I militari della Guardia Costiera di Sanremo, nel corso di alcune verifiche lungo la filiera della pesca a Sanremo e Ventimiglia, hanno riscontrato quattro situazioni di illecito amministrativo per mancata o carente etichettatura.
Ne sono scaturite quattro sanzioni amministrative da 1166 € ciascuna a carico di altrettanti titolari di pescheria (tra cui un venditore ambulante).
Ad esempio, i militari hanno rinvenuto tranci di tonno pinne gialle esposti in vendita senza etichetta o usando una denominazione scorretta (esempi di etichette errate: “tonno rosso pinne gialle”: ma è tonno rosso oppure tonno pinne gialle, due specie differenti; “tonno”: ma in realtà il tonno che viene commercializzato appartiene a specie differenti e di qualità differente, che è bene evidenziare agli occhi del consumatore).
In un’altra pescheria (ad Arma di Taggia) invece era venduto un trancio di pesce spada che poi si è scoperto provenire dalla pesca sportiva (su diretta ammissione del titolare della pescheria, che infatti non poteva esibire alcun documento fiscale che consentisse di risalire al produttore).
Solo la pesca professionale consente di vendere i prodotti ittici catturati. Chi vende e commercializza prodotti ittici provenienti dalla pesca sportiva o ricreativa compie una violazione amministrativa punita con una sanzione di 2000 €, che in questo caso è stata contestata al titolare della pescheria.
Ne sono scaturite quattro sanzioni amministrative da 1166 € ciascuna a carico di altrettanti titolari di pescheria (tra cui un venditore ambulante).
Ad esempio, i militari hanno rinvenuto tranci di tonno pinne gialle esposti in vendita senza etichetta o usando una denominazione scorretta (esempi di etichette errate: “tonno rosso pinne gialle”: ma è tonno rosso oppure tonno pinne gialle, due specie differenti; “tonno”: ma in realtà il tonno che viene commercializzato appartiene a specie differenti e di qualità differente, che è bene evidenziare agli occhi del consumatore).
In un’altra pescheria (ad Arma di Taggia) invece era venduto un trancio di pesce spada che poi si è scoperto provenire dalla pesca sportiva (su diretta ammissione del titolare della pescheria, che infatti non poteva esibire alcun documento fiscale che consentisse di risalire al produttore).
Solo la pesca professionale consente di vendere i prodotti ittici catturati. Chi vende e commercializza prodotti ittici provenienti dalla pesca sportiva o ricreativa compie una violazione amministrativa punita con una sanzione di 2000 €, che in questo caso è stata contestata al titolare della pescheria.
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