domenica, aprile 25, 2010

AL FILM "LA CARTE" DEL FRANCESE STEFAN LE LAY IL PREMIO DELLA CRITICA




Il film "LA CARTE" del francese di Plouegat Guerrand, Stefan Le Lay ha ricevuto ieri sera, al Cinema Centrale, il premio della critica quale miglior film in concorso alla quinta edizione del Video Festival Imperia. A suo favore si sono espressi gli spettatori della kermesse sulla quale ieri, al termine del Galà che ha caratterizzato l'ultima giornata di eventi, è sceso il sipario.
Vincitore della categoria Film Internazionali, "La Carte" nei suoi 7 minuti e 30 è stato in grado di attrarre attorno a sé le simpatie e le ammirazioni del pubblico che nei quattro giorni di proiezioni ha assistito, entusiasta, alla rassegna cinematografica a dimostrazione, come recitava la sinossi dell'opera di Le Lay, che: "A volte una semplice cartolina può riservare molte sorprese…."
Il "Galà" di sabato sera al Cinema Centrale, condotto con straordinaria grazia e professionalità da Anna Boriasco e Laura Novaga è satato allietato dalla musica dei maestri Giovanni Sardo (Violino) e Sergio Scappini (Fisarmonica) che hanno proposto brani di Nino Rota e Musica di Celluloide. Ha presenziato il Sindaco di Imperia, Paolo Strescino e sono stati premiati, con la consegna del caratteristico "Frame", tutti i film vincitori del concorso. Un particolare applauso è stato riservato al maestro dell'animazione italiana, Bruno Bozzetto cui l'organizzazione ha assegnato il "Premio alla Carriera".
Nel pomeriggio, il Cinema Centrale aveva accolto altri importanti eventi: l'incontro dal tema "Conversazioni su Cinema e Dintorni" cui hanno partecipato l'attore/regista Simone Gandolfo e lo scrittore Marino Magliani e, in collaborazione con Genova Liguria Film Commission la proiezione del documentario "Anni di Plastica" di Vanni Gandolfo.
Il Video Festival è stato organizzato dal Comune e dal Cineforum di Imperia con la direzione artistica di Fiorenzo Runco. La rassegna gode dei patrocini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Liguria, della Provincia e del Comune di Imperia, oltre che dell'Alto Patrocinio UNESCO, in quanto classificato tra i 13 Festival più rilevanti al mondo per "Tutela, Salvaguardia e Diffusione delle Diversità Culturali"
Tra gli eventi collaterali che l'hanno caratterizzato, anche la mostra "Gente di Cinema" curata dai fotografi Claudio e Jacopo Moschin, il Concorso "Una Vetrina da Film" cui hanno preso parte numerosi esercizi commerciali imperiesi e il "percorso Cine-Gastronomico" a cura dei ristoratori della città dal tema: "Un Piatto da Film - Il Cinema da Mangiare" .
Questo l'elenco dei vincitori della quinta edizione del Video Festival Imperia e le relative "sinossi" Miglior film professionisti: "Il mio ultimo giorno di guerra" del faentino Matteo Tondini
In una strada di collina, nella Romagna della seconda guerra mondiale, un giovane contadino si trova improvvisamente a contatto con due soldati tedeschi e due americani. Tutto lascia pensare ad un conflitto a fuoco, e il giovane si sente perduto, ma l’arrivo di un aereo civetta spinge tutti a nascondersi nell’erba. Da quel momento il contadino cercherà di salvarsi la vita…passati gli anni quello stesso contadino racconterà così al nipote il suo primo e ultimo giorno di guerra, nascondendo però una dolorosa verità.
Miglior Documentario Professionisti: "Hair India" dei romani Marco Leopardi e Raffele Brunetti
Fino a pochi anni fa i capelli offerti nei templi indiani venivano bruciati o usati per fabbricare materassi. Oggi gli stessi capelli sono diventati una straordinaria risorsa economica. Migliaia di ciocche di capelli vengono spedite in Italia, comprate e trasformate in extension che poi vengono esportate in molti paesi nel mondo, inclusa…l’India.
Miglior Opera d’animazione Professionisti: "Piro" del trapanese Francesco Siro Brigiano
Puntata pilota di una futura serie: Piro è una pera. Eternamente nostalgico ed ipersensibile si trascina verso le situazioni più disparate, riuscendo sempre a trovare una particolare via di fuga. Interessante collaborazione del famoso doppiatore Carlo Valli.
Miglior Film internazionale: "La Carte" del francese Stefan Le Lay
A volte una semplice cartolina può riservare molte sorprese…."
