In occasione della Festa della donna, Venerdì 13 marzo 2009, ospite della rassegna sarà Lella Costa con lo spettacolo "Ragazze", inserito nel circuito di promozione teatrale de La Riviera dei Teatri - Provincia di Savona.
Regina del monologo, Lella Costa, con la sua sublime ars oratoria - che in questo spettacolo incontra la regia di Giorgio Gallione e le musiche di Stefano Bollani - narra l’universo femminile.
Partendo dal racconto "L’altra Euridice" di Italo Calvino, Lella Costa racconta le donne, il loro andare, incerto ma inesorabile, il voler esplorare e partire e mettersi in gioco e capire, questo continuo sfidare e chiedere conto e pretendere rigore e rispetto e coerenza; la fatica e la leggerezza, il dolore, lo sgomento, la rabbia, i desideri, "l’arme e gli amori", la testardaggine, l’autoironia, il magonismo terminale, la sorellanza che forse é perfino più inquieta della fratellanza; la violenza purtroppo inevitabilmente; e l’inviolabilità, anche, possibilmente.
Euridice e le altre, nei secoli protagoniste o (e?) testimoni di uxoricidi impuniti e vessazioni quotidiane, di espropriazioni subdole e continue, di gesti eroici e delitti inauditi, e di quel costante, incoercibile, formidabile accanimento terapeutico nei confronti del futuro. Euridice e le altre, sicuramente non tutte ma molte- le "ragazze senza pari" che abitano, e animano, la nostra vita e la nostra memoria. E che, compatibilmente con il mondo, riescono ad essere straordinariamente creative, e irresistibilmente simpatiche.
"Mi piace" dice Lella Costa (foto) "seguire alcuni fili di narrazione, che spesso coincidono con degli autori: Shakespeare, Eliot, Calvino. E se Alice finiva con una premonizione inconsapevole ("se c’é un tempo per dormire e uno per morire, forse c’é anche un tempo infinito per sognare"), Amleto cominciava con una sorta di parafrasi dello stesso celeberrimo verso ("Esplodere o implodere, questo é il problema"). Calvino, appunto.
E ancora da Calvino, attraverso la citazione appassionata che me ne ha regalato un’amica pittrice, ha cominciato a prender forma questo nuovo spettacolo: da quella sua Euridice "altra", che sotto lo sguardo protettivo e vagamente ottuso di un uomo assai potente - un dio, nientemeno - che proprio non se ne fa una ragione, si ostina a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi nelle "le lande desolate del fuori". Folgorante, a confermare (vedi Traviata) come lo sguardo maschile, quando é "buono", a volte sappia leggerci addirittura meglio di noi stesse."
Giovedi 7 maggio, la rassegna si chiuderà con lo spettacolo musicale "Mamma" con Danila Satragno. Il concerto propone un itinerario musicale attraverso le più belle canzoni dedicate alla mamma. Ripercorrendo più di cinquanta anni di storia della canzone italiana, e non solo, si ascolteranno i successi che hanno descritto la donna nel suo ruolo di madre, di compagna e di angelo del focolare... Un incontro in musica giocato sulla calda voce di Danila Satragno, una tra le più importanti vocalist jazz oggi in Italia, fresca vincitrice dell’importante premio "Best Italian Jazz Singer" al Italian Jazz Awards.
Regina del monologo, Lella Costa, con la sua sublime ars oratoria - che in questo spettacolo incontra la regia di Giorgio Gallione e le musiche di Stefano Bollani - narra l’universo femminile.
Partendo dal racconto "L’altra Euridice" di Italo Calvino, Lella Costa racconta le donne, il loro andare, incerto ma inesorabile, il voler esplorare e partire e mettersi in gioco e capire, questo continuo sfidare e chiedere conto e pretendere rigore e rispetto e coerenza; la fatica e la leggerezza, il dolore, lo sgomento, la rabbia, i desideri, "l’arme e gli amori", la testardaggine, l’autoironia, il magonismo terminale, la sorellanza che forse é perfino più inquieta della fratellanza; la violenza purtroppo inevitabilmente; e l’inviolabilità, anche, possibilmente.
Euridice e le altre, nei secoli protagoniste o (e?) testimoni di uxoricidi impuniti e vessazioni quotidiane, di espropriazioni subdole e continue, di gesti eroici e delitti inauditi, e di quel costante, incoercibile, formidabile accanimento terapeutico nei confronti del futuro. Euridice e le altre, sicuramente non tutte ma molte- le "ragazze senza pari" che abitano, e animano, la nostra vita e la nostra memoria. E che, compatibilmente con il mondo, riescono ad essere straordinariamente creative, e irresistibilmente simpatiche.
"Mi piace" dice Lella Costa (foto) "seguire alcuni fili di narrazione, che spesso coincidono con degli autori: Shakespeare, Eliot, Calvino. E se Alice finiva con una premonizione inconsapevole ("se c’é un tempo per dormire e uno per morire, forse c’é anche un tempo infinito per sognare"), Amleto cominciava con una sorta di parafrasi dello stesso celeberrimo verso ("Esplodere o implodere, questo é il problema"). Calvino, appunto.
E ancora da Calvino, attraverso la citazione appassionata che me ne ha regalato un’amica pittrice, ha cominciato a prender forma questo nuovo spettacolo: da quella sua Euridice "altra", che sotto lo sguardo protettivo e vagamente ottuso di un uomo assai potente - un dio, nientemeno - che proprio non se ne fa una ragione, si ostina a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi nelle "le lande desolate del fuori". Folgorante, a confermare (vedi Traviata) come lo sguardo maschile, quando é "buono", a volte sappia leggerci addirittura meglio di noi stesse."
Giovedi 7 maggio, la rassegna si chiuderà con lo spettacolo musicale "Mamma" con Danila Satragno. Il concerto propone un itinerario musicale attraverso le più belle canzoni dedicate alla mamma. Ripercorrendo più di cinquanta anni di storia della canzone italiana, e non solo, si ascolteranno i successi che hanno descritto la donna nel suo ruolo di madre, di compagna e di angelo del focolare... Un incontro in musica giocato sulla calda voce di Danila Satragno, una tra le più importanti vocalist jazz oggi in Italia, fresca vincitrice dell’importante premio "Best Italian Jazz Singer" al Italian Jazz Awards.
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