È stata inaugurata davanti a centinaia di presenti, Venerdì 27 Marzo 2009, la mostra fotografica “Bellezza imprigionata”, realizzata da Genova Fotografia e dall’editore genovese Liberodiscrivere in collaborazione con il Municipio VI Medio Ponente. L’esposizione sarà allestita sino al prossimo Giovedì 2 Aprile, a ingresso libero, presso Palazzo Fieschi di Sestri Ponente (Sede del Municipio VI Medio Ponente, via Sestri 34). “Bellezza imprigionata” è il titolo di un progetto che ha visto coinvolti, a vario livello, l’amministratore condominiale Giacomo Ricciuti, le fotografe Diana Lapin ed Elisabetta Goggi. Oltre a una mostra, infatti, “Bellezza imprigionata” è anche un libro-catalogo, edito da Liberodiscrivere di Antonello Cassan, all’interno della collana di fotografia Alogenuri (pagg. 96, 68 fotografie, euro 36). All’inaugurazione erano presenti Stefano Bernini, Presidente del Municipio VI Medio Ponente, ed Elisabetta Papone, Direttrice del Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova. «Sono molto contenta - ha detto Elisabetta Papone - per questa mostra, che va ad analizzare il profilo urbano, in particolar modo della periferia, da un punto di vista insolito. Interessante, poi, il fatto che questa idea parta da un amministratore condominiale. Complimenti alle due fotografe Diana Lapin ed Elisabetta Goggi, che hanno fatto un ottimo lavoro. Mi interesserò personalmente perché queste foto vengano esposte a Palazzo Rosso». «Una mostra sul Ponente - ha aggiunto Stefano Bernini - non può che essere un piacere. Ma serve anche a ricordarci quanto dobbiamo tener presente il nostro territorio, e quanto dobbiamo pensare alla sua salvaguardia». Obiettivo che si pone anche Giacomo Ricciuti: «Cerchiamo anche di svegliare le coscienze, con questa mostra. Ci sono troppe situazioni di degrado, di fronte alle quali non è possibile restare in silenzio». La forza delle immagini evoca emozioni che, più delle parole, rendono la misura di ciò che vogliono rappresentare. Chiaroscuri, ombre, luci, colori, segni, spazi, corpi e persone diventano metafora di architetture e di vita quotidiana. Il simbolismo magico dell’arte fotografica diventa spunto per un importante traguardo di rinnovamento in questi ambienti urbani. Luoghi ai margini diventano i protagonisti di sensazioni mai sopite in ciascuno di noi. La rappresentazione di ciò che si ammira, si fa emozione, turbamento, sottile inquietudine e si trasforma in desiderio di rinnovamento. Le fotografie ritraggono i condomini di via Sant’Elia e piazza Maroncelli a Sestri Ponente, di via Vittorini e via 2 Dicembre a Prà, di Via Giannelli e piazza Metastasio a Cornigliano. Quaranta immagini, di formato un metro per settanta centimetri, saranno esposte in pannelli. Per raccontare la vita quotidiana di più di quattromila famiglie. «Sono un editore - ha affermato Antonello Cassan - individuo personalmente gli autori, decido con loro il progetto, impagino i libri, li stampo in prima persona e li promuovo con criteri assolutamente unici. Cerco di trasferire ai lettori le idee degli artisti, autori, fotografi, musicisti che danno voce a Liberodiscrivere. Sono un tramite per voci di talento inascoltato. Basta addentrasi nel libro, nelle splendide immagini, pagina dopo pagina, per capire il senso dell’abitare in questi spazi. Spazi che si possono ben identificare in tante città italiane ed europee. Queste immagini sono un testo scritto, fanno leggere, intuire a tutti noi e attendono risposte per liberare la bellezza che contengono. L’autore non poteva trovare modo migliore per esprimere le sue idee».
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