Miglior Documentario Internazionale: "The moment" di Men Hoi (Wen Hai) Wong (Wang) Beijng (Cina)
Per rafforzare l’attenzione e le precauzioni dei cittadini di Guangzhou, il governo locale ha organizzato un’esercitazione per la difesa dell’aria. Il documentario sperimentale mostra questo momento storico. Intanto una giovane sconosciuta sta seduta su un balcone in attesa di buttarsi di sotto…
Miglior opera d’animazione internazionale: "Great Expectations" del rumeno Alexei Gubenco
Un fazzoletto messo ad asciugare è attratto dal volo delle gru. Dopo molta fatica riesce a scappare e con gran coraggio si lancia in un’avventura al di sopra delle proprie forze. Non tutti i sogni riescono ad avverarsi.
1° premio Categoria Explorer documentario naturalistico: "Libellule" della torinese di Collegno, Adonella Marena
Le libellule sono gli abitatori delle zone umide, gli insetti volanti più agili, possenti e antichi, che volavano maestosi su tutto il pianeta già alle origini del mondo animale. Oggi si stanno estinguendo: perché?
Un breve racconto sulla vita e l’habitat di queste affascinanti creature, sulla loro forza, bellezza e mistero, che rischiano di soccombere per l’intervento avventato della specie umana sulla natura, dopo aver resistito ai cambiamenti millenari della terra.
1° Premio Categoria Explorer documentario turistico: "Da Hurgada a el Gonna" del ferrarese di Codigoro Alex Finessi
Alla scoperta di Hurgada e El Gouna, due cittadine vicine tra esse ma ben diverse e distinte tra usi e costumi. (Questo documentario è stato presentato su Rai 3 nel programma alle Falde del Kilimangiaro del 31 dicembre 2009).
1° Classificato lungometraggio amatori: "Nel cassetto dell’anima" del torinese di Porte, Roberto Meloni
Cisco ragazzo di 33 anni disilluso dai sogni e dalle ambizioni di gioventù, e nei dialoghi con le persone che sarà costretto ad affrontare nel suo percorso. Il suo gesto estremo viene infatti interrotto dall’incontro con il padre Dorian, morto suicida che lo porterà a riflettere “sull’assurdo della vita” e su quanto “dovremmo ascoltare ed amare di più, fare come i bambini”, su come “la curiosità nei confronti della vita può mantenere più vivi”. Il senso di amarezza viene spazzato via dalla sferzata di allegria portata dal terzo inevitabile incontro con il passato: il piccolo Francesco. La sua ingenuità aiuterà Cisco e lo spettatore a sorridere e a ricordare l’importanza di un “ti voglio bene”. L’arrivo della mamma conduce ad un finale “aperto” e una serie di domande a cascata inducono anche lo spettatore più disattento ad alzarsi dalla sedia con lo sguardo interrogativo.
1° classificato corto amatori: "Mi chiamo Paoluccio" del regista catanese Sergio Zagami
Il film, con semplicità di linguaggio, descrive la vita quotidiana evidenziando i legami e le zone d’ombra che esistono tra gli esseri umani. Un mal di vivere dove la difficoltà dell’ inserimento in una società ostile nei confronti di un bambino colpito da una grave forma di meningite, si trasforma in un insormontabile ostacolo a vivere davvero.
2° Classificato corto amatori: "Il professore di musica" del pistoiese Alessandro Daquino
3° classificato corto amatori: "L’erudito e il mendicante" del bolognese Agostino Biavati
1° Classificato documentario amatori: "Linda" di Vincenzo greco di Cerzosimo (Potenza)
Linda si rifà apertamente ad un tipico carosello di fine anni 50. Racconta di una donna che non viene più accettata dalle amiche e che non si sente più ricambiata nel suo affetto da figlia e marito; il motivo le sfugge ma una pubblicità vista per caso su un giornale la illumina. Il cofanetto Linda è in realtà un kit composto da ciprie, detergenti e foulard alla moda, atti a nascondere gli evidenti segni delle violenze domestiche che subisce da parte di un marito apparentemente ineccepibile.
2° Classificato documentario amatori: "Time Out" di Efraim Borsellini di Santa Maria a Monte (Pisa)
3° Classificato documentario amatori: "Amore per la mia terra" di Gianfranco Fumagalli e Gianluca Sacchi di Cavalirio (Novara)
1° Classificato animazione amatori: "Assoluto Relativo" di Denis Mior di Fiume Veneto (PN)
Tanto grotteschi quanto simpatici, Pessimismo e Fastidio sono i protagonisti rassegnati di un’esistenza senza peso, imprigionati nella costruzione insensata di un domino gigante. Tessere dopo tessera. Ora dopo ora. Assoluto o relativo? Qualcosa di inaspettato fa guizzare una luce nei loro occhi. Forse oltre quelle pareti c’è un mondo più grande… Una storia che lascia con il sorriso.
