anni Trenta del secolo scorso alla scuola del padre Vincenzo - autore della celeberrima Primavera - che gli fu maestro e lo indirizzò alla carriera artistica.
Nello Pasquali fu dapprima scultore, poi, a partire dagli anni ’50 un sorprendente incisore e autore di opere su carta (acquerelli, disegni a china), opere che ora vengono riproposte nell’esposizione sanremese per un’analisi complessiva del suo percorso artistico che, dal realismo iniziale, approda ad uno sperimentalismo aderente alle correnti più nuove della seconda metà del Novecento. Il Professor Leo Lecci, docente di storia dell’arte dell’Università di Genova, ha il merito di aver voluto porre, con la riscoperta di Nello Pasquali, un ulteriore tassello alla valorizzazione degli artisti sanremesi che il Museo civico sta compiendo da alcuni anni.
Alla presentazione della mostra ha presenziato l’Assessore alla cultura Giuseppe Di Meco, che ha presentato il ricco calendario della Settimana della cultura promossa dall’Assessorato da lui diretto. La settimana, inaugurata con la Mostra su Nello Pasquali, si concluderà con il Convegno del 24 aprile prossimo al Casinò, sul tema “Il promontorio dell’Arma”.
Il Prof. Leo Lecci ha presentato l’opera di Nello Pasquali ponendo l’accento sull’originalità del suo percorso artistico che, dalla scultura, approda all’incisione e all’astrattismo.
Sono circa 80 le opere su carta esposte, corredate da un’interessante documentazione di lavoro (studi, schizzi, appunti) tra cui spicca la corrispondenza con Italo Calvino e l’amicizia con Massimo Mila. Proprio il musicologo, nel presentarlo al pubblico in un saggio del 1966, ricorda che i paesaggi di Pasquali sono “paesaggi interiori, estesi nello spazio del ricordo”, “misteriose topografie di città morte, tracciate con grafismi spezzati di oscillogrammi: vascelli-fantasma spaziali che salpano dietro il richiamo misterioso d’una costante composizione diagonale”. In seguito ad approfonditi studi di linguistica Pasquali conduce, negli anni ’70 , una appassionata ricerca sul segno che si dispone sulla carta in un alfabeto dalle infinite e d inedite valenze comunicative. Il pubblico presente – circa 100 persone – ha apprezzato l’opera dell’artista attraverso la visita guidata del Professor Lecci, che ha saputo interessare l’uditorio illustrando la biografia e il percorso artistico di Nello Pasquali svoltosi tra Sanremo e Torino.
All’inaugurazione era presente anche un nutrito gruppo di amici torinesi dell’artista, il figlio Vincenzo, che ha portato la sua testimonianza, la moglie Maria Cottini Pasquali e la figlia Antonella.

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