giovedì, marzo 25, 2010

Prosegue a Loano il progetto "Officina delle Arti YEPP"


Prosegue a Loano il progetto “Officina delle Arti YEPP”, che sabato 27 marzo p.v., alle ore 17.30, nella Civica Biblioteca di Palazzo Kursaal, propone l’incontro con il fumettista italiano Silver, noto soprattutto per aver dato vita al personaggio umoristico di Lupo Alberto, il famosissimo Lupo blu, nato dalla sua matita nel 1974 e che ancora oggi è personaggio amatissimo.
“L’incontro con Silver” spiega l’Assessore alle Politiche Giovanili, Luca Lettieri “si inserisce nell’ambito del progetto Officina delle Arti YEPP, che anche quest’anno propone un corso di fumetto per ragazzi. Questo è il secondo incontro in programma per quest’anno. Il primo con Claudio Chiaverotti è andato molto bene. C’è grande interesse tra i ragazzi, e non solo. Punto di forza del progetto è l’organizzazione degli incontri affidata completamente ai giovani dello YEPP, che hanno dimostrato grande capacità nel rintracciare i fumettisti, conquistando la loro attenzione e disponibilità”.
Silver, pseudonimo di Guido Silvestri, racconterà la sua lunga esperienza nel mondo del fumetto, partendo da quando ancora giovanissimo nella sua Modena, dove è nato nel 1952, come molti ragazzini della sua età, leggeva i fumetti che arrivano dalla Gran Bretagna (come Andy Capp, di Reg Smythe per citare un esempio).
Non ha frequentato scuole di fumetto, ma la sua passione l’ha coltivata con il passar del tempo. Quello che matura in lui è l'umorismo incapsulato nel suo DNA e innaffiato dagli insegnamenti di grandi autori come Benito Jacovitti, George Harriman, Krazy Kat, Charles Schulz, Chuck Jones o Will Eisner.
Nel 1969 Silver si iscrive all'Istituto di Arte di Modena e nel 1970 comincia a collaborare nei ritagli di tempo con Franco Bonvicini, in arte Bonvi. Le prime storia che disegna per Bonvi sono quelle di "Capitan Posapiano". Poco dopo, nello studio arriva a dar man forte anche Claudio Onesti (Clod), il quale prende in consegna il Capitano per far passare Silver ad un personaggio più importante: Cattivik. Intanto Bonvi portava avanti "Sturmtruppen" e "Nick Carter". E' il 1973 quando Guido Silvestri si trasferì in casa Bonvicini.
Inizialmente i fumetti dello studio di Bonvi appaiono su "Tiramolla" delle edizioni Alpe, poi cominciano a venir pubblicati sul "Corriere dei Ragazzi" ed "Eureka", per poi approdare sul piccolo schermo, in quella fortunata e mitica trasmissione che era "Supergulp, i fumetti in TV".
Quando "Cattivik" inizia ad essere pubblicato sul "Corriere dei Ragazzi", Silver ne cura sia i disegni che i testi. Ereditato da Bonvi, Silver rende Cattivik graficamente più accattivante. Il Cattivik di Silver è diverso nella forma (non assomiglia più a un peperone, ma si assottiglia assumendo prima la silouette di una melanzana, poi quella di una pera) e le sue storie, raggiungono un notevole livello grafico e narrativo, supportate da divertenti sceneggiature.
Nel frattempo Silvestri viene contattato dalla casa editrice "Dardo", curata da Bonvi e Alfredo Castelli, per realizzare una nuova rivista di grande formato: "Undercomics". A Silvestri viene proposto di curare una striscia completamente sua: mancavano solo venti giorni alla scadenza, e Silvestri tira fuori dal cassetto un suo vecchio progetto di una striscia intorno alla vita di una fattoria, abbozzata qualche anno prima.
Nei progetti di Silver la striscia doveva intitolarsi "La fattoria dei McKenzie", e il lupo chiamato Alberto avrebbe dovuto essere solo un personaggio di contorno, comparendo di rado, mescolato insieme a tutti gli altri animali dai nomi comuni (Marta, Enrico, Cesira, Alcide...).
Castelli considera il nome "McKenzie" troppo difficile da pronunciare per i ragazzi più piccoli, e
pensa che la striscia sarebbe più efficace se si scegliesse di identificarla con un singolo personaggio. Così di sua iniziativa Castelli decide per il titolo "Lupo Alberto", obbligando l'autore a dare al lupo un ruolo di primo piano.



La rivista di Bonvicini e Castelli non decolla, ma Bonvi, in uno dei suoi frequenti spostamenti a Milano, porta con se quelle strisce per presentarle a Francesconi, direttore del Corriere dei Ragazzi, il quale, rimasto positivamente impressionato, contatta personalmente il giovane Silvestri.
Le strisce di Lupo Alberto sono pubblicate saltuariamente sul "Corriere dei Ragazzi" a partire dal 1974, e su "Eureka" dal 1976, prima di avere una propria testata indipendente
Nel 1976 Silver e il Lupo vincono il Premio Albertarelli, il primo di una lunga serie di riconoscimenti.
Nel 1978 Silver collabora per la Rai disegnando i cartoon di Nick Carter per "Gulp!" e di Lupo Alberto per il successivo "Supergulp". Dopo essere stato nel 1979 vignettista del quotidiano "L'Occhio", dirige per circa un anno "Eureka". Qui Lupo Alberto imbocca una nuova strada: dalle semplici gag, passa alle short stories. Le storie della fattoria sono corali: almeno una decina di personaggi sono caratterizzati in modo efficacissimo, e ciascuno rappresenta una tipologia umana sottoforma di animale.
Nel 1985 esce il mensile dedicato a Lupo Alberto, edito da Glénat Italia. Per la stessa casa editrice Silver illustra "I casi di Zuzzurro e Gaspare" con testi scritti dai due comici, suoi grandi ammiratori. Seguirà poi "Zuzzurro & Gaspare show" (2001). Alla fine degli anni '80 Silver diventa comproprietario e coeditore di "Lupo Alberto".
Il Progetto YEPP, avviato nella primavera 2007 dall’Assessorato ai Servizi Sociali e Politiche Giovanili del Comune di Loano, è un progetto internazionale di sviluppo di comunità orientato ai giovani. L’obiettivo del progetto è quello di favorire lo sviluppo delle attività giovanili attraverso una progettazione partecipata di iniziative che vedono i giovani protagonisti sia nelle fasi di ideazione che in quelle di realizzazione. L'idea è quella di promuovere un cambiamento all'interno della comunità giovanile partendo proprio dai loro bisogni.
L’iniziativa è ad ingresso libero.

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