2° Classificato animazione amatori: "I segni di un ricordo" di Silvia Mencarelli di Villanova di Montemaggiore al Metauro (PU)
3° Classificato animazione amatori: "L’anima Mavì" di Julia Gromskaya di Pergola (PU)
1° Classificato Video Album: "Redipuglia" di Silvana Mazzoni di Imperia
Centomila caduti italiani della 1° guerra mondiale onorati nel sacrario monumentale di Redipuglia. Emozioni e riflessioni che coinvolgono il visitatore
1° classificato Sezione Scuole: "Viola" di Marco Rota di Corsico (MI)
Viola, una ragazza di 15 anni, si chiude improvvisamente in se stessa e si isola dal resto del mondo. Soltanto la sua migliore amica farà di tutto per starle vicino e cercherà di capire cosa le è successo.
Miglior Fotografia: "Agua" di Arriaga Magunazelaia Galder di Bilbao Spagna
Le gocce d’acqua vivono e un uomo non può fare niente per evitarlo
Miglior Regia: "Arimo"di Mirko Locatelli di Milano
“Se un uomo è morto, è morto. Non serve ucciderne un altro.”Sithumini sgrana i suoi grandi occhi e sorride dopo aver affermato il suo pensiero, limpido ed elementare, sulla condanna a morte. Mentre gli uomini discutono sui grandi temi dell’umanità e decidono cosa è giusto e cosa non lo è, i bambini osservano e giudicano: gli errori, le bugie, l’incoerenza del mondo adulto. Arimo! Un’espressione convenzionalem quasi una parola magica usata dai bambini durante i giochi per interrompere temporaneamente le regole a causa di piccoli contrattempi. Una pausa che ci concediamo per ascoltare le parole di questi piccoli pensatori, una pausa che ci permette di rifletter sul significato che i più piccoli danno alle regolae, e ascoltandoli ci si chiede quando e perchè, ad un certo punto della vita, il rispetto dell’altro, delle differenze e dei diritti non saranno più così scontati.
Miglior Soggetto: "Silent City" di Amir Mehran di Tehran Iran
Una gru sta tranquillamente covando il suo uovo nel nido quando all’improvviso una flotta di bombardieri inizia a lanciare bombe sopra la città.
Menzione speciale per "Education on the boat" di Hasan K.M. Taj-Biul di Gazipur Bangladesh
Cholon Beel è una zona paludosa di 1600 chilometri quadrati nel nord est del Bangladesh che viene inondata per 8-9 mesi l’anno. Gli abitanti della zona e soprattutto i bambini, hanno vita dura: si spostano in barca e vivono di pesce. Nel 2002 un’organizzazione non profit, Shidulai Swarnivar Sangstha, ha iniziato un programma chiamato “Insegnamento in barca” di cui hanno beneficiato circa 90.000 famiglie in 4 anni.
Menzione speciale per "Jesuito de mi vida" di Promofest di Madrid (Spagna)
Jesus è un bambino di sei anni che si sveglia nel cuore della notte con l’urgente necessità di fare pipì. Ma la paura del buio gli impedisce di attraversare il corridoio che porta al bagno. Su suggerimento della madre chiede aiuto a Dio, sperando in un miracolo.
Menzione speciale per "Carpet to celestial heavens" di Hamideh Razavi di Sanandaj (Iran)
E’ la storia di un tappeto iraniano per i paradisi celestiali.
Menzione speciale per "Il soffio della terra" di Stefano Russo di Napoli.
Siamo alla fine degli anni ’90. Nicola, il protagonista della storia, è inchiodato al letto da alcuni anni. Una malattia degenerativa ne ha minato le capacità motorie e respiratorie. Nicola vive una realtà ospedaliera che, seppur estremamente limitante, è ricca di relazioni: Daniele, il dottore che lo ha in cura, è diventato il suo migliore amico e sua sorella Giulia va a trovarlo spesso. Ma a Nicola non basta…L’arrivo di un nuovo sistema di ventilazione portatile gli offre la possibilità di lasciare il suo letto d’ospedale. Il suo sogno, forse l’ultimo, è tornare a vedere il mare e l’unico che può aiutarlo è Daniele. Il dottore accetta pur sapendo di mettere a rischio la sua carriera. Durante il percorso verso la agognata meta il rapporto tra i due uomini viene messo a dura prova.

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