sabato, luglio 02, 2011

Centinaia di persone a Lucinasco per la festa di LiberEtà dello SPI-CGIL di Imperia






Oggi a Lucinasco si è svolta la festa di LiberEtà dello SPI-CGIL di Imperia. L'evento si è aperto con una tavola rotonda moderata da Marco Berio (Segretario Generale SPI-CGIL Imperia) dal titolo “L'integrazione socio sanitaria e gli anziani”, con la partecipazione di Claudio Montaldo (assessore alla salute della Regione Liguria), Anna Giacobbe (Segretario Generale SPI-CGIL Liguria), Giovacchino Carli (Presidente AUSER Territoriale Imperia), Tiziano Tomatis (Segretario Funzione Pubblica CGIL Imperia). Nel pomeriggio Carla Nattero ha presentato “UN ISTANTE …. UNA STORIA” il libro realizzato dai partecipanti all'ottavo corso di scrittura creativa dell'Università Popolare dell'Età Libera.
Nel suo intervento l'Assesore Montaldo, ha accolto le proposte presentate dal sindacato, ed ha annunciato i tagli che presto la sanità ligure dovrà affrontare nell'ambito di un progetto mirato a ripianare il bilancio: cento tra primari e direttori sanitari in meno, meno sportelli - visti i 200 milioni di fondi in meno per le Asl e gli ospedali, dal riparto sanitario regionale. I tagli arriveranno ai servizi e tasse. "Parliamo di 3,1 miliardi contro 3,3 miliardi per tutto il sistema sanitario" - ha riferito l'assessore Claudio Montaldo. Per decidere se sarà necessario intervenire sulla fiscalità per coprire i costi mancanti, bisognerà attendere la fine dell'anno.
Saranno attuati i piani che la Regione Liguria sta mettendo in atto, in una situazione economica difficile, sviluppando un lavoro attento, azienda per azienda, per ridurre i costi che non sono servizi assistenziali. Inoltre Claudio Montaldo ha annunciato che “si deve lavorare per riorganizzare il sistema dell’emergenza, 118 e guardia medica, che rappresenta il principale accesso che hanno i cittadini quando non possono farne a meno”. “Inoltre bisognerà lavorare sulla qualificazione dei pronto soccorso e sulla riorganizzazione e qualificazione dei dipartimenti di emergenza, in ragione del servizio che danno ai cittadini e cioè si devono prevedere le specialità che servono”.

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